Val Bomino
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Zona piuttosto trascurata dall'escursionismo estivo e ancor più da quello invernale: il lunghissimo trasferimento sulla pista forestale scoraggia gli scialpinisti ancor prima di raggiungere gli ampi pascoli di Bomino Vaga e Bomino Soliva (questi ultimi generalmente pericolosi in condizioni invernali). Questi "difetti" - al contrario - rendono appetibile la gita ai ciaspolatori: ambiente solitario, pendenze comode e neve ideale grazie all'esposizione favorevole e alla totale assenza di sole. Le difficoltà sono nulle e altrettanto i pericoli oggettivi. Si raccomanda di evitare i rumori inutili e di tenere i cani legati, vista la cospicua presenza di ungulati selvatici.
Dal parcheggio 980m si imbocca a sinistra la strada asfaltata per Nasoncio, che in inverno non viene mai ripulita dalla neve; in blanda salita si raggiungono le poche case della piccola frazione e si prosegue - con due possibilità (lungo il ramo di destra della carrozzabile o risalendo i comodi prati) - fino alle baite più alte. Da qui si inizia a percorrere la pista forestale che si addentra nella vallata in costante lieve salita (solo due brevi strappi più ripidi) traversando nella foresta alla base del soprastante Dosso della Motta. Oltrepassati due brevi tornanti che permettono di guadagnare quota, si tralascia una deviazione a sinistra (verso il Dosso Cavallo, pericoloso con neve), e si arriva ad attraversare il torrente. Qui la pista compie due lunghi traversi con tornanti - evitabili con un sentierino/scorciatoia - che portano ad attraversare una fascia boscosa che introduce ai pendii dell'Alpe Bomino Soliva 1567m. Con forti carichi nevosi o con probabile instabilità del versante è consigliabile terminare qui l'escursione.
Ritorno per la via di andata.
Dal parcheggio 980m si imbocca a sinistra la strada asfaltata per Nasoncio, che in inverno non viene mai ripulita dalla neve; in blanda salita si raggiungono le poche case della piccola frazione e si prosegue - con due possibilità (lungo il ramo di destra della carrozzabile o risalendo i comodi prati) - fino alle baite più alte. Da qui si inizia a percorrere la pista forestale che si addentra nella vallata in costante lieve salita (solo due brevi strappi più ripidi) traversando nella foresta alla base del soprastante Dosso della Motta. Oltrepassati due brevi tornanti che permettono di guadagnare quota, si tralascia una deviazione a sinistra (verso il Dosso Cavallo, pericoloso con neve), e si arriva ad attraversare il torrente. Qui la pista compie due lunghi traversi con tornanti - evitabili con un sentierino/scorciatoia - che portano ad attraversare una fascia boscosa che introduce ai pendii dell'Alpe Bomino Soliva 1567m. Con forti carichi nevosi o con probabile instabilità del versante è consigliabile terminare qui l'escursione.
Ritorno per la via di andata.
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