Un lungo inverno di Corna... oggi quella del Sonclino (1352mt)!
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E’ una bella giornata ed io e Paolo (Homo Bancarius) con i relativi amici a quattro zampe, siamo pronti per una nuova escursione sulle prealpi bresciane, sperando di goderci questo sole primaverile in luoghi poco innevati. Dopo avergli mandato il link con la webcam di Monte Stella per rassicurarlo sulla assoluta mancanza di neve, oggi il mio compagno di escursione è carico “a molla” e sfoggia una serenità pari solo a quella di un bimbo dopo il riposino pomeridiano! La Corna del Sonclino(1352 mt) è la nostra meta. Arrivati a Lumezzane (Val Gobbia) e lasciata l’auto nell’ampio parcheggio in prossimità della Pieve(492 mt), risaliamo una breve scalinata (palo segnaletico 363) che ci porta in via S. Bernardo, dove poi troviamo un’altra freccia che ci indica sulla sinistra l’inizio del sentiero. Da qua sino alla Madonna del Caravaggio(642 mt), la mulattiera è poco impegnativa e assolutamente rilassante. Seguendo sempre il segnavia bianco/rosso, risaliamo la montagna con numerosi zig zag, intercettiamo per 2 volte una strada asfaltata ed in 0:45 siamo al Prato di S. Bernardo(800 mt). Per chi volesse accorciare il percorso, può parcheggiare l’auto qua, la strada asfaltata arriva direttamente dalla Pieve. Castagni secolari fanno bella mostra di se e l’area è attrezzata per i pic nic… Come da indicazioni, puntiamo verso l’Osservatorio Astronomico che è proprio li davanti a noi, lo passiamo sul fianco destro e con sentiero mai troppo impegnativo arriviamo al Bivio Zani Achille(860 mt), puntiamo a sinistra nel fitto bosco e sempre zigzagando arriviamo al Prato della Tesa(1021 mt), una bella conca nascosta che noi aggiriamo sulla destra puntando in direzione Malga Artecle (1183 mt). In questo tratto intercettiamo ancora la strada asfaltata e la percorriamo per venti metri per poi rimetterci sul sentiero che troviamo sulla destra. Dalla malga si vede già la cima, per arrivarci ci sono diversi percorsi, noi seguiamo una sorta di “direttissima”. Qua c’è neve, 20 /30 cm, compatta… E’ uno strappo deciso e la neve non aiuta, stringiamo i denti, costeggiamo delle facili roccette e siamo in cima! 2h 20 dalla Pieve con passo “umano”. Una misera palina ci avverte che siamo sul Corna(1352 mt), davanti a noi,una croce di legno posta su una cimetta cattura la nostra attenzione, percorriamo i 50 metri di strada che ci separano ed eccoci arrivati. Due local ci dicono che questa è la cima Sonclino. Ritorniamo alla Corna , qualche roccia spunta dalla neve ed è bella asciutta, ci appoggiamo il nostro delicato “retrotreno” e ci godiamo il meritato spuntino. Gli amici a 4 zampe fanno altrettanto… il sole è forte e l’aria è tersa, la vista è a 360°(Maniva,Baldo,Golem, Blacca …Pianura). Raso al suolo il cibo a nostra disposizione, ripartiamo per il giro ad anello che ci riporterà alla Pieve. Subito una palina ci indica la discesa verso nord, qua si intersecano il 3V, il segnavia Cai 362 e il sentiero tricolore della brigata partigiana 122a “Garibaldi”, pochi passi e siamo al Dosso dei Quattro Comuni. La neve qua è più alta, circa 40 cm, ma sempre abbastanza compatta, puntiamo decisi a Ovest seguendo delle tracce più o meno fresche (segnavia 362),ci abbassiamo di quota in maniera rapida e ci ritroviamo non senza fatica alla località “il Buco”(1175 mt), sulla destra il sentiero porta ad un cippo commemorativo( giovani partigiani trucidati da una squadraccia nazi-fascista), sempre a Ovest proseguiamo per comodo crinale sino ad arrivare alla Forcella Vandeno(952 mt). Volendo da qua si può salire in 15 min. all’Eremo di S. Emiliano. L’ennesima palina ci indica la strada giusta per la Pieve, il sentiero è appena stato risistemato e non si può sbagliare, passiamo il bivio per Sarezzo , oltrepassiamo il torrente Redocla e con passo turistico arriviamo alla località Giori(820 mt). Ora ci aspettano 5/10 min. di strada cementata sino al parcheggio della località S. Bernardo, seguiamo le indicazioni per l’Osservatorio ed in un attimo siamo al Prato S. Bernardo dove riprendiamo il sentiero 363 che chiude l’anello riportandoci al parcheggio della Pieve. 2h 30 dal Corna del Sonclino. Tutto sommato un bel giro ad anello in zone poco conosciute e fattibile in meno di 5h, consigliato a chi vuole ripercorrere i sentieri partigiani o più semplicemente vuole scoprire un’ altro tratto del 3V( a Silvano Cinelli) .
Nota: sconsigliato nel periodo di caccia,si passano diversi roccoli.
A la Prochaine. Con me ha camminato Paolo e i fidi Olmo e Kevin.
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