Monte Barbarossa m 2148


Publiziert von grandemago , 16. Januar 2012 um 13:14. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:14 Januar 2012
Hochtouren Schwierigkeit: L
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Aufstieg: 1015 m
Abstieg: 1015 m
Strecke:Teveno, Baita Barbarossa Bassa, Baita Barbarossa Alta, Colletto tra Barbarossa e Pizzol, Barbarossa
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Bergamo, Valle Seriana, Clusone, Passo Presolana, Colere, Teveno (parcheggio presso il campo sportivo)
Kartennummer:Kompass n. 104

 By grandemago

Prima uscita dell’anno per la nostra piccola sottosezione Cai (www.caipaullo.it), meta Monte Barbarossa in Val di Scalve.
Partecipanti: 13......siamo perseguitati, qualcuno si tocca!!!
 
Fà freddo e c’è poca neve.
Al parcheggio di Teveno, ormai ridotto a una pista di pattinaggio, superiamo non senza difficoltà la parte più difficile della nostra escursione: parcheggiare le auto!
Risolto il problema partiamo armati fino ai denti: ciaspole, ramponi, picozze.....nessuno ci fermerà! I più aggressivi li vedo già “ramponati” per uscir fuori indenni dal parcheggio.....che grinta ragazzi!

Superata la Baita Bassa di Barbarossa calziamo le ciaspole. Non sarebbe indispensabile, ma per non essere costretti a rimanere sulla pista battuta decidiamo di metterle e ce le terremo fino al colletto dove inizia la cresta per la cima.
Qui lasciamo zaini e ciaspole e proseguiamo con ramponi e picozza.
C’è poca neve, ma proprio per questo l’ultimo tratto risulterà il più insidioso, tuttavia, senza problemi, in sette raggiungiamo la cima.
 
Tornati al colletto, al tepore di un sole che finalmente si è deciso a fare il suo dovere, ci fermiamo tutti insieme per il pranzo.
Infine, ricalzate le ciaspole, scendiamo in perfetto ordine sparso fino alla Baita Bassa dove, tolte le ciaspole e rimessi i ramponi, proseguiamo tranquilli lungo la stradina tornando così alla “ghiacciaia” da dove siamo partiti, concludendo una giornata che possiamo definire meravigliosa....nonostante il 13!
 
Tempo impiegato per salita e discesa: il necessario
Tempo impiegato per il “metti-togli-metti”: molto più del necessario


By lumi
 
Se potessi... prenderei le montagne e me le metterei dentro le valige…Cosi ogni volta quando mi sposto per ‘’il dovere’’ avrei la libertà di volare ‘’lontano’’,  con lo spirito e il corpo nella stessa direzione..
 
Oggi il cielo è limpido azzurro, faccio un check-in veloce e prendo il volo verso la Barbarossa...Sto fissando ogni dettaglio dei panorami con gli occhi intensi come fossi ipnotizzata .. mi sento in un’altra dimensione...il paesaggio incantevole...trovo ‘’casa’’ al mio cuore che raggiunge una profonda e sicura pace interiore.. respiro l’aria di montagna, aria della libertà.
 
Sono un ''piccolo'' nel quotidiano ...ma ho la certezza che l’amore, l’amicizia, le passioni, le emozioni lo scaldano... 


By lebowski

La montagna è una droga.
Il nostro pusher di oggi si chiama Monte Barbarossa, un chilometro verticale da conquistare insieme agli amici del CaiPaullo.C ]]] ]]]]]]
]]] ]]]]]]Diversa da quelle istituzionali come alcool tabacco e giochi del lotto, priva della nocività di quelle proibite: hashish, pasticche e cocaina.
Una volta rivelato nell'intimo l'ambiente montano assume i connotati di uno stupefacente, se ne deve assumere regolarmente una certa dose per stare bene.
Recenti studi del professor Oldini dell'Università di Zelo Buon Persico attestano con dati strumentali questa recente scoperta.
Da Wikipedia:

"L'aria di montagna contiene una tossina che se inspirata, si installa nell'organismo con un meccanismo simile a quello dei virus. Non abbandona più l'ospite dopo la prima infezione, e si annida in ogni tipo di cellula dell'organismo in stato quiescente, creando uno stato di dipendenza alle altitudini più o meno marcata."

