Nei meandri settentrionali del Monte Derta (m.794)


Publiziert von Poncione , 31. Januar 2022 um 20:40.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:28 Januar 2022
Wandern Schwierigkeit: T4+ - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 9:00
Aufstieg: 700 m
Abstieg: 700 m

Benchè il Monte Derta sia una cima di modesta altitudine non si può certo dire che le manchi il fascino... sarà per il groviglio di trincee e appostamenti militari (in parte ben messi) della Linea Cadorna scavati nel suo rosso porfido di Cuasso che contrasta con boschi fitti e prati aridi per gran parte dell'anno, ma anche per una complessità orografica - segno tipico delle picciol prealpi varesine - non indifferente e spesso sorprendente.
Il presente giro esplorativo - al netto del lungo avvicinamento dalla Valganna - deve la sua ragione a una pubblicazione di Roberto Corbella (Antichi sentieri della Valceresio, Macchione Editore, Varese 1998) che rimanda al paragrafo intitolato "La strada delle castagne" (pagg.59-62), la quale da diversi anni mi aveva incuriosito senza mai avuto tempo di toccar con mano.

Salito da Ghirla (m.450) alla Forcorella (m.767), tramite caotici e incoerenti rami di sentiero che tagliano ripetutamente la SP 62 per Brusimpiano, da quest'ultima si segue la carrareccia per la Bocchetta dei Frati, scendendo per ampio prato alla sottostante carrareccia all'altezza della stalla di Margaritora (m.762), che con ampio giro antiorario porta all'Alpe della Croce (m.753) e in breve, deviando a sinistra, alla vetta del Monte Derta (m.785 e m.794 poco più spostata a est). Dopo visita di rito al caratteristico e panoramico porfido con appostamenti militari del Sasso Paradiso (m.765) per trincea in parte sotterranea si giunge a un altro spiazzo panoramico dominato da una croce, con bella vista su Morcote e il Monte Generoso. Scesi a una bella baita ristrutturata si devia dalla carrareccia per Cuasso al Monte svoltando a sinistra per il sentiero (utilizzato dai bikers) che, solcando qualche valletta, tocca il superlativo belvedere di Punta Paradiso (m.700, spettacolare ed ampia balconata sul Ceresio) prima di ricongiungersi ad essa nella parte finale.
Qui giunto, e percorsi i metri di discesa sino al punto di partenza dell'itinerario Cuasso al Monte-Marzio, inizia l'esplorazione in quanto subito, a destra, si distacca un altro sentierone tra castagni e muri a secco, che in pochi minuti conduce a una radura panoramica sempre sul Ceresio con due massi erratici. Da qui, benchè un cartello avvisi che si entra su sentieri ad uso esclusivo delle MTB, lo s'inforca in direzione NO rimanendo grossomodo paralleli al lago, finchè l'evidente solco destinato ai funamboli a due ruote svolta seccamente a destra in direzione presumibilmente di Cuasso e Borgnana. La "strada delle castagne" va in direzione opposta (sempre NO) ma è con somma fantasia poterlo definire anche solo sentiero, non fosse che in un disordinato cumulo di sassi, rami e tronchi abbattuti si notano due piode a mò di ometto che non sembrano essere lì per caso.
Effettivamente qualcosa di simile a un sentiero abbandonato sembra ci sia ed è giocoforza iniziare una mezzacosta che dapprima tocca una piccola zona rocciosa mediante una cengia scavata nel porfido (qui Corbella menziona la presenza di un appostamento militare che francamente non ho visto, mentre si trovavano resti di trincee malmesse poco sopra nei pressi della radura panoramica), quindi per tracce di sentiero in bosco più rado. Si comincia a contornare un profondo vallone discendendo in direzione di una prima forra, con esposizione che inizia a farsi consistente sino a un tratto particolarmente stretto, franoso e poco raccomandabile. Risalito di poco seguo un'altra traccia, poichè di fatto il "sentiero" (che si ritrova poco più alto) son tracce di caprioli e cinghiali. Ripreso il percorso corretto finalmente si scende all'impluvio del torrente in secca risalendo il promontorio sulla sponda opposta e toccando una piccola radura in cui si nota, ancor lontana, Brusimpiano. Qui il sentiero sembra cessare ma risalendo qualche metro su paglia e fogliame si ritrova una specie di corridoio che gradualmente torna sentiero sempre moderatamente esposto sopra un secondo vallone che sul fondo si restringe a stretta e scavata forra. Si raggiunge e solca anche la seconda forra su stretto sentierino esposto giungendo a un'ulteriore radura semi-panoramica e in cui il sentiero pare cessare, ma anche qui guardando bene lo si ritrova e poco dopo s'incontra su un sasso l'unica marcatura in vernice azzurra di questo percorso, che mi fa capire di essere sulla giusta via poichè pure menzionato da Corbella, il quale però si rivolge al plurale: in realtà è l'unico che ho rintracciato. Sempre proseguendo con cautela su sentierino esposto si giunge al passaggio forse più spettacolare e attraente, cioè una bella cengia parzialmente franosa che risale a metà di un grosso porfido isolato, dopo cui il sentiero sembra nuovamente cessare nel bosco fitto, benchè sembra che una traccia discendente prosegua qualche metro per poi riperdersi nel nulla. Mi guardo intorno per capire la situazione e interpretare anche le indicazioni di Corbella che parla di "passaggio poco agevole su ghiaia ai piedi di una parete di roccia", che francamente non individuo, presumibile ultima difficoltà prima che "il sentierino in discesa ci porta attraverso il bosco a sbucare sopra Brusimpiccolo" (frazione di Brusimpiano).
Nel dubbio, e vista anche l'ora, mi fermo qui ripromettendomi di completare il poco evidente e disagevole percorso, ma anzichè tornare sui miei passi preferisco puntare dritto a monte su terreno franoso nel bosco, utilizzando poi i sempre benedetti corridoi di caprioli che puntano un'evidente promontorio roccioso tra rocce ed erba, ove sbuco. Solo con parziale sorpresa, avendo notato dal basso le tre caratteristiche betulle, mi ritrovo proprio su Punta Paradiso (m.700) ove ero già transitato prima, a rigodermi il meritato panorama.
Il ritorno, tramite Alpe Croce (m.753) e Margaritora (m.762), mi conduce a Marzio (m.705, da cui scendo un pò per sentieri un pò per asfalto al panoramico Santuario di Ardena (m.450), quindi per la riqualificata strada militare trincerata verso Lavena ove, senza arrivare al lago, mi innesto sulla ciclopedonale che risale a Cadegliano per poi rientrare a Ghirla tramite Marchirolo, Cugliate e Cunardo.

