Parco Nazionale d'Abruzzo: alcuni sentieri da Pescasseroli


Publiziert von andrea62 , 4. September 2023 um 20:55.

Region: Welt » Italien » Abruzzen
Tour Datum:27 August 2023
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4 Tage
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Pescasseroli si raggiunge dai 4 punti cardinali: Avezzano-Gioia dei Marsi, Sulmona-Scanno, Castel di Sangro-Alfedena, Frosinone-Sora.
Unterkunftmöglichkeiten:A Pescasseroli molti alberghi, B&B e affittacamere. Rifugio Prato Rosso: oggi chiuso, per un certo periodo in gestione alla Wildlife Adventures poi concessione scaduta. Rifugio di Jorio: idem ma la concessione era alla Ecotur. Rifugio di Monte Tranquillo: aperto e incustodito (topi).
Kartennummer:Iter Edizioni Parco d'Abruzzo 1:25.000 Foglio Nord

Tre dei sentieri proposti partono da Pescasseroli, il quarto dal vicino Passo del Diavolo.
Ho trovato Pescasseroli molto animata. La mia impressione è che senza il Parco Nazionale non ci sarebbe turismo e senza gli orsi non ci sarebbe il Parco. Anche se qualcuno maledirà i vincoli e magari gli orsi, senza il richiamo del "Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise" in queste montagne non sarebbe venuto nessuno. E tanti saluti ad alberghi, B&B, affittacamere, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, bar e negozi vari. E tanti saluti anche alle agenzie che offrono escursioni organizzate. L'attrattiva principale di queste montagne è quella di essere mantenute più integre che altrove.
 
E gli animali selvatici? Avvistato un capriolo dalle parti del rifugio Prato Rosso e alcuni cervi lungo la strada tra Opi e Forca d'Acero. 
 
Santuario di Monte Tranquillo.
Escursione quasi interamente in una bella faggeta con partenza da Pescasseroli in prossimità di un centro ippico. Si possono seguire il sentiero C3, più diretto, oppure la strada sterrata chiusa al traffico, che sale più gradualmente e con percorso più lungo.
Al Santuario si apre il panorama sulle montagne dell'alta valle del Sangro.
 
Alle spalle del Santuario inizia il sentiero che in pochi minuti e una breve salita porta a una selletta che immette nella radura dove si trova il rifugio Monte Tranquillo, aperto e incustodito. Accolto da un grosso topo, sono uscito immediatamente.
Se non volete salire in cima al Monte Tranquillo potete fermarvi alla selletta appena prima della radura, in vista del rifugio. 
 
Dal rifugio un breve sentierino mal tracciato sale al valico di Monte Tranquillo, dove però il panorama sul Lazio è deludente.

"Oggi è domenica, al santuario ci sarà un sacco di gente.....però non è detto, non lo si raggiunge in auto." Infatti incontrate non più di 20 persone.

Codice dell'itinerario: C1 (sterrata) e C3 (sentiero). Dislivello: 500 m. Tempo si salita al santuario: 2h con la stradina.
 
Rifugio Prato Rosso.
L'escursione inizia a Pescasseroli, superato il fiume Sangro si segue l'itinerario A1.
La prima parte è su stradina sterrata quasi pianeggiante e assolata fino alla Fonte Canala.
Da qui si procede in buona parte nel bosco, con alternanza di tratti pianeggianti e di brevi salite, una sola un po' ripida, quella dopo la Fonte che percorre la strettoia detta appunto La Canala. In certi tratti il torrente ha rovinato la strada ed è stato tracciato un sentierino di fianco. 
Procedendo si lascia a destra il sentiero A9, si va avanti, si attraversa un prato, si lascia a destra l'itinerario A6 e da questo punto in breve si sale al rifugio Prato Rosso. 
 
Il rifugio era chiuso, per un certo periodo è stato gestito dalla Wildlife Adventures di Pescasseroli ma al momento la concessione era scaduta.
 