Le oscillazioni della mente e dello sguardo nella prima fase della salita si focalizzano sugli alberi,
vere schegge di vita che si insinuano tra le rocce, i pensieri si dilatano tra un passo e l'altro.
La fabbrica della neve celeste, quest'anno probabilmente soffre della crisi economica mondiale e delle ristrettezze decretate dal governo Monti, la quantità del prezioso manto è scarsa, per un qualunque mese di gennaio.
Tuttavia dalla Baita Barbarossa bassa è necessario indossare le odiate ciaspole, in quanto il wafer superficiale della neve si sbriciola al minimo contatto.
Il mio andamento diventa simile a quello di un papero con lo zaino, e per onorare fino in fondo questa similitudine pennuta, sgambetto sbuffante fino al Colle delle Oche.
Quack!

Il sole brilla nell'azzurro come l'occhio incastrato nel viso di un ciclope avatar.Il Barbarossa è lassù, beffardo e gonfio della nostra preziosa aria di conquista.
Per superare l'ultimo tratto è necessaria la metamorfosi: tolti i piedi palmati ci trasformiamo in agili gattoni delle nevi, grazie ai ramponi che ci spuntano sotto i piedi; la picozza come un artiglio supplementare di sicurezza.
Lungo una ripida cresta di terreno misto, si accede alla vetta.

Ho la mia dose di soddisfazione, la inspiro avido, mentre il tasso di benessere aumenta sento la pressione del sangue che lava la stanchezza.
Anche se la cima è modesta l'effetto taumaturgico è notevole, la solita allegria da traguardo raggiunto pervade il nostro sestetto di drogati di montagna.
Abbracciare con lo sguardo il mare estinto del fondo valle con la picozza in mano, rende simili all'altero archimandrita ortodosso che benedice il mondo intero con una piccola croce in mano.


soundtrack: Nine Inch Nails   " The perfect drug"

http://www.youtube.com/watch?v=Hpuu_xODUpo 
 
  
By grandemago

Prima uscita dell’anno per la nostra piccola sottosezione Cai (www.caipaullo.it), meta Monte Barbarossa in Val di Scalve.
Partecipanti: 13......siamo perseguitati, qualcuno si tocca!!!
 
Fà freddo e c’è poca neve.
Al parcheggio di Teveno, ormai ridotto a una pista di pattinaggio, superiamo non senza difficoltà la parte più difficile della nostra escursione: parcheggiare le auto!
Risolto il problema partiamo armati fino ai denti: ciaspole, ramponi, picozze.....nessuno ci fermerà! I più aggressivi li vedo già “ramponati” per uscir fuori indenni dal parcheggio.....che grinta ragazzi!

Superata la Baita Bassa di Barbarossa calziamo le ciaspole. Non sarebbe indispensabile, ma per non essere costretti a rimanere sulla pista battuta decidiamo di metterle e ce le terremo fino al colletto dove inizia la cresta per la cima.
Qui lasciamo zaini e ciaspole e proseguiamo con ramponi e picozza.
C’è poca neve, ma proprio per questo l’ultimo tratto risulterà il più insidioso, tuttavia, senza problemi, in sette raggiungiamo la cima.
 
Tornati al colletto, al tepore di un sole che finalmente si è deciso a fare il suo dovere, ci fermiamo tutti insieme per il pranzo.
Infine, ricalzate le ciaspole, scendiamo in perfetto ordine sparso fino alla Baita Bassa dove, tolte le ciaspole e rimessi i ramponi, proseguiamo tranquilli lungo la stradina tornando così alla “ghiacciaia” da dove siamo partiti, concludendo una giornata che possiamo definire meravigliosa....nonostante il 13!
 
Tempo impiegato per salita e discesa: il necessario
Tempo impiegato per il “metti-togli-metti”: molto più del necessario


By lumi
 
Se potessi... prenderei le montagne e me le metterei dentro le valige…Cosi ogni volta quando mi sposto per ‘’il dovere’’ avrei la libertà di volare ‘’lontano’’,  con lo spirito e il corpo nella stessa direzione..
 
