Parco Archeologico di Seradìna - Bedolina.
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A causa della meteo abbiamo anticipato a sabato la percorrenza del Sentiero dei Fiori, per cui oggi partiamo dalla Casa del Parco dell'Adamello di Vezza d'Oglio, dove abbiamo soggiornato, alla volta di Capo di Ponte dove è nostra intenzione visitare il Parco Archeologica Comunale di Seradìna - Bedolina, in cui si trovano una parte delle innumerevoli incisioni rupestri della zona di Capo di Ponte.
Raggiungiamo facilmente la località, le indicazioni sono abbondanti, parcheggiamo nei pressi del cimitero di Cemmo e da qui facciamo dapprima una breve disgressione per la pieve di San Siro, uno dei gioielli del romanico lombardo. Purtroppo la chiesa è visitabile solo dalle 15 alle 19 per cui dobbiamo accontentarci di ammirare l'esterno dell'edificio, in particolare il magnifico portale strombato decorato da fregi notevoli ed affiancato da due leoni stilofori posti al di sotto di due colonne con dei capitelli assolutamente pregevoli.
Ritornati sui nostri passi valichiamo l'ingresso del parco, gradita sorpresa: ricorrendo quest'anno il decimo anniversario dell'apertura l'ingresso è gratuito.
Ci dirigiamo verso le due cascine poste sulla destra poco dopo l'ingresso. Se le incisioni sulle rocce qui attorno sono poco visibili e non ci appaiono molto interessanti proseguendo nella visita abbiamo modo di percorrere tutti gli itinerari proposti dal parco e di ricrederci: le rocce delle altre zone sono ben più ricche di incisioni, molto più visibili e decisamente interessanti. I cinque percorsi si snodano sul versante di una collina dominante la valle dell'Oglio e collegano i vari massi incisi con degli ottimi sentieri che passano per quello che si potrebbe definire un autentico Orto Botanico: un susseguirsi di alberi da frutto, cespugli e fiori in una varietà decisamente notevole.
La parte più bassa del parco e quella più elevata sono quelle maggiormente degne di nota: nella parte più bassa, quella di Seradìna, si trova infatti la roccia più importante e di maggiori dimensioni, ricoperta da figure di duellanti, cacciatori ed aratura.
Nella parte più alta, detta di Bedolina, si trova invece la famosa "Mappa di Bedolina", incisione che si presume di tipo topografico e che, posta com'è sull'orlo di uno strapiombo a picco sulla sottostante vallata, potrebbe rappresentare una porzione del territorio da qui visibile.
Su questa roccia si trova anche una rappresentazione della "Rosa Camuna" giustamente adottata a simbolo della Regione Lombardia.
Qui due pannelli illustrano anche il fenomeno ottico dello "spirito della montagna": un effetto che si verifica in occasione degli equinozi che fa si che l'ombra delle due montagne che dominano questa zona, il Pizzo Badile Camuno e la Concarena, si proietti verso il cielo al di sopra delle cime creando un aura scura di grande suggestione.
Ridiscendendo abbiamo modo, in una delle cascine del parco, di vedere un interessante documentario sul parco e sulla vicina Pieve di San Siro e di visitare la mostra permanente dei calchi in gesso delle principali incisioni che, poste in rilievo, sono ancora più leggibili ed affascinanti.
Magnifica gita che permette di approfondire la conoscenza delle incisioni di questa zona, ricchissima di questi reperti e giustamente tutelata come sito Unesco.
Siamo stati anche fortunati: a parte l'ingresso gratuito, siamo riusciti a compiere l'intera visita senza che piovessi, anzi a tratti beneficiando di qualche raggio di sole.
I sentieri sono ben tenuti ma a tratti ripidi e con fondo che può diivenire scivoloso per cui è consigliabile indossare delle scarpe da trekking con una buona suola.
Altre informazioni sul parco si trovano sul sito www.parcoseradinabedolina.it
Raggiungiamo facilmente la località, le indicazioni sono abbondanti, parcheggiamo nei pressi del cimitero di Cemmo e da qui facciamo dapprima una breve disgressione per la pieve di San Siro, uno dei gioielli del romanico lombardo. Purtroppo la chiesa è visitabile solo dalle 15 alle 19 per cui dobbiamo accontentarci di ammirare l'esterno dell'edificio, in particolare il magnifico portale strombato decorato da fregi notevoli ed affiancato da due leoni stilofori posti al di sotto di due colonne con dei capitelli assolutamente pregevoli.
Ritornati sui nostri passi valichiamo l'ingresso del parco, gradita sorpresa: ricorrendo quest'anno il decimo anniversario dell'apertura l'ingresso è gratuito.
Ci dirigiamo verso le due cascine poste sulla destra poco dopo l'ingresso. Se le incisioni sulle rocce qui attorno sono poco visibili e non ci appaiono molto interessanti proseguendo nella visita abbiamo modo di percorrere tutti gli itinerari proposti dal parco e di ricrederci: le rocce delle altre zone sono ben più ricche di incisioni, molto più visibili e decisamente interessanti. I cinque percorsi si snodano sul versante di una collina dominante la valle dell'Oglio e collegano i vari massi incisi con degli ottimi sentieri che passano per quello che si potrebbe definire un autentico Orto Botanico: un susseguirsi di alberi da frutto, cespugli e fiori in una varietà decisamente notevole.
La parte più bassa del parco e quella più elevata sono quelle maggiormente degne di nota: nella parte più bassa, quella di Seradìna, si trova infatti la roccia più importante e di maggiori dimensioni, ricoperta da figure di duellanti, cacciatori ed aratura.
Nella parte più alta, detta di Bedolina, si trova invece la famosa "Mappa di Bedolina", incisione che si presume di tipo topografico e che, posta com'è sull'orlo di uno strapiombo a picco sulla sottostante vallata, potrebbe rappresentare una porzione del territorio da qui visibile.
Su questa roccia si trova anche una rappresentazione della "Rosa Camuna" giustamente adottata a simbolo della Regione Lombardia.
Qui due pannelli illustrano anche il fenomeno ottico dello "spirito della montagna": un effetto che si verifica in occasione degli equinozi che fa si che l'ombra delle due montagne che dominano questa zona, il Pizzo Badile Camuno e la Concarena, si proietti verso il cielo al di sopra delle cime creando un aura scura di grande suggestione.
Ridiscendendo abbiamo modo, in una delle cascine del parco, di vedere un interessante documentario sul parco e sulla vicina Pieve di San Siro e di visitare la mostra permanente dei calchi in gesso delle principali incisioni che, poste in rilievo, sono ancora più leggibili ed affascinanti.
Magnifica gita che permette di approfondire la conoscenza delle incisioni di questa zona, ricchissima di questi reperti e giustamente tutelata come sito Unesco.
Siamo stati anche fortunati: a parte l'ingresso gratuito, siamo riusciti a compiere l'intera visita senza che piovessi, anzi a tratti beneficiando di qualche raggio di sole.
I sentieri sono ben tenuti ma a tratti ripidi e con fondo che può diivenire scivoloso per cui è consigliabile indossare delle scarpe da trekking con una buona suola.
Altre informazioni sul parco si trovano sul sito www.parcoseradinabedolina.it
Tourengänger:
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