Bocchetta di Monte Nero
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Ultima gita del 56° corso scialpinistico del CAI Biella, destinazione Rifugio Pontese con l'intento di salire la cima Ondezana. Purtroppo la strada di accesso, pur essendo sgombra di neve, è interrotta da enormi slavine che ci costringono a lasciare le auto all'altezza dello "Scoglio di Mroz", sobbarcandoci così circa un'ora di cammino su asfalto per raggiungere la diga. Il clima è tetro, freddo e nebbioso ma nonostante ciò qualche inguaribile ottimista riesce a trovare il tutto affascinante. In cima alla diga calziamo finalmente gli sci per percorrere il fianco destro del lago artificiale tuttavia, dove inizia il ripido sentiero che conduce al rifugio, siamo nuovamente costretti a levarli caricandoli sugli zaini. Raggiungiamo così il Pontese verso le 5 di pomeriggio e lo troviamo strapieno. La scuola CAI di Saluzzo ha avuto la nostra stessa idea per la gita di domani. Circa metà del nostro gruppo, i più giovani ed i "russatori", passerà la notte nel locale invernale. L'accoglienza comunque si rivelerà ottima grazie alla bravura ed alla disponibilità di Mara.
Dopo cena si riunisce "il gran consiglio degli anziani" e dopo attenta (e corretta) valutazione, stabilisce che, viste le alte temperature e lo scarso rigelo, in 50 su e giù per i canali che portano all'Ondezana forse saremmo un po' troppi. Si decide quindi cavallerescamente di lasciare la meta prescelta ai saluzzesi (che poi la "bucheranno", ma questa è un'altra storia...) optando per la Bocchetta di Monte Nero.
Il tempo anche al mattino di domenica non è dei migliori e il rigelo, come previsto, è scarso. Saliamo comunque determinati e abbastanza veloci lungo i pendii che conducono al ghiacciaio della Roccia Viva. Lasciato sulla sinistra il ripido canale che porta alla Becca di Gay in breve raggiungiamo la bocchetta, ai piedi della Testa di Money. Qui il vento ed il freddo si fanno sentire anche perché il distacco tra i gruppi costringe i primi arrivati ad una sosta di oltre mezz'ora. In discesa le condizioni del tempo migliorano un poco e spunta perfino un timido sole che ci accompagna fino al rifugio. Qui Mara si supera offrendo un giro di birra "Pontese", autoprodotta in rifugio, ed una serie di stuzzichini a base di sancarlino, lardo, salame, ecc. Non fosse che domani è lunedì, e naturalmente le previsioni danno bel tempo fisso, ci sarebbe da fermarsi ancora una notte per recuperare l'Ondezana perduta. Sarà per la prossima!
Dopo cena si riunisce "il gran consiglio degli anziani" e dopo attenta (e corretta) valutazione, stabilisce che, viste le alte temperature e lo scarso rigelo, in 50 su e giù per i canali che portano all'Ondezana forse saremmo un po' troppi. Si decide quindi cavallerescamente di lasciare la meta prescelta ai saluzzesi (che poi la "bucheranno", ma questa è un'altra storia...) optando per la Bocchetta di Monte Nero.
Il tempo anche al mattino di domenica non è dei migliori e il rigelo, come previsto, è scarso. Saliamo comunque determinati e abbastanza veloci lungo i pendii che conducono al ghiacciaio della Roccia Viva. Lasciato sulla sinistra il ripido canale che porta alla Becca di Gay in breve raggiungiamo la bocchetta, ai piedi della Testa di Money. Qui il vento ed il freddo si fanno sentire anche perché il distacco tra i gruppi costringe i primi arrivati ad una sosta di oltre mezz'ora. In discesa le condizioni del tempo migliorano un poco e spunta perfino un timido sole che ci accompagna fino al rifugio. Qui Mara si supera offrendo un giro di birra "Pontese", autoprodotta in rifugio, ed una serie di stuzzichini a base di sancarlino, lardo, salame, ecc. Non fosse che domani è lunedì, e naturalmente le previsioni danno bel tempo fisso, ci sarebbe da fermarsi ancora una notte per recuperare l'Ondezana perduta. Sarà per la prossima!
Tourengänger:
margan

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