Oggi il cielo è limpido azzurro, faccio un check-in veloce e prendo il volo verso la Barbarossa...Sto fissando ogni dettaglio dei panorami con gli occhi intensi come fossi ipnotizzata .. mi sento in un’altra dimensione...il paesaggio incantevole...trovo ‘’casa’’ al mio cuore che raggiunge una profonda e sicura pace interiore.. respiro l’aria di montagna, aria della libertà.
 
Sono un ''piccolo'' nel quotidiano ...ma ho la certezza che l’amore, l’amicizia, le passioni, le emozioni lo scaldano... 


By lebowski

La montagna è una droga.
Il nostro pusher di oggi si chiama Monte Barbarossa, un chilometro verticale da conquistare insieme agli amici del CaiPaullo.C ]]] ]]]]]]
]]] ]]]]]]Diversa da quelle istituzionali come alcool tabacco e giochi del lotto, priva della nocività di quelle proibite: hashish, pasticche e cocaina.
Una volta rivelato nell'intimo l'ambiente montano assume i connotati di uno stupefacente, se ne deve assumere regolarmente una certa dose per stare bene.
Recenti studi del professor Oldini dell'Università di Zelo Buon Persico attestano con dati strumentali questa recente scoperta.
Da Wikipedia:

"L'aria di montagna contiene una tossina che se inspirata, si installa nell'organismo con un meccanismo simile a quello dei virus. Non abbandona più l'ospite dopo la prima infezione, e si annida in ogni tipo di cellula dell'organismo in stato quiescente, creando uno stato di dipendenza alle altitudini più o meno marcata."

Le oscillazioni della mente e dello sguardo nella prima fase della salita si focalizzano sugli alberi,
vere schegge di vita che si insinuano tra le rocce, i pensieri si dilatano tra un passo e l'altro.
La fabbrica della neve celeste, quest'anno probabilmente soffre della crisi economica mondiale e delle ristrettezze decretate dal governo Monti, la quantità del prezioso manto è scarsa, per un qualunque mese di gennaio.
Tuttavia dalla Baita Barbarossa bassa è necessario indossare le odiate ciaspole, in quanto il wafer superficiale della neve si sbriciola al minimo contatto.
Il mio andamento diventa simile a quello di un papero con lo zaino, e per onorare fino in fondo questa similitudine pennuta, sgambetto sbuffante fino al Colle delle Oche.
Quack!

Il sole brilla nell'azzurro come l'occhio incastrato nel viso di un ciclope avatar.Il Barbarossa è lassù, beffardo e gonfio della nostra preziosa aria di conquista.
Per superare l'ultimo tratto è necessaria la metamorfosi: tolti i piedi palmati ci trasformiamo in agili gattoni delle nevi, grazie ai ramponi che ci spuntano sotto i piedi; la picozza come un artiglio supplementare di sicurezza.
Lungo una ripida cresta di terreno misto, si accede alla vetta.

Ho la mia dose di soddisfazione, la inspiro avido, mentre il tasso di benessere aumenta sento la pressione del sangue che lava la stanchezza.
Anche se la cima è modesta l'effetto taumaturgico è notevole, la solita allegria da traguardo raggiunto pervade il nostro sestetto di drogati di montagna.
Abbracciare con lo sguardo il mare estinto del fondo valle con la picozza in mano, rende simili all'altero archimandrita ortodosso che benedice il mondo intero con una piccola croce in mano.


soundtrack: Nine Inch Nails   " The perfect drug"

http://www.youtube.com/watch?v=Hpuu_xODUpo 
 
 
 

By  grandemago

Prima uscita dell’anno per la nostra piccola sottosezione Cai (www.caipaullo.it), meta Monte Barbarossa in Val di Scalve.
Partecipanti: 13......siamo perseguitati, qualcuno si tocca!!!
 
