Punta Sa Chigàntula

Questa escursione è una delle prime che ho fatto diversi anni fa, quando per le prime volte esploravo i dintorni del Sassarese, spingendomi verso Berchidda.
Si tratta di un percorso facile su strade bianche e sterrate in disuso, che permette di salire su un rilievo boscoso tra il Monte Acuto e il massiccio del Limbara, di cui si può ammirare il versante sud (con alcune delle sue più famose punte), con bella vista sul paese di Berchidda e quindi su tutta la pianura di Oschiri, i Monti di Ozieri ed il Lago Coghinas; è quindi un punto molto panoramico, tanto che sulla sommità di Punta Sa Chigàntula era stata costruita una vedetta antincendio, per avvistare al loro origine gli incendi che funestano anche questi boschi.
Avendo visto su una delle mie pubblicazioni la possibilità di effettuare un giro ad anello, ho effettuato un paio di tentativi seguendo stradine sterrare che sembravano dirigersi verso la Valle del Riude Càrasu per scendere dal lato opposto, ma ho dovuto desistere perché i miei percorsi terminavano bruscamente nel bosco più fitto che, solo con una buona conoscenza (quella che possono avere i cacciatori del posto), si poteva tentare di attraversare.
Il percorso effettuato è descritto nelle didascalie delle foto allegate.
Rispetto alla volta precedente (ma parliamo di almeno una dozzina di anni fa), la parte sommitale della montagna è ora in stato di abbandono, compresa la torretta che da anni non viene più utilizzata per l’avvistamento degli incendi, ma il panorama, come detto, è comunque notevole.
Molto suggestivi i passaggi dei boschi, dove ho potuto vedere diverse ghiandaie e colombacci e ho sentito il rumore di un paio di animali allontanarsi (probabilmente cinghiali che qui hanno un habitat di elezione).
Anche oggi sono partito di pomeriggio, camminando per quasi tre ore superando un dislivello di 500 m.
Minifilmatodella salita su https://www.relive.cc/view/vXOnx97z4Bq