Parco Pineta - Sentiero dei pecit (CO)
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Previsioni pessime, acqua in arrivo. Gli amici lanciano la proposta di trovarci in tarda mattinata per fare quattro chiacchiere davanti a qualche stuzzichino. Faccio notare che in montagna l'acqua prevista sarà neve (che notoriamente non bagna più di tanto...), si potrebbero fare lo stesso due passi e rimandare le chiacchiere al caffè...
Niente da fare, ormai è la mattina combinata, giustamente, una volta tanto che nessuno ha altri impegni. Non mi pare il caso di il bastian contrario e mi aggrego anche io. Per una volta niente monti.
All'indomani mi alzo, l'acqua è neve anche a basse quote e non resisto alla tentazione di partire un po' prima per fermarmi lungo il tragitto per camminare nei boschi durante la nevicata.
Scelgo uno dei sentieri del Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate, dove sono solito andare in bicicletta.
Precisamente mi fermo ad Oltrona di San Mamette. L'inizio del sentiero è facilmente individuabile grazie ad una bacheca informativa in legno. L'itinerario si svolge prevalentemente lungo strade forestali ed è segnato con cartellini metallici bianco/rossi che riportano la sigla OL1.
La prima parte del percorso risale il torrente Antiga, nell'area golenale. Questo tratto di percorso si snoda nel parco sovra comunale delle Sorgenti del Lura.
Dovrei affrontate un paio di guadi, ma la portata del corso d'acqua mi consiglia di evitarli. Per farlo risalgo quindi un ripido versante boscoso. Ritrovo facilmente il tracciato che ha abbandonato la valle risalendo in direzione ovest. Seguendo i segnavia esco dal bosco. A questo punto il sentiero scende verso la strada provinciale 23 (Lomazzo-Bizzarone) che va attraversata.
Come riferimento si ha la ciminiera di una antica fornace per la cottura dei mattoni. Siamo su terreno argilloso. L'acqua non viene assorbita e sotto la neve si forma uno strato di qualche centimetro.
Attraversata la strada ci si inoltra di nuovo nei boschi, ora proprio nel Parco Pineta. Si costeggia un'area umida formata da una roggia che si guada, facilmente, un paio di volte.
Dopo il secondo guado la forestale riprende a salire lievemente attraversando un bosco di Quercia Rossa.
Si raggiunge così un'altra strada forestale, di servizio alla cascina Cà Bianca. La si segue verso sinistra e dopo poche decine di metri si arriva ad un piccolo stagno, particolarmente suggestivo in ambiente innevato.
Una pausa per godere del silenzio del posto accentuato dalla nevicata.
Proseguo lungo la forestale che attraversa dei bei boschi fino ad arrivare ad un nuovo bivio. Andando diritto proseguirei verso le cascine di Appiano Gentile percorrendo un anello più ampio. Avendo poco tempo a disposizione (sono già in ritardo) seguo i segnavia a sinistra che chiudono un anello più breve.
Il tracciato prosegue sul pianalto del parco fino ad arrivare alla località Cagabò dove inizia una discesa che riporta verso la strada provinciale. Si guada di nuovo la roggia, ora un più carica d'acqua e costeggiando terreni agricoli si arriva di nuovo all'attraversamento.
L'ultimo breve tratto di percorso attraversa la zona industriale del paese. Ritrovo l'ulivo 'spaesato' che orna una rotonda e mi segnala la fine dell'anello.

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