Giubin
|
||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
L'idea iniziale era di andare al Nufenenstock ma quando arriviamo ad Airolo la Val Bedretto è ancora ricoperta di nubi, la zona del Passo del San Gottardo sembra in condizioni migliori. Al passo comunque pioviggina e siamo avvolti dalla nebbia, na si intuisce come il sole sia appena sopra, ci avviamo e presto le nubi si diradano, fa comunque un bel freddo, Arriviamo alla Cascina della Bolla e prendiamo la deviazione per il Passo Scinfuss, superato il costolone saliamo per un sentierino che presto si perde in mezzo ai paravalanghe, procediamo più o meno per la massima pendenza fino a sbucare sulla cresta, da qui con diversi saliscendi, e con viste spettacolari sulla sottostante Leventina a destra e su una serie di arcobaleni che in sequenza ci si presentano sulla sinistra, passiamo tutte le cime e cimette che portano fino al Giubin.
Per scendere decidiamo di non abbassarci direttamente al Lago della Sella dal passo ma di percorrere il sentiero a mezza costa che passa da una serie di ameni laghetti e termina nei pressi della diga. Prima però mangiamo qualcosa nei pressi dei resti di una delle innumerevoli opere militari della zona.
Le nuvole intanto hanno lasciato campo al sole, al riparo dal vento gelido la temperatura è anche piacevole per cui decidiamo un'ulteriore sosta nei pressi di uno dei tanti piccoli specchi d'acqua che incontriamo lungo il percorso di discesa.
Arriviamo quindi alla diga del Lago della Sella ed, in breve, all'auto. Breve sosta per una bevanda al passo e via.
Gli unici tratti che meritano la valutazione T3 riguardano il tratto in salita fuori sentiero fra i paravalanghe ed il tratto che precede la cima del Giubin dove si trova qualche nevaio residuo e qualche roccetta; per il resto il sentiero è largo, ben segnato, a tratti addirittura lastricato e gradinato. La zona è disseminata da numerose costruzioni militari, molte dismesse, perlopiù non segnate sulla carta.
Sempre una bella gita, nonostante il pessimo tempo alla partenza il proseguio della giornata ci ha permesso di ammirare il Basodino, il Campo Tencia e le altre cime senza nuvole.
Per scendere decidiamo di non abbassarci direttamente al Lago della Sella dal passo ma di percorrere il sentiero a mezza costa che passa da una serie di ameni laghetti e termina nei pressi della diga. Prima però mangiamo qualcosa nei pressi dei resti di una delle innumerevoli opere militari della zona.
Le nuvole intanto hanno lasciato campo al sole, al riparo dal vento gelido la temperatura è anche piacevole per cui decidiamo un'ulteriore sosta nei pressi di uno dei tanti piccoli specchi d'acqua che incontriamo lungo il percorso di discesa.
Arriviamo quindi alla diga del Lago della Sella ed, in breve, all'auto. Breve sosta per una bevanda al passo e via.
Gli unici tratti che meritano la valutazione T3 riguardano il tratto in salita fuori sentiero fra i paravalanghe ed il tratto che precede la cima del Giubin dove si trova qualche nevaio residuo e qualche roccetta; per il resto il sentiero è largo, ben segnato, a tratti addirittura lastricato e gradinato. La zona è disseminata da numerose costruzioni militari, molte dismesse, perlopiù non segnate sulla carta.
Sempre una bella gita, nonostante il pessimo tempo alla partenza il proseguio della giornata ci ha permesso di ammirare il Basodino, il Campo Tencia e le altre cime senza nuvole.
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare