Grand Teton National Park - String Lake e Leigh Lake

Sono trascorsi due giorni, due giorni uggiosi durante i quali non abbiamo combinato molto.
Venerdì 31 agosto 2012 ci siamo spostati dal Yellowstone National Park al Grand Teton National Park, i due parchi sono confinanti e per quanto concerne informazioni di tipo pratico segnalo che pagando l’entrata di uno si ha l’accesso gratuito anche nell’altro.
Alcuni cantieri lungo la strada ci hanno rallentati parecchio e così lo spostamento ci ha preso circa 2 ore, raggiunto il Signal Mountain Campground abbiamo riservato una piazzola per quattro notti, il campeggio è piccolo e i posti non sono riservabili in anticipo, si segue la regola del "chi primo arriva meglio alloggia", il posto fa gola a molti un po'perché nel Grand Teton National Park non vi sono molti campeggi e perché questo si trova più o meno al centro del parco, ottimo punto di partenza per raggiungere le sviarate zone turistiche dell'area.

Visto il tempaccio nel primo giorno ci siamo limitati a:

• Visitare il gift shop del Signal Mountain Lodge;
• Fare tappa allo String Lake con intenzione di compiere una passeggiata, causa arrivo della pioggia abbiamo presto fatto dietro-front;
• Fare tappa al Jenny Lake con conseguenti acquisti inutili nel negozio acchiappaturisti, gironzolamento disinteressato all’interno del minuscolo Visitor Center e breve passeggiata sulle rive del lago terminata presto causa ripresa delle precipitazioni;
• Fare tappa a Oxbow Bend, luogo adatto agli avvistamenti faunistici, inutile dire che a parte qualche uccello d’acqua non s’è visto nulla;
• Fare ritorno al campeggio verso le 16:00 e metterci l’anima in pace visto che la meteo non sarebbe migliorata!

 
Sabato 1. settembre 2012 la meteo era peggiore del giorno prima, così abbiamo occupato gran parte della giornata a visitare Jackson Hole, turistica cittadina in stile cowboy a circa 50 chilometri (un’ora d’auto) dal parco. I negozi vendevano quasi tutti le stesse cose, ad andare per la maggiore erano cappelli da cowboy, cinture, stivaletti di pelle, oggetti d’arte nativa, pezzi d’arredamento in stile “ranch”, corna di tutti i tipi e dimensioni, teste ed interi animali imbalsamati (in un negozio vendevano un Grizzly gigante dell’Alaska al prezzo di 28’000$). Cosucce facili da infilare in valigia insomma! Un cappello da cowboy comunque è arrivato fino alle nostre latitudini!  
La sorpresa è stata che durante lo spostamento dal parco verso la città siamo riusciti ad intravvedere un maschio d’alce vicino al fiume. Non siamo riusciti a trovare un posto per parcheggiare il nostro carro armato, perché c’era già un casino di gente ferma ad ammirarlo e così mi sono dovuta accontentare di una foto scattata dal veicolo in movimento…meglio di niente!
 
Oggi, domenica 2 settembre 2012, dovrebbe splendere il sole ma di fatto non è così.
Di prima mattina inganniamo il tempo salendo in camper sulla cima della Signal Mountain ma ovviamente non si vede granché. Scendiamo e torniamo al parcheggio dello String Lake dove eravamo già stati due giorni fa. Dopo qualche esitazione alle 10:20 imbocchiamo il facile e pianeggiante sentiero che ci conduce dapprima ai margini del piccolo String Lake e più avanti davanti al grande e bellissimo Leigh Lake.
Il sentiero si snoda attraverso un fitto bosco abitato da numerosi scoiattoli, dopo la prima mezz’ora di cammino le nuvole spariscono lasciandoci finalmente ammirare le famose montagne che fanno da cornice ai laghi, in particolare il Mt. Moran fa bella mostra di se specchiandosi nelle acque del Leigh Lake. Bellissimo! Visto che nel pomeriggio abbiamo intenzione di fare un tour in canoa sul Jackson Lake, decidiamo di tornare e così alle 12:30 siamo di nuovo al camper.
Per fortuna ci siamo decisi a fare qualcosa sennò avremmo sprecato un’altra giornata, anche se improvvisata questa breve gita è stata davvero appagante.
Nel pomeriggio, come detto, ci rechiamo a Colter Bay sul Jackson Lake per una sbracciata in canoa di circa due ore…esperienza fisicamente devastante! Odio le canoe! Mauro punta sul fatto che in questa zona ci sono delle piccole baie e insenature dove potrebbe essere carino pagaiare in tranquillità, purtroppo non ha fatto i conti con i proprietari di barchette a motore che da veri prepotenti e maleducati ci passano vicino solo per il gusto di vederci traballare! Malefici! Esperienza da dimenticare!
La giornata però si conclude in bellezza con grigliatona di carne annaffiata da qualche birretta, piacevole serata davanti al fuoco…finché non termina lo stelo di legna! :-)

Altre foto del viaggio le trovate sul sito di Mauro: Ariafina