In settimana,Piero mi chiede se domenica vado in montagna (di norma,se non c'è nulla di particolare sì) che ne avrebbe piacere: gli comunico l'orario per sms. Poi,Giuseppe mi chiede la stessa cosa,aggiungendo la sua preferenza: Alpe Spluga,capperi,non è poi così soft!!!! e gli dico l'orario di ritrovo. Sabato comunico tramite e-mail,il nuovo orario,posticipandolo di mezz'ora. Piero mi risponde che se piove non c'era (e sì che gli ho dato i siti su cui andare a verificare),ma tramite sms gli rispiego il tutto,convinto che il problema era solo il tempo. La mattina seguente non arriva,sono le 6.35 e a me non piace fare attendere gli altri e mando un messaggio: la risposta è stata: vai pure,se non mi dici l'orario!!!! Ma allora,ne il primo e nemmeno il secondo comunicato gli è arrivato? Poco dopo un sms da parte di Giuseppe: qualche contrattempo? Lo chiamo e spiego la cosa. Quando ci vediamo a Grandate,mi dice che anche lui non aveva ricevuto nessuna e-mail (dannata tecnologia,quando li ho spediti,il messaggio mi dava il tutto regolare: vattelapesca!!!! Vabbè,partiamo con dispiacere per Piero (però,poteva nell' sms scrivere: confermi l'orario? Oppure: ma che ora ci troviamo? Dopo tutto sono 160 caratteri che possiamo usufruire!!!!) e raggiungiamo il paese di Giumaglio m.354 in quel della bella valle Maggia e scesi dall'auto,più che che fresco,faceva un bel freddino. Cominciamo a camminare alle 8.20,la mia preoccupazione era il torrente da attraversare,visto la tanta acqua che aveva buttato venerdì e sabato. Appena inizia la mulattiera,mi volto e chiedo a Giuseppe: quante ore dice il cartello? Lui guarda e mi risponde: non c'è scritto niente! Ribatto: meglio così!!! e scoppia una bella risata da entrambi (questo perché sapevamo a cosa andavamo incontro,io in particolare che altre volte vi sono recato). Saliamo la bella mulattiera,spesso a gradoni e pensavo al notevole sforzo per i pastori di quel tempo,che sono riusciti a strappare ai fianchi della montagna,con duro lavoro il percorso,costruendolo ad arte: nonostante la montagna con la sua possente roccia ha tentato di opporsi,l'uomo,con sacrifici,ma sempre nel rispettare ciò che la natura gli offre per sopravvivere,egli,come un Michelangelo scolpiva e costruiva un'opera d'arte,che oggi è giunta a noi dopo tre secoli. Passiamo due santelle,poi ad una baita con fonte ed abitata,poi giungiamo ad Arnau m.1108 ore 9.40 e decido per seguire l'indicazione per Cortone,così,affianchiamo il torrente,ancora molto in basso e la mulattiera,sale dolcemente fino al punto di attraversamento del torrente che raggiungiamo alle 10.40. Qui,la mulattiera in parte è in disuso,poi il sentiero sale per prati,erto da tagliarti le gambe e il fiato (in particolare per chi non è allenato),poi giunge a Cortone m.1593: il percorso ora sale in mezzo a pini mughi,rododendri,abeti e meravigliosi mirtilli. Si poteva passare oltre senza sostare a raccoglierli? NO! E dalle 11.35 sosta per raccogliere i mirtilli,grossi e buoni,facili da vedersi per la mancanza delle foglie,tant'è che in 30 minuti ho riempito la borraccia di un litro (il loro diametro raggiungeva gli 8/9 mm,incredibile). Alle 12..30 siamo alla bellissima Alpe Spluga m.1838,poco sopra,alla croce che la sovrasta. Aver avuto tempo,si poteva salire al bel laghetto,ubicato in una bella zona. Vedo l'altimetro e mi segnala un dislivello di 1484 metri,fatti in 3 ore e 40 minuti fin qui,ma al ritorno,il dislivello sale ancora di qualche decina di metri,superando i 1530 totali di salita. La zona dove alpe Spluga è ubicata,è fantastica,pare di essere in un altro mondo,anzi,guardando le strutture,sembra che qui il tempo si sia fermato,dando all'escursionista quella sensazione che giù,nelle nostre città,si è persa da tanto tempo: PACE e SERENITA'! Dopo aver pranzato,si decide per la discesa e alle 13.30 ci incamminiamo verso Costa: il sentiero sale e sale ancora,fino a quando,giunti alla dorsale,ecco che la sospirata discesa (al momento) comincia a farsi vedere e poco prima di giungere a Costa,io esclamo: hei,un porcino,proprio sul sentiero,che fortuna,ma la fortuna non finisce qui,perché dopo ne arriva un secondo,un terzo,un quarto e...la cinquina è completata: però,che occhio (come no,anche un cieco li avrebbe visti,il diametro era tra i 10 e i 20 cm) va bene così,scendiamo ad Arnau,vigilando sempre nel caso vi fossero altri funghetti e poi,poco sotto ad Arnau,altra raccolta: mele selvatiche. Dopotutto,lasciarle marcire non era il caso,così lo zaino,giunti all'auto era bello pesante,ma se avessimo avuto ancora un pochino di tempo,avrei raccolto le belle castagne che c'erano in sulla mulattiera. PERCORSO: T-I=turistico ma impegnativo su bella mulattiera fino oltre il torrente,poi E-I=escursionistico,impegnativo per alcuni punti del percorso che sale a Cortone,in marcata pendenza che si fa più morbida poco sopra le baite di esso. Il rientro è E-I=su sentiero
Circa 13.5 km. l'intero giro
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