Vobarno: Gardoncello-Forametto e Forame (sentiero delle Creste)

In questa strana stagione con nevicate a quote relativamente basse e temperature primaverili diurne decidiamo di non salire troppo in quota facendo questa escursione sui monti di Vobarno. Per la verità ci aveva incuriosito l'indicazione in zona Gardoncello di un “Rifugio Partigiano” e visto che siamo da queste parti, proseguire sulle creste del Forametto, -percorso già effettuato nel passato- tracciato detto anche “Vedetta Partigiana” e che fa parte di un percorso che parte da Vobarno e dedicato al partigiano “Cristoforo Campanardi”. Parcheggiamo in località Bono poco più in alto; si sale seguendo il 288 ed i segnavia tricolore, passando dalla Cascina del Los, la Sella di Ceresola fino al Gardoncello. Qua una segnavia indica appunto il “rifugio del partigiano” in direzione del Monte Campuccio; nessuna altra indicazione. Dopo qualche girovagare, seguiamo un tracciolino che ci porta su un piccolo dosso panoramico sostenuto da muri a secco molto alti costruiti su ripidi versanti e che destano qualche curiosità sulla loro utilità e fattibilità….ma del rifugio partigiano nessuna traccia; dopo ulteriore divagazione abbandoniamo la ricerca e proseguiamo in direzione delle creste. Al bivio Sella del Forametto Basso, puntiamo per l’aerea cresta del Forametto e Monte Forame con il 287E (sentiero classificato EE). Qua sosta, qualche foto, il panorama oggi è eccezionale a 360°; si intravedono gli Appennini innevati e poi giù sul 287 con le indicazioni verso la Sella del Forametto, ripido, poco battuto e segnavia scarsi….dopo due “recuperi”, al terzo errore ci troviamo fuori pista e senza aver chiaro di dove fossimo…... ci buttiamo su una improbabile “diretta” su un ghiaione instabile fino ad incrociare il “senter dei carbuner” naturalmente senza segnavia ma con l’aiuto  della tecnologia si va ad incrociare il 288 che porta al Gardoncello….oggi eravamo particolarmente in forma ed in vena di scorciatoie ed esplorazioni…e così dopo ancora un paio di “recuperi” facciamo rientro passando dalla Madonna dei Ronchi attraverso un percorso non segnato sulle mappe. Comunque bella giornata e bella avventura.