La muntagna dei Bresà...M. Maddalena-874 mt- + M. Salena- 900 mt- Parzialmente ad anello-
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Il M. Maddalena è il monte dei bresciani per antonomasia (oltre al Guglielmo), un classico “fuori porta” dove ci si può arrivare con facilità, un balcone sulla città molto amato dagli abitanti della “Leonessa d’Italia”. A Brescia ho molti amici, e dopo trent’anni di frequentazione, mi decido finalmente a “pellegrinare” in un luogo che ho sempre trattato con distacco, una montagna /non montagna perché considerata troppo vicina alla città… Oggi colmo la lacuna.
Dopo molte ricerche, decido di partire dal quartiere di S. Eufemia –Q 150 mt- (a Est di Brescia), gli innumerevoli sentieri che si staccano da quella zona, si innalzano ripidi verso il Maddalena seguendo la selvaggia Val Carobbio.
Parcheggiata l’auto in Via Noventa, in prossimità del Torrente Baldovera, troverete subito le indicazioni per il M. Maddalena, la palina posta all’inizio della strada asfaltata che risale per un brevissimo tratto il nostro percorso , vi dice che il sentiero è il N°1 Cai 2h30 / Via Crucis/ Alta via dell’Amore (vedi foto)… ma è localmente riconosciuto come “sènter dei bus”. Seguite l’evidente bollatura e dopo aver percorso per meno di 100 mt la strada asfaltata, vi ritroverete su una bella mulattiera, questa, con diversi zig zag, vi farà guadagnare subito quota portandovi su una discontinua dorsale. Il sentiero non è mai banale, si passa da un fondo in terra sino ad arrivare ad alcuni passaggi su facili roccette, in alcuni punti, il sentiero sembra quasi lastricato. Da questo crinale, vedrete davanti a voi il Maddalena, sulla Sx la selvaggia Val Carobbio e a Dx, nelle giornate sufficientemente limpide, il L. di Garda. Si cammina in mezzo a diverse varietà di fiori e ad alberi a basso fusto, ma soprattutto, non troverete una che sia una casa e o baita a rovinare la visuale. Dopo 1h circa di cammino, troverete il “bus de la spolverina”( è recintata), qua nei primi anni del secolo e probabilmente anche prima , i locali estraevano la “spolverina”, finissima polvere di roccia abrasiva utilizzata per pulire paioli e stoviglie. Proseguendo ancora in discreta pendenza, arriverete in prossimità di un crocevia; a Dx arriva il sentiero che sale da Caionvico, a Sx , il sentiero N° 2/ Triinale che arriva da S. Eufemia, dritti, si va verso la cima. Il sentiero N° 2 lo farò al ritorno. Passato l’unico roccolo esistente in loco, vi addentrerete in un bel bosco, e dopo 15 minuti di cammino, sarete sul Maddalena C/o Ristorante Grillo. 874 mt. 1h 45 dal via a buon passo. Come avevo già preventivato, una volta arrivato in prossimità del Grillo (la vox populi dice che si mangia bene e si spende poco), ho continuato a camminare seguendo ancora per un breve tratto il sentiero N° 1, ad un grande bivio successivo, ho preso il 3 V che passa vicino ad una postazione con ripetitori ad uso militare, e da lì in poi, il sentiero alternativamente passerà da mulattiera a strada sterrata. E’ una sorta di lunga dorsale e a tratti, si aprono spiragli visivi su Brescia e sul Lago di Garda. Il percorso è un po’ monotono, ma a rendere sconfortante la situazione, sono i numerosi ripetitori che invadono questi luoghi… più osservi queste mostruosità, e più ti vien voglia di mandare affanculo il telefono cellulare, per non parlare poi della Tv! Dopo 40 minuti di cammino dal Grillo, arrivate all’ultimo ripetitore, qua siete al Monte Salena -900 mt- e 2h25 dal via ; io l’ho scoperto chiedendo ad un local di passaggio. Un tronco posizionato a mo di panchina, si affaccia sul sottostante paese di Botticino e le sue famigerate cave di marmo, se penso che adesso devo mangiare due bocconi con davanti tale scempio, mi gira la “uallera”! L’unica speranza è che la foschia si dissolva così da poter vedere il Garda, ma la buon’anima di Bernacca a sto giro non ha fatto il miracolo…
Sfanculati anche i cavatori di marmo, è ora di ripartire verso la macchina percorrendo a ritroso il sentiero sino ad arrivare in prossimità del crocevia che vi ho segnalato durante la salita, a Dx, in prossimità di una pozza, il sentiero N° 2 scende a S. Eufemia/Triinale. In bella mezzacosta, attraversate un bosco ben curato, passate un’altra pozza con area attrezzata per il pic nic e continuate spediti senza nessuna difficoltà. Anche qua come all’andata, la mulattiera scorre in un ambiente selvaggio (non sembra vero), arrivati al bivio con il sentiero N° 4, continuate la discesa tenendo la Sx così da rimanere sul sentiero N° 2. Oltre ai rari segnali Cai, troverete diversi cuori disegnati sui sassi che vi ricordano che siete sul sentiero dell’ammmore… Ora che siete sotto il Sol Leone, non fate fatica a capire quale sia la direzione per S. Eufemia, vi dico questo perché ad un certo punto, una molteplice colorata bollatura vi invita a girare a Sx, I.G.N.O.R.A.T.E.L.A e proseguite dritti per il ripido sentiero che scende verso Sud, dopo 10 minuti sbucate a S. Eufemia in via Triinale; dopo essere scesi da una scalinata stile ligure, seguite a Sx la strada asfaltata che vi porterà al parcheggio. 2 h dal Salena senza soste.
Nota 1: La salita e la discesa dal Maddalena è molto bella, l’ambiente è integro a fronte della sottostante Pianura iper costruita. La dorsale sino al Salena a mio parere si può anche evitare, la parte migliore dell’escursione rimane l’anello con i sentieri 1 e 2. Se volete prendere in considerazione un consiglio, arrivati alla Maddalena/ Grillo, seguite per il sentiero delle Pozze e godetevi il Monte, ad un certo punto il sentiero scende al crocevia N°2 / Triinale e chiudete l’anello in questa maniera. Il percorso fatto a sto modo, risulterà gustoso.
Nota 2: Tra A/R 4h30 di buon passo e 750 mt di dislivello. Non prendete sottogamba la salita dal sentiero N° 1, perché alcuni strappi hanno una discreta pendenza.
A la Prochaine. Domenico con il quattrozampemotrici Olmo.

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