Tatry - Kozi Wierch 2.291 m
|
||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
I monti Tatra appartengono al gruppo dei Carpazi e sono le montagne più alte della Polonia ed anche gli unici ad avere delle caratteristiche alpine. Allo stesso tempo sono le più "piccole" montagne in Europa, tutta la loro superficie di 715 Km², di cui due terzi in territorio slovacco, è sotto la tutela di Parchi Nazionali, ed essendo di grande interesse turistico, è particolarmente protetta: è severamente vietato raccogliere fiori e funghi, pescare, spaventare orsi e lupi e persino allontanarsi dai sentieri. In più molti sentieri sono vietati al pubblico per tutto il periodo invernale.
La parte polacca della catena si divide in Tatry Wysokie (Alti Tatra), di granito, e in Tatry Zachodnie (Tatra occidentali) di scisti cristallini e rocce sedimentarie; questi ultimi sono traforati da un gran numero di grotte e sono trapuntati da più di 100 laghetti.
Sebbene le loro altezze siano modeste, i Tatra presentano cime e pareti severissime e di difficile accesso.
La vetta maggiore, il monte Gerlach 2654 m è in Slovacchia; la più alta vetta parzialmente in territorio polacco è il monte Rysy di 2499 m. Invece la più alta vetta non confinante, quindi situata interamente sul territorio polacco è Kozi Wierch 2291 m ,qui in versione invernale ; ed é proprio lei, insieme al Rifugio più alto dei Tatra polacco sono la nostra meta di oggi.
Sul tutto territorio del Parco Nazionale dei Monti Tatra vige il divieto di transito ai mezzi a motore, quindi si lascia la macchina al parcheggio (a pagamento 1h/3 zloty =0,75 € ) di Palenica Białczańska, distante da Zakopane ca 20 km. Dalla sbarra del parcheggio iniziano i numerosi sentieri, tutti sono segnati con i colori diversi, noi prima prendiamo quello rosso, che porta con una strada asfaltata alla cascata Wodogrzmoty Mickiewicza. Poi, seguiamo quello verde che attraversa la pittoresca Dolina Roztoki.
Alla fine della prima tappa, con il finale al Rifugio Piec Stawow, esiste la possibilità di abbreviare percorso scegliendo il sentiero nero, ma noi optiamo per quello più lungo e più paesaggistico che passa vicino alla cascata Siklawa.
Dopo un po si cambia di nuovo il colore, adesso è il momento del azzurro, come i laghetti che dopo pochi minuti di cammino iniziano la loro apparizione. Sono in tutto cinque, e proprio da loro che prende il nome la Valle - Valle dei Cinque Laghi - Dolina Pięciu Stawów.
Arriviamo al omonimo Rifugio con l'intenzione di fare la colazione ma ci aspetta una sgradevole sorpresa: pausa pulizie! Con un enorme buco nello stomaco scopriamo, che il rifugio non lavora con l'orario continuato, dalle ore 10 alle ore 11 è chiuso... Aggiungiamo pure noi alla fila dei turisti e aspettiamo pazientemente l'apertura, partiti di buon ora non abbiamo fatto la colazione a casa e non abbiamo le scorte di cibo - NON ABBIAMO SCELTA! Per fortuna un ora passa in fretta, qui ci si perde a guardare intorno, quasi quasi penso d'iniziare di vivere di sola aria...
Ore 11:00 , ormai si salta la colazione... e si passa direttamente al pranzo:)
Dopo un piatto di nutriente zuppa tradizionale, riempiamo thermos con il te caldo e ci incamminiamo verso la nostra meta.Il sentiero che da Dolina Pieciu Stawòw Polskich porta a via ferrata Orla Perc e in cima di Kozi Wierch, ora si tinge di color nero. La giornata, nonostante fosse settembre inoltrato, è caldissima ciò rende la salita abbastanza faticosa, il sentiero diventa ripido e richiede un buon allenamento.
Arriviamo in cima stanchi ma ben motivati, è da qui che inizia un vero divertimento: raccordo con il sentiero attrezzato Orla Perć che si snoda sulle creste per ben 4 km da Zawrat (2159 m) fino a Krzyżne (2112 m). Il tempo stimato per un intero percorso è di ca 6 ore, noi non abbiamo tutto questo tempo a disposizione, decidiamo di attraversare solo una piccola parte fino a Kozie Czuby, allora lo si poteva ancora fare. Da luglio 2007, per i motivi di sicurezza, il pezzo della via da Zawrat a Kozi Wierch è percorribile soltanto a senso unico.
