Monte Lago.......quasi in vetta


Publiziert von Angelo63 , 28. März 2016 um 21:54.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:13 März 2016
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:30
Aufstieg: 850 m
Strecke:Strada per il passo San Marco - Scoccia - Corte Grassa - Corte Grande - Baitridana - rifugio Alpe Piazza - bivacco Legui - quota 2.000, inizio cresta per il monte Lago - quota 2.200 circa, dietrofront - ritorno, stesso percorso
Zufahrt zum Ausgangspunkt:SS 36 dello Spluga, a Colico - bivio Fuentes - proseguire per la SS 38 dello Stelvio fino a Morbegno dove si devono seguire le indicazioni per il passo San Marco. Superato Albaredo, al km 15,1 la strada, nel periodo invernale, termina e si può parcheggiare lungo il bordo. Sulla sinistra un cartello pubblicizza il rifugio Alpe Lago e da lì parte la traccia da salire.

Uscita con ciaspole, assieme a Sergio, alla ricerca di un po’ di sole. Le previsioni meteo annunciavano pioggia nella notte tra sabato e domenica e una mattinata all’insegna della nuvolosità lungo le prealpi ma con un deciso miglioramento nel corso della giornata. Partiti da casa sotto una leggera pioggerellina, l’ultimo tratto del lago e l’inizio della Valtellina ci accolgono con un bel sole che ci fa ben sperare; così purtroppo non sarà per tutta la giornata. Facciamo ritorno, dopo 2 anni, dalle parti dell’alpe Piazza; una bella zona e un rifugio dove ci eravamo trovati proprio bene in un inverno con tantissima neve.
 
