Corno Stella da Foppolo
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Iniziamo il mese di Ottobre con una trasferta in alta Val Brembana, tra splendidi colori autunnali e primissimi fiocchi di neve.
La meta odierna è il Corno Stella, una meta molto panoramica e di non difficile ascesa posta sul principale spartiacque orobico.
Parcheggiamo in quel di Foppolo, una ghost town in questo periodo dell'anno, nell'ampio parcheggio alle spalle del residence K2.
Il primo tratto, molto noioso, si svolge sulla strada sterrata gippabile che da Foppolo sale al Passo della Croce.
Dopo il decimo fuoristrada di fila che ci passa a 10 centimetri di distanza, optiamo per lasciare la sterrata e risalire la pista da sci che dritto per dritto arriva al Passo.
Deve esserci una qualche specie di raduno di fuoristrada a Montebello, non si spiegherebbe altrimenti l'assurdo quantitativo di veicoli che continuano a transitare lungo la sterrata; ad ogni modo oltrepassato il rifugio il sentiero diventa finalmente solo sentiero e la frequentazione diminuisce drasticamente.
Il percorso di salita al Corno Stella si svolge lungo il sentiero nr. 204 che dapprima lambisce il Lago Moro per poi salire progressivamente la cresta occidentale della montagna.
Nei pressi del Lago Moro (2.250 m circa) la vista comincia ad aprirsi anche sul versante valtellinese: compare infatti il Monte Disgrazia in tutta la sua mole.
Gli ultimi 200 metri di dislivello, che si svolgono sulla cresta occidentale della montagna, sono leggermente più tecnici e affrontiamo la progressione con cautela: comincia a comparire un po' di ghiaccio e anche qualche stambecco che corre tra le rocce.
Dopo circa 3 ore dalla partenza, giungiamo in vetta al Corno Stella: è la nostra prima volta su questa montagna, ma non pensavo che lo spettacolo fosse di tale grandezza. La vista è aperta in tutte le direzioni, impagabile specialmente su tutte le Orobie centrali, che sono a un tiro di schioppo.
Sotto di noi il solco della Val Cervia, e di fronte il Pizzo del Diavolo di Tenda (2.914 m) e i Tremila orobici con la prima neve catturano la scena.
Non c'è una nuvola in cielo e c'è solo l'imbarazzo della scelta tra vette e valli vicine e lontane. Un geolabio posto in vetta aiuta a orientarsi tra questa moltitudine.
In vetta incontriamo un paio di ragazzi di Roma, fuori sede a Milano, i quali restano stupiti più di noi.
L'aria è decisamente frizzante e tira anche vento gelato, ma questo non ci impedisce di rimanere una buona ora in cima tra pausa pranzo e chiacchierata.
Rimaniamo gli ultimi sulla vetta e ne approfittiamo per fare le ultime foto prima di ripartire nuovamente per lo stesso itinerario di salita.
Ancora una volta le Orobie bergamasche, se prese con il "giusto" tempo (e cioè in giornata limpida, una condizione affatto banale) sanno regalare dei panorami unici.
La meta odierna è il Corno Stella, una meta molto panoramica e di non difficile ascesa posta sul principale spartiacque orobico.
Parcheggiamo in quel di Foppolo, una ghost town in questo periodo dell'anno, nell'ampio parcheggio alle spalle del residence K2.
Il primo tratto, molto noioso, si svolge sulla strada sterrata gippabile che da Foppolo sale al Passo della Croce.
Dopo il decimo fuoristrada di fila che ci passa a 10 centimetri di distanza, optiamo per lasciare la sterrata e risalire la pista da sci che dritto per dritto arriva al Passo.
Deve esserci una qualche specie di raduno di fuoristrada a Montebello, non si spiegherebbe altrimenti l'assurdo quantitativo di veicoli che continuano a transitare lungo la sterrata; ad ogni modo oltrepassato il rifugio il sentiero diventa finalmente solo sentiero e la frequentazione diminuisce drasticamente.
Il percorso di salita al Corno Stella si svolge lungo il sentiero nr. 204 che dapprima lambisce il Lago Moro per poi salire progressivamente la cresta occidentale della montagna.
Nei pressi del Lago Moro (2.250 m circa) la vista comincia ad aprirsi anche sul versante valtellinese: compare infatti il Monte Disgrazia in tutta la sua mole.
Gli ultimi 200 metri di dislivello, che si svolgono sulla cresta occidentale della montagna, sono leggermente più tecnici e affrontiamo la progressione con cautela: comincia a comparire un po' di ghiaccio e anche qualche stambecco che corre tra le rocce.
Dopo circa 3 ore dalla partenza, giungiamo in vetta al Corno Stella: è la nostra prima volta su questa montagna, ma non pensavo che lo spettacolo fosse di tale grandezza. La vista è aperta in tutte le direzioni, impagabile specialmente su tutte le Orobie centrali, che sono a un tiro di schioppo.
Sotto di noi il solco della Val Cervia, e di fronte il Pizzo del Diavolo di Tenda (2.914 m) e i Tremila orobici con la prima neve catturano la scena.
Non c'è una nuvola in cielo e c'è solo l'imbarazzo della scelta tra vette e valli vicine e lontane. Un geolabio posto in vetta aiuta a orientarsi tra questa moltitudine.
In vetta incontriamo un paio di ragazzi di Roma, fuori sede a Milano, i quali restano stupiti più di noi.
L'aria è decisamente frizzante e tira anche vento gelato, ma questo non ci impedisce di rimanere una buona ora in cima tra pausa pranzo e chiacchierata.
Rimaniamo gli ultimi sulla vetta e ne approfittiamo per fare le ultime foto prima di ripartire nuovamente per lo stesso itinerario di salita.
Ancora una volta le Orobie bergamasche, se prese con il "giusto" tempo (e cioè in giornata limpida, una condizione affatto banale) sanno regalare dei panorami unici.
Tourengänger:
Mezmerize

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