Non mancano le catene e le scalette, vi sono tanti tratti esposti e scivolosi ciò nonostante è considerata la parte "più tranquilla" di Orla Perć...
Purtroppo, per non essere sorpresi dal buio, dobbiamo ritornare per la stessa via fino al parcheggio.
Partecipanti: Ewuska, Wiecho
La parte polacca della catena si divide in Tatry Wysokie (Alti Tatra), di granito, e in Tatry Zachodnie (Tatra occidentali) di scisti cristallini e rocce sedimentarie; questi ultimi sono traforati da un gran numero di grotte e sono trapuntati da più di 100 laghetti.
Sebbene le loro altezze siano modeste, i Tatra presentano cime e pareti severissime e di difficile accesso.
La vetta maggiore, il monte Gerlach 2654 m è in Slovacchia; la più alta vetta parzialmente in territorio polacco è il monte Rysy di 2499 m. Invece la più alta vetta non confinante, quindi situata interamente sul territorio polacco è Kozi Wierch 2291 m ,qui in versione invernale ; ed é proprio lei, insieme al Rifugio più alto dei Tatra polacco sono la nostra meta di oggi.
Sul tutto territorio del Parco Nazionale dei Monti Tatra vige il divieto di transito ai mezzi a motore, quindi si lascia la macchina al parcheggio (a pagamento 1h/3 zloty =0,75 € ) di Palenica Białczańska, distante da Zakopane ca 20 km. Dalla sbarra del parcheggio iniziano i numerosi sentieri, tutti sono segnati con i colori diversi, noi prima prendiamo quello rosso, che porta con una strada asfaltata alla cascata Wodogrzmoty Mickiewicza. Poi, seguiamo quello verde che attraversa la pittoresca Dolina Roztoki.
Alla fine della prima tappa, con il finale al Rifugio Piec Stawow, esiste la possibilità di abbreviare percorso scegliendo il sentiero nero, ma noi optiamo per quello più lungo e più paesaggistico che passa vicino alla cascata Siklawa.
Dopo un po si cambia di nuovo il colore, adesso è il momento del azzurro, come i laghetti che dopo pochi minuti di cammino iniziano la loro apparizione. Sono in tutto cinque, e proprio da loro che prende il nome la Valle - Valle dei Cinque Laghi - Dolina Pięciu Stawów.
Arriviamo al omonimo Rifugio con l'intenzione di fare la colazione ma ci aspetta una sgradevole sorpresa: pausa pulizie! Con un enorme buco nello stomaco scopriamo, che il rifugio non lavora con l'orario continuato, dalle ore 10 alle ore 11 è chiuso... Aggiungiamo pure noi alla fila dei turisti e aspettiamo pazientemente l'apertura, partiti di buon ora non abbiamo fatto la colazione a casa e non abbiamo le scorte di cibo - NON ABBIAMO SCELTA! Per fortuna un ora passa in fretta, qui ci si perde a guardare intorno, quasi quasi penso d'iniziare di vivere di sola aria...
Ore 11:00 , ormai si salta la colazione... e si passa direttamente al pranzo:)
Dopo un piatto di nutriente zuppa tradizionale, riempiamo thermos con il te caldo e ci incamminiamo verso la nostra meta.Il sentiero che da Dolina Pieciu Stawòw Polskich porta a via ferrata Orla Perc e in cima di Kozi Wierch, ora si tinge di color nero. La giornata, nonostante fosse settembre inoltrato, è caldissima ciò rende la salita abbastanza faticosa, il sentiero diventa ripido e richiede un buon allenamento.
Arriviamo in cima stanchi ma ben motivati, è da qui che inizia un vero divertimento: raccordo con il sentiero attrezzato Orla Perć che si snoda sulle creste per ben 4 km da Zawrat (2159 m) fino a Krzyżne (2112 m). Il tempo stimato per un intero percorso è di ca 6 ore, noi non abbiamo tutto questo tempo a disposizione, decidiamo di attraversare solo una piccola parte fino a Kozie Czuby, allora lo si poteva ancora fare. Da luglio 2007, per i motivi di sicurezza, il pezzo della via da Zawrat a Kozi Wierch è percorribile soltanto a senso unico.
Non mancano le catene e le scalette, vi sono tanti tratti esposti e scivolosi ciò nonostante è considerata la parte "più tranquilla" di Orla Perć...
Purtroppo, per non essere sorpresi dal buio, dobbiamo ritornare per la stessa via fino al parcheggio.
Partecipanti: Ewuska, Wiecho
Tourengänger:
Ewuska

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (18)