Lasciata l’auto lungo la strada che conduce al Passo San Marco, per la precisione al km 15,1 ma comunque non si può sbagliare perché oltre non si procede, ci incamminiamo alle 9.10. Sono già molte le macchine parcheggiate e quindi la gente che si è messa in marcia ben prima di noi. Imbocchiamo la traccia di sentiero che sale nel bosco di faggi e si procede alternando tratti innevati e non. Passiamo dalle baite di Scoccia e raggiungiamo, dopo meno di 30 minuti dalla partenza, Corte Grassa dove troviamo una fontana dalla quale sgorga dell’acqua. Procediamo ancora e dopo altri 10 minuti arriviamo alle belle baite ristrutturate di Corte Grande. Siamo ora in un tratto aperto e la consistenza del manto nevoso è decisamente aumentata; la traccia già battuta ci consente però di procedere ancora senza calzare le ciaspole. Alla nostra destra possiamo già osservare la lunga cresta che sale verso il monte Lago, dove già sono all’opera diversi scialpinisti in risalita. Il sole illumina tutta la conca e la copertura nuvolosa si manifesta solo al di là del passo, verso sud, come del resto da previsioni.
Si rientra in un bosco di conifere, sempre seguendo la traccia già pistata, per risalire ancora un buon tratto di dislivello e poi uscire dal bosco per percorrere un comodo traverso in direzione sud che ci porta, quando sono le 10.15, alle baite di Baitridana. Manca poco al rifugio Alpe Piazza; ancora un tratto tra gli alberi, alternando salita e pianoro, ed alle 10.35 lo raggiungiamo.
Qualche nuvola ora si alterna alle ampie schiarite che ci avevano accompagnato all’inizio dell’escursione e durante i 10 minuti di sosta si sente anche un po’ di freddo.
Sergio prima di ripartire calza le ciaspole mentre io decido di provare a continuare ancora senza. Proseguiamo infatti lungo il percorso, ancora ben tracciato per arrivare, quando sono le 11, al bivacco Legui. Ora gli annuvolamenti si addensano maggiormente sulla vallata e sono pochi i momenti nei quali il sole e la neve determinano un effetto di riverbero. E’ giunto anche per me il momento di procedere con le ciaspole ai piedi; mentre Sergio si incammina sulla traccia che sale al monte Lago qualcuno, in particolar modo gli sciatori, è già lungo la via del rientro.
Prima di raggiungere la cresta che conduce alla vetta del monte Lago c’è da superare un tratto, su traverso, dove la traccia è un po’ instabile e quindi si deve procedere con attenzione. Arriviamo alla base della lunga cresta, l’altitudine raggiunta è di circa 2 mila metri, quando sono le 11.30.
Ora non ci resta che la lunga e ripida rampa da percorrere per arrivare in cima dove si intravede la croce di vetta. Si intravede perché ora le nuvole hanno preso decisamente il sopravvento e il sole è sempre più pallido. A tratti pare esserci anche un po’ di nevischio nell’aria, probabilmente neve sollevata dal vento. Procediamo con fatica, la neve è tanta e decisamente poco portante; quelli che incontriamo, impegnati nella discesa con gli scarponi che affondano nella neve, lasciano dei solchi che le ciaspole fanno proprio fatica a ripianare. Le soste sono sempre più frequenti e durante una di queste mi accorgo che il puntale di gomma di una delle ciaspole si è anche rotto. Beh mi sono rotto anch’io di salire un passo per poi retrocedere di mezzo passo e visto che il tempo non pare tornare al bello, alle 12.05, dopo quasi 3 ore dalla partenza e ad una altitudine di 2.200 metri circa, decidiamo di fare dietrofront. Ci spiace tantissimo ma l’idea di continuare con fatica per raggiungere la vetta, ormai credo saremo gli ultimi di giornata, non sapendo bene cosa ci avrebbe aspettato quanto a visibilità, ci sembrava al momento una scelta inopportuna.
Ridiscendiamo con cautela la cresta percorsa per tornare al bivio in circa 30 minuti; percorriamo con attenzione il tratto sul traverso che porta all’ampio pianoro sopra il bivacco Legui. Qui finalmente possiamo dare sfogo alla nostra voglia di divertimento scendendo i lievi pendii cercando di galleggiare sulla neve oppure di farci piacevolmente trasportare, tanto qui di pericoli non ce ne sono.
Alle 13.10 arriviamo così al rifugio Alpe Piazza dove già al nostro passaggio ci eravamo informati della possibilità di pranzare. Troviamo 2 posti all’interno dell’affollato rifugio e ci abbuffiamo con un’ottima polenta e un tagliere di formaggi; a fine pranzo facciamo anche onore ad una grappa all’erba iva di produzione artigianale che è veramente buona.
Riprendiamo il cammino alle 14.25 scendendo con le ciaspole perché ora la neve è decisamente meno compatta rispetto al mattino. Qualche apertura tra le nuvole consente al sole di illuminare la vallata. Scendiamo lentamente lungo il percorso seguito al mattino ed arriviamo a Corte Grande alle 15. Qui facciamo una sosta di circa 15 minuti seduti su una panca di una delle costruzioni ben ristrutturate. Ripartiamo quando il sole sembra aver qui ripreso il sopravvento mentre, più in lontananza, le nuvole incombono ancora. Alle 15.40 raggiungiamo la strada che sale al passo dove abbiamo lasciato la nostra auto.
 
Anche se la meta programmata questa volta non è stata raggiunta siamo rientrati soddisfatti per essere ritornati in questi bei luoghi, interessanti anche per organizzare delle comode gite per famiglie che possono anche contare, come base di appoggio, su un ottimo rifugio facilmente raggiungibile.
 
Dati complessivi:
Km percorsi: 9,3;
Tempo marcia: 3h20m;
Tempo sosta: 3h10m di cui 1h10m pranzo al rifugio;
Ascesa: mt. 850 circa;
Velocità media in marcia: 2,8 km/h;
Velocità media totale: 1,4 km/h.
 

Tourengänger: Angelo63, squonk
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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numbers hat gesagt:
Gesendet am 29. März 2016 um 09:29
Comunque un bel giro.....


Mario

Angelo63 hat gesagt: RE:
Gesendet am 29. März 2016 um 22:12
Si Mario, alla fine siam tornati soddisfatti :)

buone montagne

angelo


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