Grand Cornier (mt 3962)
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Sapendo che per il Week di Ferragosto le previsioni meteo non preannunciano nulla di buono provo ad anticipare l’uscita il 12-13 organizzando una due giorni in Val Moiry con l’intenzione di salire al Grand Cornier, un importante cima del Vallese che per poche decine di metri non rientra nella ristretta cerchia dei quattromila… ma questo conta poco!
Oltre alle “instancabili, inarrestabili e irriducibili” CG Ale e Edy si aggrega a noi anche la coppia di Sesto C., Paolo e Ivana, sempre attratti da queste magiche linee d’Alta Quota… ora siamo in cinque e via che si parte.
12-08 Lac de Chateaupré ore 15: Tre orette per arrivarci ma il posto le vale pienamente… un enorme valle glaciale con numerose guglie rocciose a racchiuderne il perimetro con in fondo… la più lontana… l’arcigna tagliente sagoma del Grand Cornier… Stupendo!!!
Sul fianco sinistro della vallata, non molto distante, appare anche la figura della Cabane de Moiry, il nostro “confortevole” punto tappa, un po’ caruccio (69F=69Eu mezza pens.), ma ottimamente gestito…
13-08 Cabane de Moiry ore 04,45: Con la frontale accesa seguiamo il segnalato percorso che attraversa le giavine per immetterci nel crepacciato ghiacciaio alla base delle guglie della Pigne de la Lé dove superiamo un vasto pianoro con disseminate rocce affioranti portandoci verso il centro della valle glaciale.
Ritrovate le tracce risaliamo la più ripida parte centrale aggirando in senso orario alcuni evidenti crepacci portandoci al pianoro superiore al cui termine appare in bella evidenza la piramidale cima del Grand Cornier… il dislivello non è molto ma, al contrario, lo sviluppo si fa sentire.
Arrivati all’attacco dell’Anticima vediamo in difficoltà la coppia (l’unica) che ci precede nell’intento di superare il ripido (50°) pendio glaciale portandosi alla destra su alcune roccette appena superata la terminale… non se la sentono di andare oltre preferendo un tranquillo dietrofront.
In effetti l’anticima (quota 3845) presenta forse il punto più pericoloso della salita: ghiaccio affiorante misto a rocce sfaldate… praticamente, come dice il Raffaele, un “FBO=Fai Ballare l’Occhio”.
Passata l’Anticima ecco apparire la lunga e affilata cresta rocciosa che collega al Grand Cornier…
Tutta solo per noi.
Passaggi difficili non ce ne sono, direi al max un III obbligato, e volendo alcune verticali torrette si riescono a evitare, come abbiamo fatto noi salendo, traversando sul fianco sx… la via è piuttosto lunga, meglio sbrigarsi!
Grand Cornier ore 12,30: Eccoci qua… a metà dell’opera… baci, abbracci e stretta di mano non possono di certo mancare ma meglio rimandare brindisi a valle… ci attende ancora un difficile (più che all’andata) ritorno.
Visto che il meteo sembra voglia reggere, al ritorno percorriamo integralmente la linea di cresta effettuando alcune brevi doppie (10-15mt) nei punti più critici rinfrescando un po’ di tecnica alpinistica… Grazie Paolo…. Il che è molto utile!!!
Nuts, Camalot, Blocchi, Cordini, Prusik… di tutto un po’… ma eccoci all’ultima sosta per fare una doppia calata diretta sul Ghiacciaio oltre la terminale.
Cabane de Moiry ore 17,45: Ce l’abbiamo fatta… ora si può brindare e festeggiare… con un Rave Party…
E anche questa è andata!

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