Fà freddo e c’è poca neve.
Al parcheggio di Teveno, ormai ridotto a una pista di pattinaggio, superiamo non senza difficoltà la parte più difficile della nostra escursione: parcheggiare le auto!
Risolto il problema partiamo armati fino ai denti: ciaspole, ramponi, picozze.....nessuno ci fermerà! I più aggressivi li vedo già “ramponati” per uscir fuori indenni dal parcheggio.....che grinta ragazzi!

Superata la Baita Bassa di Barbarossa calziamo le ciaspole. Non sarebbe indispensabile, ma per non essere costretti a rimanere sulla pista battuta decidiamo di metterle e ce le terremo fino al colletto dove inizia la cresta per la cima.
Qui lasciamo zaini e ciaspole e proseguiamo con ramponi e picozza.
C’è poca neve, ma proprio per questo l’ultimo tratto risulterà il più insidioso, tuttavia, senza problemi, in sette raggiungiamo la cima.
 
Tornati al colletto, al tepore di un sole che finalmente si è deciso a fare il suo dovere, ci fermiamo tutti insieme per il pranzo.
Infine, ricalzate le ciaspole, scendiamo in perfetto ordine sparso fino alla Baita Bassa dove, tolte le ciaspole e rimessi i ramponi, proseguiamo tranquilli lungo la stradina tornando così alla “ghiacciaia” da dove siamo partiti, concludendo una giornata che possiamo definire meravigliosa....nonostante il 13!
 
Tempo impiegato per salita e discesa: il necessario
Tempo impiegato per il “metti-togli-metti”: molto più del necessario



By  lumi
 
Se potessi... prenderei le montagne e me le metterei dentro le valige…Cosi ogni volta quando mi sposto per ‘’il dovere’’ avrei la libertà di volare ‘’lontano’’,  con lo spirito e il corpo nella stessa direzione..
 
Oggi il cielo è limpido azzurro, faccio un check-in veloce e prendo il volo verso la Barbarossa...Sto fissando ogni dettaglio dei panorami con gli occhi intensi come fossi ipnotizzata .. mi sento in un’altra dimensione...il paesaggio incantevole...trovo ‘’casa’’ al mio cuore che raggiunge una profonda e sicura pace interiore.. respiro l’aria di montagna, aria della libertà.
 
Sono un ''piccolo'' nel quotidiano ...ma ho la certezza che l’amore, l’amicizia, le passioni, le emozioni lo scaldano... 



By lebowski

La montagna è una droga.
Il nostro pusher di oggi si chiama Monte Barbarossa, un chilometro verticale da conquistare insieme agli amici del
CaiPaullo .C ]]] ]]]]]]
]]] ]]]]]]Diversa da quelle istituzionali come alcool tabacco e giochi del lotto, priva della nocività di quelle proibite: hashish, pasticche e cocaina.
Una volta rivelato nell'intimo l'ambiente montano assume i connotati di uno stupefacente, se ne deve assumere regolarmente una certa dose per stare bene.
Recenti studi del professor Oldini dell'Università di Zelo Buon Persico attestano con dati strumentali questa recente scoperta.
Da Wikipedia:

"L'aria di montagna contiene una tossina che se inspirata, si installa nell'organismo con un meccanismo simile a quello dei virus. Non abbandona più l'ospite dopo la prima infezione, e si annida in ogni tipo di cellula dell'organismo in stato quiescente, creando uno stato di dipendenza alle altitudini più o meno marcata."


Le oscillazioni della mente e dello sguardo nella prima fase della salita si focalizzano sugli alberi,
vere schegge di vita che si insinuano tra le rocce, i pensieri si dilatano tra un passo e l'altro.
La fabbrica della neve celeste, quest'anno probabilmente soffre della crisi economica mondiale e delle ristrettezze decretate dal governo Monti, la quantità del prezioso manto è scarsa, per un qualunque mese di gennaio.
Tuttavia dalla Baita Barbarossa bassa è necessario indossare le odiate ciaspole, in quanto il wafer superficiale della neve si sbriciola al minimo contatto.
Il mio andamento diventa simile a quello di un papero con lo zaino, e per onorare fino in fondo questa similitudine pennuta, sgambetto sbuffante fino al Colle delle Oche.
Quack!

