Visto da
Sky
Dopo mesi in cui io e
Luca_P abbiamo cercato senza successo di fare un’uscita in montagna insieme (ogni volta c’era un impegno dell’uno o dell’altro, più il brutto tempo che a volte andava a metterci del suo..) siamo finalmente riusciti a trovare un giorno di bel tempo in cui tutti e due eravamo liberi. Scambio di mail sulla meta. Prima proposta : Suretta. Dovevo immaginare che dietro c’era lo zampino della
heliS, la cui (gradita) presenza non era neanche da chiedersi, era automatico che volevamo che lei ci fosse ! Un traverso di 50° e vento da nord ci fanno desistere. Seconda proposta, stavolta di
Luca_P, dell’arrampicata di III nei Denti della Vecchia. Qui sono io a non sentirmi ancora all’altezza, o, almeno, a non sapere se sarei stato in grado. La terza proposta ha invece la meglio : lo Zuccone dei Campelli dal canale dei camosci. Non ho mai fatto un canale prima d’ora, né in estiva né in invernale, ma mi sento di poterlo fare senza problema. OK, deciso per quello.
grandemago è stato gentilissimo a farci avere info sul percorso che, leggendoci nel pensiero da mago qual è, aveva fatto, copiandoci, proprio il giorno prima..!
Passo a prendere
Luca_P. Abita a pochi chilometri da casa mia, sulla strada per andare da
heliS. Un’ora di chiacchiere lungo il percorso, a raccontarci le nostre montagne (soprattutto lui, che ne ha viste ben di più !) e i modi in cui ci piace salirle. Raggiungiamo
heliS e di lì proseguiamo alla volta di Moggio. Caffè e via. Lasciamo le ciaspole in macchina. Per me è la terza settimane senza.. sentirò la nostalgia..! La salita è tutta all’ombra, per la maggior parte in un bosco di latifoglie. Quindi sbuchiamo all’aperto e dopo poco troviamo il sole. I prati sono ricoperti da miriadi di bellissimi ellebori. Passiamo da Pesciora Bassa e poi Pesciora Alta e raggiungiamo la bocchetta omonima. Di lì, in vista dei Piani di Bobbio (a me famigliari.. ho imparato lì a sciare una ventina di anni fa !), troviamo un traverso con della neve un po’ ghiacciata. Decidiamo di ramponarci fin da subito. A questo punto, avendo su i ramponi, evitiamo di passare dal Rifugio Lecco e puntiamo direttamente verso la valle dei camosci, cercando di seguire il più possibile le chiazze di neve. Non è però possibile più di tanto, e allora ce li togliamo, ma dopo un po’ li rimettiamo. C’è qualche opinione diversa sul percorso da seguire per raggiungere la base del canalone – all’andata stiamo bassi, finendo inevitabilmente in una buca di neve dopo l’altra. Da lontano il canalone sembra veramente in piedi, impossibile da fare, ma non mi preoccupo ancora.. Ci mettiamo in formazione,
Luca_P,
heliS ed io ultimo. Io salgo con piccozza e un bastoncino. Le tracce, lasciateci gentilmente in dono da
grandemago e soci, sembrano create da Pastamatic, la forza di 100 gambe, tanto sono belle ! Alla fine, dico che sembra pianeggiante, ma vengo fulminato da
heliS : dai, fammi sentire un po’ soddisfatto dalla mia “prima” !! Sbuchiamo nella bocchetta e di lì in cresta ci portiamo verso la cima. Per raggiungerla però bisogna calarsi in un intaglio. Ci sono delle catene, ma sotto c’è ancora dell’infida neve, quindi teniamo su i ramponi.
Luca_P ed
heliS passano, io, che sono alle prime armi con i passaggi di roccia, aiutato dai consigli dei miei due soci, scendo fin sotto alla catena, ma l’avere su i ramponi non mi dà sicurezza.. per cui alla fine decido di lasciar perdere.. per il dry tooling è ancora presto ! Loro giustamente proseguono fino alla vetta con la croce, io torno su e li guardo dall’anticima ! Anche due bergamasche e un brianzolo rinunciano a raggiungere la cima, mi consolo !
