Un giro a Montevecchia
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La collina di Montevecchia, all'interno del relativo "Parco Naturale di Montevecchia e della Valle del Curone", si presta magnificamente, grazie alla capillare presenza di sentieri e piste forestali, al concatenamento di bellissimi percorsi per il trail running. L'unico neo - o stimolo a migliorare equilibrio e reattività - lungo questi percorsi di allenamento è la ubiqua presenza di fango: tanto, scivoloso e persistente nel tempo. Salite, discese e sentieri tecnici sono ben distribuiti e rendono la zona molto frequentata, anche da MTB e cavalli.
Da Lomaniga 264m si torna verso Cernusco Lombardone lungo una breve via interna (chiesa) e poi di nuovo sulla provinciale fino a svoltare subito a sinistra su di una sterrata che sale nel bosco fino alla Tenuta Palazzina 314m. Si continua a destra in piano girando attorno alla Cascina Vertaggera, che precede un tratto erboso di ronchi coltivati; rientrati nel bosco si traversa fino ad immettersi su di una cementata. Si sale molto ripidamente a sinistra affiancando l'Agriturismo Casarigo 318m: al successivo trivio si sale sulla scalinata acciottolata di centro che, oltrepassata la località Galeazzino 406m, raggiunge lungo un lastricato pedonale la magnifica piazzetta di Montevecchia 450m. Conviene deviare provvisoriamente dall'itinerario per salire, tramite la famosa scalinata, il colle del santuario, dove si apre un doppio panorama: amplissimo verso la pianura e mirato alle prealpi lecchesi e bergamasche attraverso i colli briantei. Tornati alla piazzetta, si prosegue per la via parallela a quella del Galeazzino fra le mura di belle ville; al termine si sbuca sulla via asfaltata dell'Alta Collina. Si volge a sinistra per alcune centinaia di metri fino a svoltare a destra (località Ghisalba 469m) in un viottolo cementato, poco oltre il terrazzo di un ristorante abbandonato. La traccia entra subito fra coltivi e vigneti e prosegue nel fitto bosco dopo aver lasciato sulla sinistra una deviazione privata; due discese brevi, ma tecniche e sassose, precedono la risalita sulla strada dell'Alta Collina, qui sterrata e chiusa al traffico veicolare. Si continua a destra fino ad un bivio (cartelli esplicativi sulla geologia locale)453m dove si scende a sinistra lungo una carrareccia a tornanti. In breve si arriva in piano al fondo della Valle di Santa Croce 320m; lasciando a sinistra l'omonimo nucleo e a destra una fornace restaurata a residence, si va ad affiancare un piccolo stagno adibito alla riproduzione di anfibi. Quando la strada asfaltata si porta a compiere una larga curva verso destra, si imbocca a sinistra una sterrata che attraversa il torrente e prosegue in piano tra il corso d'acqua e le cascine Mòlgora e Magentina; tornati sull'asfalto in località Pianetta Bassa 285m, si sale ripidamente a sinistra fino a Pianetta Alta 342m dove si imbocca il sentiero che entra nel bosco a destra. Con blandi saliscendi si oltrepassano le costruzioni di un vivaio (località Oliva) e la Cascina Paolina; poco oltre si affianca una zona di sorgenti sistemate a gradevole giardino di gusto giapponese. Si scende quindi all'agglomerato di Albareda 295m, a pochi passi dalla Provinciale 54 che, seguita verso sinistra per qualche decina di metri, conduce al parcheggio di partenza.
Da Lomaniga 264m si torna verso Cernusco Lombardone lungo una breve via interna (chiesa) e poi di nuovo sulla provinciale fino a svoltare subito a sinistra su di una sterrata che sale nel bosco fino alla Tenuta Palazzina 314m. Si continua a destra in piano girando attorno alla Cascina Vertaggera, che precede un tratto erboso di ronchi coltivati; rientrati nel bosco si traversa fino ad immettersi su di una cementata. Si sale molto ripidamente a sinistra affiancando l'Agriturismo Casarigo 318m: al successivo trivio si sale sulla scalinata acciottolata di centro che, oltrepassata la località Galeazzino 406m, raggiunge lungo un lastricato pedonale la magnifica piazzetta di Montevecchia 450m. Conviene deviare provvisoriamente dall'itinerario per salire, tramite la famosa scalinata, il colle del santuario, dove si apre un doppio panorama: amplissimo verso la pianura e mirato alle prealpi lecchesi e bergamasche attraverso i colli briantei. Tornati alla piazzetta, si prosegue per la via parallela a quella del Galeazzino fra le mura di belle ville; al termine si sbuca sulla via asfaltata dell'Alta Collina. Si volge a sinistra per alcune centinaia di metri fino a svoltare a destra (località Ghisalba 469m) in un viottolo cementato, poco oltre il terrazzo di un ristorante abbandonato. La traccia entra subito fra coltivi e vigneti e prosegue nel fitto bosco dopo aver lasciato sulla sinistra una deviazione privata; due discese brevi, ma tecniche e sassose, precedono la risalita sulla strada dell'Alta Collina, qui sterrata e chiusa al traffico veicolare. Si continua a destra fino ad un bivio (cartelli esplicativi sulla geologia locale)453m dove si scende a sinistra lungo una carrareccia a tornanti. In breve si arriva in piano al fondo della Valle di Santa Croce 320m; lasciando a sinistra l'omonimo nucleo e a destra una fornace restaurata a residence, si va ad affiancare un piccolo stagno adibito alla riproduzione di anfibi. Quando la strada asfaltata si porta a compiere una larga curva verso destra, si imbocca a sinistra una sterrata che attraversa il torrente e prosegue in piano tra il corso d'acqua e le cascine Mòlgora e Magentina; tornati sull'asfalto in località Pianetta Bassa 285m, si sale ripidamente a sinistra fino a Pianetta Alta 342m dove si imbocca il sentiero che entra nel bosco a destra. Con blandi saliscendi si oltrepassano le costruzioni di un vivaio (località Oliva) e la Cascina Paolina; poco oltre si affianca una zona di sorgenti sistemate a gradevole giardino di gusto giapponese. Si scende quindi all'agglomerato di Albareda 295m, a pochi passi dalla Provinciale 54 che, seguita verso sinistra per qualche decina di metri, conduce al parcheggio di partenza.
Communities: Hikr in italiano, Trail running
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