Il sole brilla nell'azzurro come l'occhio incastrato nel viso di un ciclope avatar.Il Barbarossa è lassù, beffardo e gonfio della nostra preziosa aria di conquista.

By  grandemago

Prima uscita dell’anno per la nostra piccola sottosezione Cai (www.caipaullo.it), meta Monte Barbarossa in Val di Scalve.
Partecipanti: 13......siamo perseguitati, qualcuno si tocca!!!
 
Fà freddo e c’è poca neve.
Al parcheggio di Teveno, ormai ridotto a una pista di pattinaggio, superiamo non senza difficoltà la parte più difficile della nostra escursione: parcheggiare le auto!
Risolto il problema partiamo armati fino ai denti: ciaspole, ramponi, picozze.....nessuno ci fermerà! I più aggressivi li vedo già “ramponati” per uscir fuori indenni dal parcheggio.....che grinta ragazzi!

Superata la Baita Bassa di Barbarossa calziamo le ciaspole. Non sarebbe indispensabile, ma per non essere costretti a rimanere sulla pista battuta decidiamo di metterle e ce le terremo fino al colletto dove inizia la cresta per la cima.
Qui lasciamo zaini e ciaspole e proseguiamo con ramponi e picozza.
C’è poca neve, ma proprio per questo l’ultimo tratto risulterà il più insidioso, tuttavia, senza problemi, in sette raggiungiamo la cima.
 
Tornati al colletto, al tepore di un sole che finalmente si è deciso a fare il suo dovere, ci fermiamo tutti insieme per il pranzo.
Infine, ricalzate le ciaspole, scendiamo in perfetto ordine sparso fino alla Baita Bassa dove, tolte le ciaspole e rimessi i ramponi, proseguiamo tranquilli lungo la stradina tornando così alla “ghiacciaia” da dove siamo partiti, concludendo una giornata che possiamo definire meravigliosa....nonostante il 13!
 
Tempo impiegato per salita e discesa: il necessario
Tempo impiegato per il “metti-togli-metti”: molto più del necessario



By  lumi
 
Se potessi... prenderei le montagne e me le metterei dentro le valige…Cosi ogni volta quando mi sposto per ‘’il dovere’’ avrei la libertà di volare ‘’lontano’’,  con lo spirito e il corpo nella stessa direzione..
 
Oggi il cielo è limpido azzurro, faccio un check-in veloce e prendo il volo verso la Barbarossa...Sto fissando ogni dettaglio dei panorami con gli occhi intensi come fossi ipnotizzata .. mi sento in un’altra dimensione...il paesaggio incantevole...trovo ‘’casa’’ al mio cuore che raggiunge una profonda e sicura pace interiore.. respiro l’aria di montagna, aria della libertà.
 
Sono un ''piccolo'' nel quotidiano ...ma ho la certezza che l’amore, l’amicizia, le passioni, le emozioni lo scaldano... 



By lebowski

La montagna è una droga.
Il nostro pusher di oggi si chiama Monte Barbarossa, un chilometro verticale da conquistare insieme agli amici del
CaiPaullo .C ]]] ]]]]]]
]]] ]]]]]]Diversa da quelle istituzionali come alcool tabacco e giochi del lotto, priva della nocività di quelle proibite: hashish, pasticche e cocaina.
Una volta rivelato nell'intimo l'ambiente montano assume i connotati di uno stupefacente, se ne deve assumere regolarmente una certa dose per stare bene.
Recenti studi del professor Oldini dell'Università di Zelo Buon Persico attestano con dati strumentali questa recente scoperta.
Da Wikipedia:

"L'aria di montagna contiene una tossina che se inspirata, si installa nell'organismo con un meccanismo simile a quello dei virus. Non abbandona più l'ospite dopo la prima infezione, e si annida in ogni tipo di cellula dell'organismo in stato quiescente, creando uno stato di dipendenza alle altitudini più o meno marcata."