Considerazioni a margine... benchè questa "strada delle castagne" sia effettivamente un percorso non privo di fascino e attrattiva francamente me ne sfugge il senso. Certo la meritevole pubblicazione di Corbella è ormai datata quasi un quarto di secolo e non è escluso che da allora la scarsa frequentazione del sentiero l'abbia reso quasi introvabile, ma mi chiedo anche perchè mai un sentiero delle castagne dovrebbe passare in luoghi tanto impervi e quasi orridi, quando in realtà un ben più comodo sentiero (evidente, ben marcato e con molti castagni...) passi un poco più alto di questo traversando tra l'altro una zona ricca di porfido e costruzioni militari (inclusa una coreografica scalinata: https://www.hikr.org/gallery/photo3313538.html?post_id=161081#1) discendendo infine proprio a Brusimpiano...

Il dubbio rimane, comunque... Avanti così. ;)

NB. Percorso in gran parte T1/T2, ma il la "Strada delle castagne" dati gli ambienti in cui si svolge, una certa esposizione e qualche raro passaggino delicato che richiede il classico piede fermo si può spingere al T4+, il tutto unito anche a una buona "lettura" del terreno ed orientamento. Idem la risalita forzata a Punta Paradiso.

Tourengänger: Poncione


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Kommentare (4)


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Antonio59 ! hat gesagt:
Gesendet am 31. Januar 2022 um 22:19
Sempre molto interessanti le tue esplorazioni Emiliano. Ma se non fai almeno 20 km non sei contento :) Oltre che un montagnino sei un vero maratoneta.
Ciao. Antonio.

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Februar 2022 um 14:40
Lungo, anche troppo, l'avvicinamento: avrei fatto prima salendo da Ganna per il Tedesco e scendendo direttamente a Cuasso... ma va bene lo stesso. ;)
Ciao Antonio

veget hat gesagt:
Gesendet am 1. Februar 2022 um 13:30
Sei veramente un esploratore!
Un percorso che offre di tutto....
Ma soprattutto, la continua incognita che ti aspetta dietro l'angolo, metterrebbe ko "molti"
La soddisfazione per la riuscita , sicuramente ti ha ripagato!
Complimenti!
Buona continuazione
Ciao
Eugenio

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Februar 2022 um 14:39
Ciao Eugenio,
si fà quel che si può, ed è sempre incredibile constatare quanto di poco esplorato e ragguardevole sappia offrire il territorio "di casa".
A presto, grazie


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