Parco Nazionale d'Abruzzo: Lago Vivo e Monte Godi


Publiziert von andrea62 , 3. September 2023 um 18:55.

Region: Welt » Italien » Abruzzen
Tour Datum:25 August 2023
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 2 Tage
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Per il Lago Vivo: dal tornante tra Barrea e il Valico di Barrea della statale 83 inizia una sterrata dal fondo brutto e presto chiusa da una sbarra e pochissimo spazio per posteggiare. Si può partire a piedi da Barrea oppure parcheggiare in una piazzola poco sopra il tornante (4-5 posti). Per il Monte Godi: da Villetta Barrea o da Scanno salire per il Passo Godi. circa 800 metri a nord del grande ristorante si trova una piazzola da circa 10 posti auto (ingresso Y del Parco).
Unterkunftmöglichkeiten:Nei paesi del Parco Nazionale ci sono molti alberghi. B&B e affittacamere.
Kartennummer:Iter Edizioni Parco d'Abruzzo 1:25.000 Foglio Sud

Dal 2002 si chiama "d'Abruzzo, Lazio e Molise". C'erano molti turisti ma la grande maggioranza
di essi si concentrava in 3 posti: Camosciara (piazzale ex parcheggio e sentiero delle cascate), Val Fondillo
e la seggiovia. Sugli altri sentieri abbiamo incontrato 10-20 persone. La maggior parte di esse saliva mentre noi
eravamo circa a metà del ritorno e "godeva" quindi nel salire nelle ore più calde, specie durante questo
anticiclone africano.
Queste due escursioni si svolgono nel settore del Parco che insiste su Villetta Barrea, Civitella Alfedena e Barrea.
Attorno al Monte Godi si sconfina nell'alta valle del Sagittario (dove si trova Scanno).
 
Lago Vivo.
Itinerario su sentierino sempre in salita ma mai veramente ripido e che percorre il fondo di una valletta
nella faggeta.
L'escursione inizia dal tornante tra Barrea e il Valico di Barrea, con una sterrata dal fondo brutto e presto chiusa
da una sbarra e pochissimo spazio per posteggiare. Si può partire a piedi da Barrea oppure trovare posto auto
in una piazzola poco sopra il tornante (4-5 posti).
 
Si comincia a camminare lungo la stradina sterrata che si lascia presto per salire a sinistra.
Nella prima parte il sentiero si confonde in una infinità di radici e sassi affioranti, marcato neanche
troppo da segni bianco rossi e da ometti. Ma la valletta è talmente stretta che....se uscite
dalla traccia non vi perdete.
Da quota 1350 circa (la partenza è a circa 1150) il sentierino si fa più marcato e sale più decisamente, anche
con diversi tornanti, fino alla minuscola statua della Madonna delle Grazie, inserita in un masso.
Da qui rimangono alcuni tratti pianeggianti e un paio di dolci salite che portano a una selletta e a un prato
poco sopra il Lago Vivo e in vista del Monte Petroso e dei suoi satelliti.
Abbiamo trovato il lago asciutto, e lo avevamo immaginato data la stagione, ma è comunque una meta
in vista di alcune delle cime più alte del Parco. Tra esse il Monte Petroso, che con i suoi 2249 metri è stata
a lungo la cima più alta del Parco, prima che l'inclusione del Monte Marsicano e la rimisurazione del medesimo
a m.2252 le togliessero il primato.
 
Perché non siamo saliti più in alto per cercare i camosci d'Abruzzo? Perché in questo periodo certi sentieri erano
accessibili soltanto con gite organizzate, alle quali mia moglie è allergica, e perché....nella mia vita non è che non
abbia mai visto un camoscio :) . 
Ci siamo accontentati di due esemplari impagliati nel museo di Opi. 

Codice del sentiero: K6 all'inizio, poi K4. Dislivello: 460 m., tempo di salita: 1h30 dal tornante.

Attorno al Monte Godi: stele Giovanni Paolo II.
Itinerario tra i 1500 e i 1740 metri, sempre su sterrate, quasi interamente su prati privi di alberi, per gran parte sul
confine del Parco.
Dalle parti del Passo Godi, superato il grande ristorante per chi arriva da Villetta Barrea, si trova un piazzale con
circa 10 posti auto che è l'ingresso Y del Parco Nazionale.
 
Dal parcheggio si sale a una sella, si scende gradualmente per circa 50 metri di dislivello fino allo stazzo Ziomas
(localmente uno stazzo è un ricovero di pastori). Da qui si sale a destra, si lascia poi a destra la stradina che scende
a Scanno, si continua e salire e si trova un bivio dove i segni bianco rossi indicano a sinistra. 
Un'altra breve salita porta a un altro bivio: a sinistra 600 metri portano alla sella con la stele dedicata a Papa
Giovanni Paolo II, a destra si va al rifugio di Campo Rotondo (che è un bivacco sempre aperto e incustodito)
e dopo pochi metri sbuca la stradina alternativa a quella indicata dai segni all'ultimo bivio. 
 
Prendiamo a sinistra e dopo una brevissima discesa, la stradina sale dolcemente alla sella dove si trova la
stele in ricordo della visita privata di Papa Giovanni Paolo II nel 2003. 
Qui la vista si apre sulla Camosciara, sul Monte Petroso, sul vicino monte Marsicano e sui pascoli detti
Ferroio di Scanno. 

Cosa ci ha sconsigliato dal fare i 270 metri di dislivello che ci separavano dalla cima del monte Godi alta
2011 metri ? Il caldo dell'anticiclone africano.

Codice del sentiero: Y7, poi Y1. Dislivello: 300 m. Tempo per arrivare alla stele del Papa: 1h30. 

Tourengänger: andrea62
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen

T2
12 Mai 20
Monte Godi (2.011 m) · Riosambesi

Kommentar hinzufügen»