Le oscillazioni della mente e dello sguardo nella prima fase della salita si focalizzano sugli alberi,
vere schegge di vita che si insinuano tra le rocce, i pensieri si dilatano tra un passo e l'altro.
La fabbrica della neve celeste, quest'anno probabilmente soffre della crisi economica mondiale e delle ristrettezze decretate dal governo Monti, la quantità del prezioso manto è scarsa, per un qualunque mese di gennaio.
Tuttavia dalla Baita Barbarossa bassa è necessario indossare le odiate ciaspole, in quanto il wafer superficiale della neve si sbriciola al minimo contatto.
Il mio andamento diventa simile a quello di un papero con lo zaino, e per onorare fino in fondo questa similitudine pennuta, sgambetto sbuffante fino al Colle delle Oche.
Quack!

Il sole brilla nell'azzurro come l'occhio incastrato nel viso di un ciclope avatar.Il Barbarossa è lassù, beffardo e gonfio della nostra preziosa aria di conquista.

Per superare l'ultimo tratto è necessaria la metamorfosi: tolti i piedi palmati ci trasformiamo in agili gattoni delle nevi, grazie ai ramponi che ci spuntano sotto i piedi; la picozza come un artiglio supplementare di sicurezza.
Lungo una ripida cresta di terreno misto, si accede alla vetta.

Ho la mia dose di soddisfazione, la inspiro avido, mentre il tasso di benessere aumenta sento la pressione del sangue che lava la stanchezza.
Anche se la cima è modesta l'effetto taumaturgico è notevole, la solita allegria da traguardo raggiunto pervade il nostro sestetto di drogati di montagna.
Abbracciare con lo sguardo il mare estinto del fondo valle con la picozza in mano, rende simili all'altero archimandrita ortodosso che benedice il mondo intero con una piccola croce in mano.


soundtrack: Nine Inch Nails   " The perfect drug"


http://www.youtube.com/watch?v=Hpuu_xODUpo 

By  grandemago

Prima uscita dell’anno per la nostra piccola sottosezione Cai (www.caipaullo.it), meta Monte Barbarossa in Val di Scalve.
Partecipanti: 13......siamo perseguitati, qualcuno si tocca!!!
 
Fà freddo e c’è poca neve.
Al parcheggio di Teveno, ormai ridotto a una pista di pattinaggio, superiamo non senza difficoltà la parte più difficile della nostra escursione: parcheggiare le auto!
Risolto il problema partiamo armati fino ai denti: ciaspole, ramponi, picozze.....nessuno ci fermerà! I più aggressivi li vedo già “ramponati” per uscir fuori indenni dal parcheggio.....che grinta ragazzi!

Superata la Baita Bassa di Barbarossa calziamo le ciaspole. Non sarebbe indispensabile, ma per non essere costretti a rimanere sulla pista battuta decidiamo di metterle e ce le terremo fino al colletto dove inizia la cresta per la cima.
Qui lasciamo zaini e ciaspole e proseguiamo con ramponi e picozza.
C’è poca neve, ma proprio per questo l’ultimo tratto risulterà il più insidioso, tuttavia, senza problemi, in sette raggiungiamo la cima.
 
Tornati al colletto, al tepore di un sole che finalmente si è deciso a fare il suo dovere, ci fermiamo tutti insieme per il pranzo.
Infine, ricalzate le ciaspole, scendiamo in perfetto ordine sparso fino alla Baita Bassa dove, tolte le ciaspole e rimessi i ramponi, proseguiamo tranquilli lungo la stradina tornando così alla “ghiacciaia” da dove siamo partiti, concludendo una giornata che possiamo definire meravigliosa....nonostante il 13!
 
Tempo impiegato per salita e discesa: il necessario
Tempo impiegato per il “metti-togli-metti”: molto più del necessario



By  lumi
 
Se potessi... prenderei le montagne e me le metterei dentro le valige…Cosi ogni volta quando mi sposto per ‘’il dovere’’ avrei la libertà di volare ‘’lontano’’,  con lo spirito e il corpo nella stessa direzione..
 
