Un classico del Bormiese: Croce Monte Scale (m.2495)

Mio figlio, tornato a casa giusto un paio di giorni, mi propone di salire alla Croce del Monte Scale. Da Premadio imbocchiamo in località Fior d'Alpe la strada a pagamento che sale a Cancano: passate le Torri di Fraele continuiamo ancora per poco fiancheggiando il Lago delle Scale (m.1928) e al termine dello stesso parcheggiamo... Dal lago parte il sentiero n.197 diretto al Monte delle Scale, il quale sale prevalentemente tra pini mughi e piuttosto in fretta in un susseguirsi di curve e curvette. Numerosi gli scorci sulle due dighe artificiali quest'anno particolarmente "magre", e sui giganti della zona... Man mano i mughi lasciano il passo a prati fioriti. Giungiamo a un ampio prato attrezzato con panche, dove si gode di una vista gradevole sulle cime attigue e sulle dighe. Alle nostre spalle na parete rocciosa ed è in quella direzione che riprendiamo a salire... Passiamo davanti ad una grotta che ospita una Madonnina,  oltrepassiamo roccette e ci troviamo in un canalino: inizialmente lo risaliamo su rocce, poi su  gradoni erbosi... un piccolo tratto piuttosto scivoloso per via del terreno secco sabbioso e a tratti con minuscoli sfasciumi ha tenuta desta la nostra attenzione... superata un'ultima roccetta ritroviamo il sentiero che sale ancora per un bel tratto fino a traversare una bella salita erbosa che ci conduce agevolmente alla sella tra le due cime del Monte Scale, attrezzata con tavoli e panche... qui si trova anche il forte Monte Scale in parte restaurato che decidiamo di visitare dopo la cima sud-est dominata dalla croce. Proseguiamo dunque verso sinistra e il sentiero sale piuttosto dritto tra i prati... poi passate alcune roccette, eccola là, immensa, la Croce delle Scale (m.2495) affiancata dalla statua bronzea di un soldato. In precedenza questa era posta sul monumento ai caduti presso la scuola elementare di Bormio.
Sulla cresta più o meno al centro un piccolo telescopio montato su un disco di acciaio recante i nomi di tutte le vette visibili a 360° che permette di ammirare e conoscere meglio il circondario. Sulla cima  ci concediamo una birretta e godiamo della splendida giornata che lascia correre ovunque lo sguardo in libertà. Senza accorgercene passa una mezz'ora abbondante. Tornati alla sella visitiamo il fortino... molto ben tenuto, ingegnosa la costruzione delle polveriere in stanze  a capanna con camera d'aria per evitare all'umidità di penetrarvi. Il forte ha lo sbocco sul versante opposto a quello da noi salito e guarda la Valdidentro. Preferiamo però tornare alla sella e da qui ricalcare i nostri passi per la discesa tranne che per il tratto del canalino decisamente poco simpatico in salita e da evitare in discesa, decidendo quindi di seguire un sentiero che ci riporta al canalino ma qualche metro più sotto, evitando rischi inutili. Bellissima  giornata e luoghi sempre incantevoli, un grazie a Samuele!