1° d'agosto al Gottardo.
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Dove trascorrere il primo d'agosto se non nel "cuore della patria": il San Gottardo?
La gita di oggi è per me molto speciale perchè in quasi 20 anni è la prima volta che posso godermi questa giornata di festa, libera da qualsiasi impegno "ufficiale". Avevo in mente il San Gottardo e decido di salire al Giübin. Lascio l'auto al bivio presso Cascina della Bolla, proseguo a piedi fino alla diga e costeggio il Lago e imbocco il sentiero che si alza fino al Passo Posmeda. La giornata è splendida e proseguo di buona lena sul bel sentiero che mi porta fino alla cima del Giübin. L'idea iniziale era di salire su questa cima e di rientrare passando sull'altro lato del lago. È però ancora presto e decido quindi di prolungare la mia gita salendo fino al Prèvat e al vicino Rotstock.
Il sentiero ottimamente tracciato fino al Giübin si fa un po' più impervio e a volte difficile da ritrovare nelle pietraie. Decido di lasciarlo e proseguo salendo direttamente i blocchi della cresta. È un terreno facile ma divertente.
Dalla vetta del Prèvat osservo alcune persone che proseguono sulla cresta che porta al pizzo Centrale. Sarebbe bello completare la traversata, ma avevo previsto di scendere e così sarà, non prima di aver fatto una breve visita anche alla cima del Rotstock. La cresta di collegamento tra il Prevat e il Rotstock è breve, ma è necessario scendere per poi risalire alla cima. È necessaria un po' di attenzione, ma il percorso non è mai difficile o esposto.
È ormai ora di cominciare la discesa e quindi ritorno sui miei passi fino a riportarmi sul sentiero che scende al passo Posmeda. Da lì un sentierino ben tracciato, percorre la panoramica cresta a cavallo tra la Val Canaria e il lago della Sella, che con un lieve saliscendi tocca dapprima la cima del Posmeda, poi il Pizzo Canariscio. Concludo la mia gita scendendo verso l'alpe Grasso di Mezzo, e da lì su strada asfaltata al bivio da dove sono partito.
salita fino al Giübin: 1 h e 45'
Giübin - Prèvat - Rotstock: 1 h
Discesa passando per Posmeda e Pizzo Canariscio: 2 h e 45'
È stata una giornata bellissima, a dimostrazione che gli itinerari più belli non sono per forza quelli che toccano le quote più alte o dove si incontrano difficoltà maggiori.
Il vero alpinista, anche il più "spinto", trova in una facile ascensione o in una passeggiata, esattamente la stessa gioia che gli avviene di provare allorquando si agita, lottando, al limite delle possibilità umane.
- Hermann Bühl -
La gita di oggi è per me molto speciale perchè in quasi 20 anni è la prima volta che posso godermi questa giornata di festa, libera da qualsiasi impegno "ufficiale". Avevo in mente il San Gottardo e decido di salire al Giübin. Lascio l'auto al bivio presso Cascina della Bolla, proseguo a piedi fino alla diga e costeggio il Lago e imbocco il sentiero che si alza fino al Passo Posmeda. La giornata è splendida e proseguo di buona lena sul bel sentiero che mi porta fino alla cima del Giübin. L'idea iniziale era di salire su questa cima e di rientrare passando sull'altro lato del lago. È però ancora presto e decido quindi di prolungare la mia gita salendo fino al Prèvat e al vicino Rotstock.
Il sentiero ottimamente tracciato fino al Giübin si fa un po' più impervio e a volte difficile da ritrovare nelle pietraie. Decido di lasciarlo e proseguo salendo direttamente i blocchi della cresta. È un terreno facile ma divertente.
Dalla vetta del Prèvat osservo alcune persone che proseguono sulla cresta che porta al pizzo Centrale. Sarebbe bello completare la traversata, ma avevo previsto di scendere e così sarà, non prima di aver fatto una breve visita anche alla cima del Rotstock. La cresta di collegamento tra il Prevat e il Rotstock è breve, ma è necessario scendere per poi risalire alla cima. È necessaria un po' di attenzione, ma il percorso non è mai difficile o esposto.
È ormai ora di cominciare la discesa e quindi ritorno sui miei passi fino a riportarmi sul sentiero che scende al passo Posmeda. Da lì un sentierino ben tracciato, percorre la panoramica cresta a cavallo tra la Val Canaria e il lago della Sella, che con un lieve saliscendi tocca dapprima la cima del Posmeda, poi il Pizzo Canariscio. Concludo la mia gita scendendo verso l'alpe Grasso di Mezzo, e da lì su strada asfaltata al bivio da dove sono partito.
salita fino al Giübin: 1 h e 45'
Giübin - Prèvat - Rotstock: 1 h
Discesa passando per Posmeda e Pizzo Canariscio: 2 h e 45'
È stata una giornata bellissima, a dimostrazione che gli itinerari più belli non sono per forza quelli che toccano le quote più alte o dove si incontrano difficoltà maggiori.
Il vero alpinista, anche il più "spinto", trova in una facile ascensione o in una passeggiata, esattamente la stessa gioia che gli avviene di provare allorquando si agita, lottando, al limite delle possibilità umane.
- Hermann Bühl -
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