Oggi il cielo è limpido azzurro, faccio un check-in veloce e prendo il volo verso la Barbarossa...Sto fissando ogni dettaglio dei panorami con gli occhi intensi come fossi ipnotizzata .. mi sento in un’altra dimensione...il paesaggio incantevole...trovo ‘’casa’’ al mio cuore che raggiunge una profonda e sicura pace interiore.. respiro l’aria di montagna, aria della libertà.
 
Sono un ''piccolo'' nel quotidiano ...ma ho la certezza che l’amore, l’amicizia, le passioni, le emozioni lo scaldano... 



By lebowski

La montagna è una droga.
Il nostro pusher di oggi si chiama Monte Barbarossa, un chilometro verticale da conquistare insieme agli amici del
CaiPaullo .C ]]] ]]]]]]
]]] ]]]]]]Diversa da quelle istituzionali come alcool tabacco e giochi del lotto, priva della nocività di quelle proibite: hashish, pasticche e cocaina.
Una volta rivelato nell'intimo l'ambiente montano assume i connotati di uno stupefacente, se ne deve assumere regolarmente una certa dose per stare bene.
Recenti studi del professor Oldini dell'Università di Zelo Buon Persico attestano con dati strumentali questa recente scoperta.
Da Wikipedia:

"L'aria di montagna contiene una tossina che se inspirata, si installa nell'organismo con un meccanismo simile a quello dei virus. Non abbandona più l'ospite dopo la prima infezione, e si annida in ogni tipo di cellula dell'organismo in stato quiescente, creando uno stato di dipendenza alle altitudini più o meno marcata."


Le oscillazioni della mente e dello sguardo nella prima fase della salita si focalizzano sugli alberi,
vere schegge di vita che si insinuano tra le rocce, i pensieri si dilatano tra un passo e l'altro.
La fabbrica della neve celeste, quest'anno probabilmente soffre della crisi economica mondiale e delle ristrettezze decretate dal governo Monti, la quantità del prezioso manto è scarsa, per un qualunque mese di gennaio.
Tuttavia dalla Baita Barbarossa bassa è necessario indossare le odiate ciaspole, in quanto il wafer superficiale della neve si sbriciola al minimo contatto.
Il mio andamento diventa simile a quello di un papero con lo zaino, e per onorare fino in fondo questa similitudine pennuta, sgambetto sbuffante fino al Colle delle Oche.
Quack!

Il sole brilla nell'azzurro come l'occhio incastrato nel viso di un ciclope avatar.Il Barbarossa è lassù, beffardo e gonfio della nostra preziosa aria di conquista.

Per superare l'ultimo tratto è necessaria la metamorfosi: tolti i piedi palmati ci trasformiamo in agili gattoni delle nevi, grazie ai ramponi che ci spuntano sotto i piedi; la picozza come un artiglio supplementare di sicurezza.
Lungo una ripida cresta di terreno misto, si accede alla vetta.

Ho la mia dose di soddisfazione, la inspiro avido, mentre il tasso di benessere aumenta sento la pressione del sangue che lava la stanchezza.
Anche se la cima è modesta l'effetto taumaturgico è notevole, la solita allegria da traguardo raggiunto pervade il nostro sestetto di drogati di montagna.
Abbracciare con lo sguardo il mare estinto del fondo valle con la picozza in mano, rende simili all'altero archimandrita ortodosso che benedice il mondo intero con una piccola croce in mano.


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Per superare l'ultimo tratto è necessaria la metamorfosi: tolti i piedi palmati ci trasformiamo in agili gattoni delle nevi, grazie ai ramponi che ci spuntano sotto i piedi; la picozza come un artiglio supplementare di sicurezza.
Lungo una ripida cresta di terreno misto, si accede alla vetta.

Ho la mia dose di soddisfazione, la inspiro avido, mentre il tasso di benessere aumenta sento la pressione del sangue che lava la stanchezza.
Anche se la cima è modesta l'effetto taumaturgico è notevole, la solita allegria da traguardo raggiunto pervade il nostro sestetto di drogati di montagna.
Abbracciare con lo sguardo il mare estinto del fondo valle con la picozza in mano, rende simili all'altero archimandrita ortodosso che benedice il mondo intero con una piccola croce in mano.


