Dufourspitze
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Notti insonni. Studiata e sognata, ora raggiunta, la Dufour invece che pacificare il desiderio di montagna, apre a nuove ansie e nuovi desideri.
Cercando di visitare e vedere il più possibile luoghi che non avevo mai visto, propongo ai miei amici questa attraversata che congiunge le valli del Lys, quella di Zermatt e la Val d'Ayas.
Partiamo da Champoluc, Frazione Frachey nell'ultimo giorno di apertura delle funivie del Monterosaski e in breve raggiungiamo l'Indren con gli impianti, dove montiamo le pelli poco oltre il ghiacciaio.
Il percorso verso il Colle del Lys è ottimale, con i crepacci chiusi, molta gente sul percorso. Raggiungo il colle accaldato e distrutto dal peso dello zaino. Qui comincia la discesa del Grenzgletscher, che sappiamo in buone condizioni e già battuta dagli sciatori. E' la prima volta per me e l'ambiente è stupefacente. Le serraccate sono palazzi, la Nord del Lyskamm incombente. Siamo soli. La neve è bella nella parte alta, nei pressi del Monterosahutte rovinata dai passaggi. Slalom tra i crepacci. Il rifugio è notoriamente moderno ed accogliente, pieno di gente. La cena tipicamente svizzera dura quasi due ore: troppo. Come al solito le incognite della salita e la scomodità del rifugio ci impediscono di dormire bene ed alzarsi alle tre alla fine è una benedizione.
Cinque ore al colle del Silbersattel. Salire al buio non è la mia passione: montagna è anche panorami ed ambiente. I miei compagni invece apprezzano questo nulla.
L'ultimo tratto è attrezzato con grosse corde. L'affollamento è grande e tra gente maleducata che sale e scende, raggiungiamo la punta in quasi 2 ore, volendo fare sicurezza con la corda su tutto il percorso. La bravura di Piergino ci ha dato su questo tratto la sicurezza necessaria.
Senza soste, visto il vento che tira al colle, scendiamo il Monterosagletscher velocemente e ripartiamo altrettanto frettolosi sulla discesa del Gornergletscher. Niente pranzo e niente soste: non conosciamo i tempi della discesa e la funivia del Furi chiude alle 16. La neve è bella e scorrevole, un divertimento in velocità.
Arriviamo in tempo dopo i divertenti passaggi nella gola che segue la fine del ghiacciaio. Vietato cadere in acqua. Alle ore 16 incominciamo la discesa dalla stazione del Piccolo Cervino sul Plateau Rosa. Ci tocca rimontare le pelli in mezzo ad un vento fastidioso. Incrociamo molta gente che sale, ma sulla discesa del Ghiacciaio di Verra siamo soli. Optiamo per la sconosciuta discesa sotto le pareti della Gobba di Rollin. Ci sono molti crepacci. La pendenza cambia e la serraccata si apre in un salto di ghiaccio. E' l'unico passaggio pericoloso. Il resto della discesa è in mezzo alle morene, tra neve sfondosa e pietre. Finalmente il Piano di Verra, oltre il quale però la neve finisce. Sci a spalle di un'oretta ed alle 19 siamo a Saint Jacques dov'è l'auto.
L'euforia ci tiene svegli per qualche giorno: io, Gino, Giulia.
Discese:
Colle del Lys - Monterosahutte 1365mt - 1h e 15min
Dufour - Monterosahutte 1751mt - 1h
Monterosahutte - Furi 1016mt - 1h e 15 min
Klein Matterhorn - St. Jacques - 2128mt - 3h (con 1h a piedi).
Cercando di visitare e vedere il più possibile luoghi che non avevo mai visto, propongo ai miei amici questa attraversata che congiunge le valli del Lys, quella di Zermatt e la Val d'Ayas.
Partiamo da Champoluc, Frazione Frachey nell'ultimo giorno di apertura delle funivie del Monterosaski e in breve raggiungiamo l'Indren con gli impianti, dove montiamo le pelli poco oltre il ghiacciaio.
Il percorso verso il Colle del Lys è ottimale, con i crepacci chiusi, molta gente sul percorso. Raggiungo il colle accaldato e distrutto dal peso dello zaino. Qui comincia la discesa del Grenzgletscher, che sappiamo in buone condizioni e già battuta dagli sciatori. E' la prima volta per me e l'ambiente è stupefacente. Le serraccate sono palazzi, la Nord del Lyskamm incombente. Siamo soli. La neve è bella nella parte alta, nei pressi del Monterosahutte rovinata dai passaggi. Slalom tra i crepacci. Il rifugio è notoriamente moderno ed accogliente, pieno di gente. La cena tipicamente svizzera dura quasi due ore: troppo. Come al solito le incognite della salita e la scomodità del rifugio ci impediscono di dormire bene ed alzarsi alle tre alla fine è una benedizione.
Cinque ore al colle del Silbersattel. Salire al buio non è la mia passione: montagna è anche panorami ed ambiente. I miei compagni invece apprezzano questo nulla.
L'ultimo tratto è attrezzato con grosse corde. L'affollamento è grande e tra gente maleducata che sale e scende, raggiungiamo la punta in quasi 2 ore, volendo fare sicurezza con la corda su tutto il percorso. La bravura di Piergino ci ha dato su questo tratto la sicurezza necessaria.
Senza soste, visto il vento che tira al colle, scendiamo il Monterosagletscher velocemente e ripartiamo altrettanto frettolosi sulla discesa del Gornergletscher. Niente pranzo e niente soste: non conosciamo i tempi della discesa e la funivia del Furi chiude alle 16. La neve è bella e scorrevole, un divertimento in velocità.
Arriviamo in tempo dopo i divertenti passaggi nella gola che segue la fine del ghiacciaio. Vietato cadere in acqua. Alle ore 16 incominciamo la discesa dalla stazione del Piccolo Cervino sul Plateau Rosa. Ci tocca rimontare le pelli in mezzo ad un vento fastidioso. Incrociamo molta gente che sale, ma sulla discesa del Ghiacciaio di Verra siamo soli. Optiamo per la sconosciuta discesa sotto le pareti della Gobba di Rollin. Ci sono molti crepacci. La pendenza cambia e la serraccata si apre in un salto di ghiaccio. E' l'unico passaggio pericoloso. Il resto della discesa è in mezzo alle morene, tra neve sfondosa e pietre. Finalmente il Piano di Verra, oltre il quale però la neve finisce. Sci a spalle di un'oretta ed alle 19 siamo a Saint Jacques dov'è l'auto.
L'euforia ci tiene svegli per qualche giorno: io, Gino, Giulia.
Discese:
Colle del Lys - Monterosahutte 1365mt - 1h e 15min
Dufour - Monterosahutte 1751mt - 1h
Monterosahutte - Furi 1016mt - 1h e 15 min
Klein Matterhorn - St. Jacques - 2128mt - 3h (con 1h a piedi).
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