Pizzo Cavagnöö (2837 m)


Publiziert von siso , 19. Juli 2023 um 15:40.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:17 Juli 2023
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Cristallina   Gruppo Pizzo San Giacomo   Gruppo Grieshorn 
Zeitbedarf: 8:30
Aufstieg: 1256 m
Strecke:All’Acqua (1616 m) – Formazzora (1652 m) – Ri di Val d’Olgia (1690 m) – Alpe Val d’Olgia (2063 m) – San Giacomo (2254 m) – Ganone – Bocchetta di Formazzora (2686 m) – Pizzo Cavagnöö (2837 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A2, uscita Airolo – Strada della Val Bedretto – All’Acqua.
Unterkunftmöglichkeiten:Ristorante All’Acqua.
Kartennummer:C.N.S. No. 1251 – Val Bedretto - 1:25000; C.N.S. No. 1271 – Basòdino - 1:25000.

Dopo quattordici anni decido di tornare al Pizzo Cavagnöö, anche per osservare con i miei occhi le condizioni del Ghiacciaio del Cavagnöö.

Purtroppo la segnaletica è colpevolmente carente nei due punti cruciali della gita. Il primo a circa 2280 m di quota, sopra San Giacomo, dove il sentiero invita a continuare diritto, invece di svoltare decisamente a sinistra. Non c’è un segnavia che lo indichi e il paletto con il bollo bianco/blu posto ad alcune decine di metri di distanza è poco visibile. Morale della favola, finisco nell’enorme “ganna”, il Ganone, (e non sono l’unico), che mi costringe ad un percorso faticoso, privo di sentiero.

Il secondo è a circa 2470 m, dove i frequenti bolli bianco/blu conducono in direzione del Passo di Grandinagia, senza indicare in modo evidente il bivio per la Bocchetta di Formazzora. Anche in questa zona mi aspetto che più in alto ci sia una palina che indichi la deviazione a destra per la mia meta. Non la trovo e non vedo nessuna scritta sui macigni. A 2520 m decido di svoltare a destra su terreno accidentato. Allungo di parecchio il percorso sprecando inutilmente energie, fino a quando ritrovo il sentierino per la bocchetta.

 

Inizio dell’escursione: ore 7.15

Fine dell’escursione: ore 15.40

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1020 hPa

Temperatura alla partenza: 14°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 4100 m

Temperatura al rientro: 26,5°C

Velocità media del vento: 5 km/h

Sorgere del sole: 5.49

Tramonto del sole: 21.14

 

Sveglia alle 3:55, partenza da casa alle 4:56, arrivo ad All’Acqua poco prima delle sette.

Alle 7:15 indosso il pesantissimo zaino e mi avvio sul noto sentiero per il Passo San Giacomo, che ho quasi sempre percorso con gli sci.

La prima parte del cammino, poco più che pianeggiante, si sviluppa nelle radure dell’Alpe di Formazzora. Superato il Riale di Val d’Olgia la pendenza aumenta, tuttavia la temperatura dell’aria ancora fresca mi permette di salire senza affanno. Benché sulle cime del versante opposto della Val Bedretto sostino alcune nuvole, la giornata promette bene.

La pace della montagna è turbata solo dall’andirivieni di un elicottero con una benna agganciata, che dalla strada del Passo della Novena vola verso Robiei.

Sul terrazzo di San Giacomo taglio un po’ il percorso ufficiale, puntando dritto a SSE. Del bivio che ho mancato ho già scritto nella prefazione.

Nella frana continuo a naso cercando il percorso meno faticoso, preferendo i macigni più stabili. Dopo 35 minuti rientro finalmente sul sentiero ufficiale bollato in bianco/blu.

La seconda “ravanata”, di ben 50 minuti, molto più faticosa della prima, si conclude sul sentierino che sale verso la bocchetta, a circa 2640 m di quota. Il versante è molto ripido, la pendenza raggiunge i 45°. Alle 11:15 pervengo alla Bocchetta di Formazzora (2686 m). Lo sguardo sul versante della Val Bavona mi lascia esterrefatto: il Ghiacciaio del Cavagnöö, che nel 2009 si estendeva fino in prossimità dei laghetti quotati 2539 m, è quasi completamente scomparso. Rimane un piccolo lembo a ridosso della cresta est del Marchhorn: il suo destino è segnato. Resistono per contro i due lembi del “Ghiacciaio dell’Arzo” rivolti a nord.

A partire dalla bocchetta la salita si fa più dolce. In 25 min raggiungo l’omino di vetta del Pizzo Cavagnöö (2837 m).

                                                Pizzo Cavagnöö (2837 m)

Sono felice e soddisfatto… ci vuole poco. Ma non è poco! Il panorama che si gode da questa cima è ampissimo. La montagna che più mi affascina e nel contempo mi incute una grande soggezione è la meravigliosa piramide del Pizzo San Giacomo (2924 m) (III grado).

Non trovo il libro di vetta; poco importa, mi accontento delle foto. Vorrei fare un volo fino al Pizzo Grandinagia, ma il continuo passaggio dell’elicottero sul Passo Grandinagia mi impedisce di realizzarlo.

Mi fermo in vetta per 50 min quindi inizio la lunga discesa di circa quattro ore.

 

Per la seconda volta al Pizzo Cavagnöö, cima prominente che ho fotografato decine di volte da entrambi i versanti della Val Bedretto. Il Pizzo Cavagnöö, la “piccola cesta”, ha un nome assai curioso. Mi risulta difficile trovare un nesso logico fra questo oronimo e il recipiente di uso casalingo.

 

Tempo totale: 8 h 25 min

Salita: 4 h 25 min

Dislivello in salita: 1256 m

Sviluppo complessivo: 14,5 km

Quota massima: 2837 m

Difficoltà: T3

Libro di vetta: no

Bibite bevute: 2 litri

Copertura della rete cellulare: Swisscom buona.


Tourengänger: siso


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