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Kommentare (18)


Kommentar hinzufügen

Barbacan hat gesagt:
Gesendet am 16. Januar 2012 um 13:30
Un fantastico inizio d'anno Aldo, complimenti! alla prossima e buone gite!

grandemago hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. Januar 2012 um 13:54
Grazie,
se vorrai aggregarti con noi qualche volta, sai dove trovarci, siamo tra il tuo paese e le montagne
Ciao

cristina hat gesagt:
Gesendet am 16. Januar 2012 um 14:21
Complimenti a tutti per l'escursione e le foto meravigliose.

Ciao. Cri

grandemago hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. Januar 2012 um 16:15
Grazie Cri, a nome di tutti gli autori.

Ciao

Gesendet am 16. Januar 2012 um 16:25
Complimenti per le tante belle foto, a tutti i vari autori.
Chiaramente anche per la bella escursione .... ;-)

grandemago hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. Januar 2012 um 16:33
Grazie Giorgio......a quando un giro sulle Orobie con la tua banda?

Ciao

Gesendet am 18. Januar 2012 um 10:25
Viste le tante belle località ... direi che non potranno mancare le visite da quelle parti ... ;-)
Avevo già addocchiato delle ciaspolate nelle Orobie, qualcosa di tuo e di Alberto/Francesco &CO.
Allungo la lista delle cose da fare ... e lo faccio con grande soddisfazione !

skiboy1969 hat gesagt: La completezza del tutto
Gesendet am 16. Januar 2012 um 17:54
Senza voler nulla togliere agli altri relatori di gite, questa la destinerei come la giusta sintesi nello spiegare del perché si va in montagna:
Aldo: l'ironia
Lumi: l'introspezione
Luca: l'emozione del racconto

ciao ragazzi
M

grandemago hat gesagt: RE:La completezza del tutto
Gesendet am 16. Januar 2012 um 18:09
Grazie Marco........ pizza pagata!

Ciao
A

skiboy1969 hat gesagt: RE:La completezza del tutto
Gesendet am 16. Januar 2012 um 18:22
Me la offri a Luino o devo venire fino a Lodi?

grandemago hat gesagt: RE:La completezza del tutto
Gesendet am 16. Januar 2012 um 19:16
Puoi venire anche in bici lungo le alzaie:
Ticino
Naviglio Grande
Naviglio Martesana
Canale Muzza
Adda
.....al ponte di Lodi risali a destra e sei in Piazza della Vittoria!

......ma forse è meglio trovare un compromesso!

lebowski hat gesagt: RE:La completezza del tutto
Gesendet am 17. Januar 2012 um 11:41
Qui avresti anche una Bella di Lodi pagata...
(non fare quella faccia, è una birra!)

bye

lumi hat gesagt: RE:La completezza del tutto
Gesendet am 16. Januar 2012 um 18:17
Guarda chi parla….un racconto dei mitici A_L_L_M facesse il ‘’caro’’ Joseph Zumthor di ‘’rammentasse’’ di nuovo…
a presto,
L

patripoli hat gesagt:
Gesendet am 17. Januar 2012 um 20:48
Mi siete mancati.......
Spero di tornare ad essere presto dei "vostri".
Alla prossima!
Patrizia

grandemago hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. Januar 2012 um 21:26
Lo so.......siamo adorabili.....ancora qualche giorno e poi ci si ricompatta!
A presto, ciao

Aldo

pandi hat gesagt: complimenti!
Gesendet am 18. Januar 2012 um 19:17
Complimenti a tutto il gruppo per l'escursione e per le foto !!

grandemago hat gesagt: RE:complimenti!
Gesendet am 18. Januar 2012 um 19:21
E' un piaacere essere in pensione, non fare un cavolo, andare a spasso e......ricevere i complimenti.
Quando lavoravo non me li facevano mai, forse temevano che chiedessi poi l'aumento!

Grazie
Ciao

lumi hat gesagt: RE:complimenti!
Gesendet am 19. Januar 2012 um 14:00
Grazie dal gruppo, Daniele!
Buone camminate anche a te, e speriamo di vedere anche le tue relazioni.
Ciao,
Lumi


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