Avvistato un capriolo che ha attraversato la stradina per sparire nel bosco. 

Codice dell'itinerario: A1. Dislivello: 370 m. Tempo si salita al rifugio: 2h.

Monte delle Vitelle e vallone Peschio di Jorio.
Con la seggiovia di Pescasseroli si arriva pochi metri sotto la cima del Monte delle Vitelle, che si raggiunge in pochi minuti su sentiero. Ampio panorama sulla valle del Sangro e su gran parte del Parco. 
 
Senza tornare alla stazione della seggiovia per sentiero si scende all'ampia sterrata dell'itinerario B4 e con questa al Valico dell'Aceretta.
Si tralascia l'itinerario B1 che scende verso Pescasseroli e si continua traversando poco sotto la cima erbosa del monte Ceraso.
Scesi al valico Valcallano si scende a sinistra lungo il sentiero R7, con svolte ripidamente nel bosco.
Il proseguimento del sentiero di cresta per il rifugio di Jorio e poi lungo la "Costa del Ceraso" (1800-1900 metri) era invece chiuso per non disturbare gli orsi che in questa stagione cominciano a salire in quota dove trovano le bacche del ramno, delle quali sono ghiotti e che costituiscono una parte fondamentale della loro dieta per accumulare grasso per l'inverno.
 
Dove la pendenza diminuisce il sentiero R7 sfocia in una stradina sterrata che percorre il fondo del boscoso vallone Peschio di Jorio e sbuca sulla strada che conduce alla seggiovia, circa un km a valle del piazzale. 

Codice dell'itinerario: B4+R7+B1. Dislivello: 150 m in salita, 700 in discesa. Tempo complessivo: 3-4h.
 
La Cicerana.
Ampia radura a circa 1530 metri raggiungibile dal parcheggio del Passo del Diavolo con una sterrata quasi tutta al sole.
All'inizio dell'itinerario davanti a noi compaiono la Rocca Genovese e il Monte Marcolano (m.1944 e 1940), alle nostre spalle i monti Pietra Gentile e Palombo (m.1979 e 2013)
Una volta arrivati, su un cocuzzolo 30 metri più in alto della strada, ai limiti della faggeta detta "Selva di Moricento", si trova il piccolo rifugio La Cicerana, di proprietà della Ecotur di Pescasseroli, che era aperto e forniva ristoro con cucina, oltre a qualche posto letto.
 
A detta del personale del rifugio alcuni giorni prima c'era nelle vicinanze una carcassa di cervo su cui al mattino e alla sera venivano a banchettare orsi e lupi.  

Codice dell'itinerario: T1. Dislivello: 150 m. Tempo si salita al rifugio: 1h30.

Appendice.
Caso vuole che abbiamo visitato il "Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise" pochi giorni prima che l'orsa "Amarena" venisse ammazzata. 
Di seguito alcune note estratte da uno stampato del Parco Nazionale.
"Qual è la conseguenza della rimozione di una femmina in età riproduttiva sul futuro della popolazione di orso?
Gli orsi si riproducono con ridotta frequenza: le femmine partoriscono la prima volta non prima di 4-8 anni di età, le cucciolate in media non hanno quasi mai più di 2-3 cuccioli e l'intervallo tra parti successivi è compreso fra 3 e 5 anni.
In questo contesto, ipotizzando per le femmine alti tassi di sopravvivenza, è possibile che 3-4 cucciolate siano prodotte da una femmina nella sua intera vita (circa 6-8 cuccioli, se sopravvivessero tutti).
Inoltre ogni volta che si perde una femmina si perdono anche più di una generazione di orsi.
...
I danni fatti dall'orso vengono regolarmente indennizzati da un punto di vista economico e in molti casi si è intervenuti con dispositivi di sicurezza il cui uso corretto riesce a ridurre i danni anche del 100%". 
 
 
 
 
 

Tourengänger: andrea62
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentar hinzufügen»