Punta del Miarel - Val Mastallone

La Punta del Miarel, non segnata sulle mappe, è un dente di roccia scura situato a Nord di Valbella Inferiore, nel settore centrale delle Cime di Lagarej. Nella ricca toponomastica locale, tramandata oralmente, a Est della punta del Miarel troviamo la Garey Pitta, o piccola, a Ovest la Garey delle Pisciarotte, curioso nome che sembra possa essere riferito alle cascatelle che scendono dal dirupato versante Nord dopo le piogge...

Il toponimo Miarel è un diminutivo di miâ, italianizzato talvolta in miale o meale, dal significato di "piccola radura erbosa in luogo scosceso" (dal Vocabolario del dialetto Valsesiano di Gianni Molino), ripido terreno dove si sfalciava il cosiddetto fieno "magro" ai tempi della fame d'erba.

In effetti lungo tutto il percorso di salita incontrerò diversi prati scoscesi, sospesi sopra salti di roccia. 

L'itinerario, breve ma impegnativo per l'orientamento, concatena tracce di animali in ambiente molto selvatico e impervio, con passaggi obbligati facili ma esposti. 

Anche in questo caso ringrazio Renzo Andreoli per avermi messo a conoscenza dei toponimi della zona e per le essenziali indicazioni che mi hanno portato, dopo una serie di errori e di retrofront, su questa solitaria cima da cui si gode di un fantastico panorama su una delle aree più selvagge della Valsesia.

Il percorso
Da Valbella Inferiore si sale alla casa in alto a destra dove si trova l'inizio del sentiero per Dietrosella (non segnalato). In breve si giunge al bivio (segnalato) sul sentiero che traversa il versante e che collega direttamente Ferrera con Dietrosella e si volge a destra (Est). Dopo pochi metri si giunge alla baita isolata di Ca' di Sulif dove si lascia il sentiero e ci si porta a sinistra della costruzione (Ovest). Qui si può risalire direttamente la giavina fino in cima oppure, con percorso più comodo, aggirarla sulla sinistra. Ci si porta quindi sulla destra fino a raggiungere il colmo della dorsale sulla verticale di Ca' di Sulif e la si risale su terreno facile fino alle prime rocce. Qui si traversa a destra (est) su una sorta di cengia esposta e si svolta quindi a sinistra per raggiugere il filo della dorsale con un passaggio esposto su roccette (I grado), da memorizzare per la discesa. Si risale la dorsale su terreno aperto fino a dove questa appiana e diventa un bel pascolo per camosci, alla base di quello che da questa prospettiva appare come un torrione di roccia. Si segue una traccia che attraversa sulla destra (est) un primo canale dal fondo in parte roccioso e si prosegue fino al successivo, che presenta un morbido fondo di foglie. Si risale brevemente questo secondo canale seguendo una traccia a tornanti e quindi, con un traverso a sinistra (ovest), ci si riporta nel primo canale a monte del tratto più scosceso. Su terreno ripido ma privo di difficoltà si risale integralmente il canale fino ad un colletto sulla cresta principale diviso in due da un roccione. Qui si può salire senza alcuna difficoltà sulla cimetta sulla destra (Est), un ottimo punto panoramico.

La punta del Miarel è il dente di roccia, all'apparenza inaccessibile, che chiude la visuale a sinistra del colletto. Si scende per pochi metri nel canale di salita in modo da aggirare il roccione che lo divide in due e si traversa a destra (Ovest) sotto la punta del Miarel. Un traccia traversa ancora nel bosco e, in leggera discesa, porta a sud della cima. Si sale quindi un ripido pendio erboso stretto tra rocce scure deviando da ultimo a destra (NE) su una una sorta di rampa con roccette, ripida ed esposta, che porta sulla solitaria cima della Punta del Miarel.

Calcolare circa 2 ore da Valbella Inferiore. Discesa per lo stesso percorso in circa 1:30.