Per la discesa nel canalone opto per due bastoncini.. mi danno molta più sicurezza della piccozza e basta ! Anzi, non mi sembra pauroso come me l’ero immaginato.. e da come appariva visto dall’altra parte della valle.. Molto bene !! Vuol dire che sarà il primo di una serie.. :) Scendendo scegliamo una traccia più alta e, senza più ramponi, raggiungiamo il Lecco. Qui ci ristoriamo e ripartiamo. Essendomi sfuggito lo Zuccone Campelli, mi viene l’idea di fare una “cima di consolazione” : lo Zucco Orscellera è di fronte a me, un panettone veramente insignificante, ma pur sempre una cima !! Chiedo se mi aspettano che vado e torno, ma alla fine.. ci andiamo tutti e tre ! A questo punto decidiamo che, al fine che nessuno possa accusarci (ingiustamente) di aver copiato la gita, la vera meta del giorno è lo Zucco Orscellera.. e che per arrivarci.. siamo passati dallo Zuccone Campelli e dal canale dei camosci !! Per questo la foto di vetta, che stavolta possiamo fare tutti e tre insieme, la facciamo piccozza in mano, perché è stata l’attrezzatura che ci è servita per salirla !! Nella discesa scegliamo una via ad anello (cosa nuova per me..!). Leggendo la relazione di
grandemago mi accorgo che.. è esattamente la stessa (Moggio Chiesa) che ha fatto anche lui ! Ahahah ! Ma allora è proprio un veggente ! Arrivati a Moggio ci concediamo un gelato e poi via. Accompagno
heliS e poi resto con
Luca_P che mi fa compagnia nel viaggio – un po’ lungo, causa l’inevitabile traffico della domenica (ma ancora ?! non sono chiusi gli impianti ?!) – e mi fa girare per la Brianza.. Piacevole compagnia !
Leggendo i suoi rapporti avevo immaginato che fosse una bella persona (oltre che un alpinista “fuori concorso”), oggi ne ho avuto la conferma ! Di Silvia invece lo sapevo già !
Grazie Silvia e grazie Luca.
Il mio cammino per conoscere le montagne, dalla grandi a quelle meno grandi, ma pur sempre “mie”, continua. Oggi ho aggiunto un altro tassello.
Vista da
Luca_P
Grazie Sky e grazie Silvia per la bellissima compagnia e per la stupenda giornata trascorsa in una zona "Dolomitica" a poca distanza da casa.
Che aggiungere dopo una descrizione così dettagliata di Luke Sky?
Intanto che il piacere di esserci incontrati è stato reciproco e poi che il nostro giro è stato veramente appagante.
Ciao a tutti e grazie Montagna che sai regalarci emozioni indescrivibili e che come sempre ci fai sentire uniti.
Vista da
heliS
Ottimo il resoconto di
Sky. Ha solo cavallerescamente omesso la mia “dimenticanza”.
Arriviamo a Moggio, andiamo a bere il caffè e mi rendo conto che ho lasciato le ghette a casa. Ovviamente ho i pantaloni corti e con i ramponi … uffi, va bene, vediamo la.
Quando decidiamo di mettere i ramponi non mi sento a mio agio ma parto lo stesso. Inciampo subito con il rampone nella stringa dello scarpone … meno male che sono caduta a monte e non a valle …. grrrrrrrrrrrrrrrrr!!!!
Quando abbiamo rimesso i ramponi
Luca_P mi offre MOLTO gentilmente le sue ghette, lui ha i pantaloni invernali e può anche farne a meno … GRAZIE SOCIO!
E' tutto andato come ha detto
Sky che ha però omesso di raccontare del personaggio che ha tentato in tutti i modi di aggregarsi a noi … un tipetto di quelli che capisci subito perché nessuno vuole andare con loro :)
Per fortuna la mia lentezza questa volta ci ha salvato; quando ci ha chiesto di scendere con noi e di dargli un passaggio alla sua macchina gli ho fatto presente che io sono lenta … e cosi ha rifiutato la “sua” gentile offerta :)
Dopo la mega sosta al Rifugio Lecco la seconda cima e poi la discesa. Il cartello per il sentiero da fare in discesa l'avevamo già visto in salita e si sa che a
Luca_P e a me non piace ripercorrere lo stesso sentiero.
Sky si è adattato senza proferire verbo :)
Molto bella questa variante, anche se le foglie a terra sono tantissime (manco fossimo in autunno) e il percorso risulta un pochino più lungo: d'altra parte, non eravamo venuti per camminare?
Ottima giornata, per fortuna meno calda di ieri.
Grazie ai miei due Luca, splendidi accompagnatori … a parte il fatto che si sono (giustamente) rifiutati di prendermi in spagoletta!
Quota partenza: m 900
Quota arrivo: m 2.161
Dislivello secondo Gipsy: m 1.400 circa
Tempo totale, comprese le soste: 9 h 30 m comprese le megasoste
Km percorsi: 15 circa
Non credere, piccolo uomo, di essere chi sa chi, perché prima che tu nascessi io già c'ero e quando tu non esisterai più io ancora ci sarò (La Montagna)
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