Giro delle malghe a Borno
|
||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Il caso mi riporta in quel di Borno, paese natale di Mauro e dove per tanti anni ho trascorso le vacanze estive insieme ai figli, allora piccoli.....in casa della nonna paterna.
Decidiamo io e Mauro di unire l'utile al dilettevole, approfittando dell'occasione per farci una bella camminata....ma dove?
Non certo verso il lago di Lova o i Rifugi San Fermo e Laeng, dove siamo già stati un sacco di volte e che, in questo periodo saranno frequentatissimi.
Mi viene a mente il Rifugio Lorenzini al Pratolungo, un posto dove non sono mai stata e che fino a un anno fa non sapevo neanche che esistesse.
Transiteremo dalla Val Sorda, dalla Malghe Corvino e Guccione....posti che ho sempre sentito nominare nei racconti della nonna e forse sfiorati in passato alla ricerca di funghi, ma inconsapevolmente.
Un "tuffo" nella memoria il nostro.....
L'escursione si rivela piacevole, anche se lunga e, dopo aver percorso un lungo tratto in leggera salita nel fitto e ombroso bosco d'abeti, sempre accompagnati dall'imponente visione della Presolana, arriviamo nei pressi del piccolo insediamento di Prave, dove la pendenza aumenta senza mai diventare troppo sostenuta
Sempre procedendo su sterrata arriviamo alla Malga Val Sorda, un vecchio alpeggio ormai in disuso, dove imbocchiamo il sentiero che, un saliscendi dopo l'altro porta, dopo una quarantina di minuti, a Malga Corvino, adagiata in una verdeggiante radura.
Da qui seguiamo per un tratto la carrozzabile e in breve ci ritroviamo alla Malga Guccione che dopo le recenti ristrutturazioni poco assomiglia ad una malga....
Dalla Malga Guccione ariviamo in una manciata di minuti al pascolo di Pratolungo, dove sorge il Rifugio intitolato al colonnello Ferruccio Lorenzini che qui venne catturato l'8 dicembre del 1943 dai nazi-fascisti e quindi ucciso a Brescia.
Ci sediamo ad uno dei tavoli all'esterno dell'edificio, mangiando, sonnecchiando e crogiolandoci al sole finchè decidiamo che è arrivato il momento di prendere la via del ritorno e imbocchiamo così il sentiero che ci riporta alle Pozze di Val Sorda, dove ci ricongiungiamo al percorso di salita.
Siamo soddisfatti io e Mauro.....nonostante il caos e la vita frenetica che caratterizza in questi giorni Borno e i suoi dintorni, siamo riusciti a compiere un'escursione rilassante e tranquilla, senza quasi incontrare anima viva.....
Decidiamo io e Mauro di unire l'utile al dilettevole, approfittando dell'occasione per farci una bella camminata....ma dove?
Non certo verso il lago di Lova o i Rifugi San Fermo e Laeng, dove siamo già stati un sacco di volte e che, in questo periodo saranno frequentatissimi.
Mi viene a mente il Rifugio Lorenzini al Pratolungo, un posto dove non sono mai stata e che fino a un anno fa non sapevo neanche che esistesse.
Transiteremo dalla Val Sorda, dalla Malghe Corvino e Guccione....posti che ho sempre sentito nominare nei racconti della nonna e forse sfiorati in passato alla ricerca di funghi, ma inconsapevolmente.
Un "tuffo" nella memoria il nostro.....
L'escursione si rivela piacevole, anche se lunga e, dopo aver percorso un lungo tratto in leggera salita nel fitto e ombroso bosco d'abeti, sempre accompagnati dall'imponente visione della Presolana, arriviamo nei pressi del piccolo insediamento di Prave, dove la pendenza aumenta senza mai diventare troppo sostenuta
Sempre procedendo su sterrata arriviamo alla Malga Val Sorda, un vecchio alpeggio ormai in disuso, dove imbocchiamo il sentiero che, un saliscendi dopo l'altro porta, dopo una quarantina di minuti, a Malga Corvino, adagiata in una verdeggiante radura.
Da qui seguiamo per un tratto la carrozzabile e in breve ci ritroviamo alla Malga Guccione che dopo le recenti ristrutturazioni poco assomiglia ad una malga....
Dalla Malga Guccione ariviamo in una manciata di minuti al pascolo di Pratolungo, dove sorge il Rifugio intitolato al colonnello Ferruccio Lorenzini che qui venne catturato l'8 dicembre del 1943 dai nazi-fascisti e quindi ucciso a Brescia.
Ci sediamo ad uno dei tavoli all'esterno dell'edificio, mangiando, sonnecchiando e crogiolandoci al sole finchè decidiamo che è arrivato il momento di prendere la via del ritorno e imbocchiamo così il sentiero che ci riporta alle Pozze di Val Sorda, dove ci ricongiungiamo al percorso di salita.
Siamo soddisfatti io e Mauro.....nonostante il caos e la vita frenetica che caratterizza in questi giorni Borno e i suoi dintorni, siamo riusciti a compiere un'escursione rilassante e tranquilla, senza quasi incontrare anima viva.....
Tourengänger:
patripoli

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (9)