Monte Generoso (1701) da Bellavista: another meaning again
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Non è proprio sempre necessario andare da soli o al limite in due, bruciando migliaia di metri di dislivello, arrancando su tracce e pietraie, perdendosi nelle nebbie, per godere della montagna e dei suoi frutti.
Certo, quelle cose lì danno un bel contributo a ritrovare, esplorandosi, la pace con se stessi, ma talvolta sono sufficienti un percorso facile facile, una vetta conosciuta, una moglie e buoni amici. Anche così, la montagna sa ricompensare; in modo diverso ma non meno fruttuoso.
Domenica con la Eli e tre amici siciliani si attacca Generoso vetta dal piazzale della Bellavista che si raggiunge in automobile da Mendrisio (numerosi cartelli stradali).
Inutile quindi descrivere il percorso elementare estremamente segnalato da cartelli e bolli segnavia.
Primo tratto in un bel bosco con pendenze serie subito seguito da un lungo traverso semi pianeggiante a mezza costa e erta finale con qualche pietra. In due ore, con tutta la calma possibile, si raggiunge Generoso stazione, terminale della cremagliera che sale da Riva San Vitale. Ancora dieci minuti in salita su stradina lastricata e protetta da ringhiere ed eccoci al trigonometrico della vetta, luogo ideale per pranzo pic nic e foto di gruppo.
Ritorno, per chi vuole, con il trenino, altrimenti un'oretta di piacevole passeggiata.
Chi avrà più fortuna di noi godrà di panorami immensi. Se no, le nebbie che celano talvolta il compagno/a di passeggiate, renderanno più mistica la permanenza.
Bella presenza di mucche, con cui scambiarsi sguardi d'intesa.
Un caprone bianco e nero, staziona sotto la vetta, come un guardiano dell'infinito a lui sottostante e del finito che lo circonda, placido.
"In certi momenti della vita è sufficiente fare un passo dopo l'altro e non pretendere di vedere la meta... perchè magari davanti a noi c'è Qualcuno che ci guida e noi dobbiamo "solo" affidarci."
(frase non mia, ma della mia amica siciliana alla sua prima per monti).
Certo, quelle cose lì danno un bel contributo a ritrovare, esplorandosi, la pace con se stessi, ma talvolta sono sufficienti un percorso facile facile, una vetta conosciuta, una moglie e buoni amici. Anche così, la montagna sa ricompensare; in modo diverso ma non meno fruttuoso.
Domenica con la Eli e tre amici siciliani si attacca Generoso vetta dal piazzale della Bellavista che si raggiunge in automobile da Mendrisio (numerosi cartelli stradali).
Inutile quindi descrivere il percorso elementare estremamente segnalato da cartelli e bolli segnavia.
Primo tratto in un bel bosco con pendenze serie subito seguito da un lungo traverso semi pianeggiante a mezza costa e erta finale con qualche pietra. In due ore, con tutta la calma possibile, si raggiunge Generoso stazione, terminale della cremagliera che sale da Riva San Vitale. Ancora dieci minuti in salita su stradina lastricata e protetta da ringhiere ed eccoci al trigonometrico della vetta, luogo ideale per pranzo pic nic e foto di gruppo.
Ritorno, per chi vuole, con il trenino, altrimenti un'oretta di piacevole passeggiata.
Chi avrà più fortuna di noi godrà di panorami immensi. Se no, le nebbie che celano talvolta il compagno/a di passeggiate, renderanno più mistica la permanenza.
Bella presenza di mucche, con cui scambiarsi sguardi d'intesa.
Un caprone bianco e nero, staziona sotto la vetta, come un guardiano dell'infinito a lui sottostante e del finito che lo circonda, placido.
"In certi momenti della vita è sufficiente fare un passo dopo l'altro e non pretendere di vedere la meta... perchè magari davanti a noi c'è Qualcuno che ci guida e noi dobbiamo "solo" affidarci."
(frase non mia, ma della mia amica siciliana alla sua prima per monti).
Tourengänger:
rochi
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