Monte Giassez Mt. 2588
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...ci siamo ricordati della nostra ciaspolata alla capanna Mautino....quando abbiamo sbagliato l’imbocco del sentiero e ci siamo ritrovati sulla poderale che porta verso il col Chabaud… ma oggi la direzione presa sarà quella giusta… ..
Siamo in un piccolo angolo incontaminato della Valle di Susa, in splendida posizione, molto ambito dagli sci-alpinisti per le sue cime, Giassez e Dormillouse solo per citarne alcune, terreno ideale anche per percorsi con le ciaspole.
Come per la ciaspolata a Crissolo siamo in compagnia del simpatico Roberto di Torino, che, come noi, partito contento e speranzoso per la bella giornata che ci attendeva è ritornato un po’ amareggiato per tutti i fastidi che gli hanno procurato le chiusure delle sue ciaspole… speriamo per la prossima gita che se la possa vivere appieno,come oggi abbiamo fatto noi…
Parcheggiamo a Thures, lasciata l'auto percorriamo la stradina ghiacciata che porta a Rhùilles e il lungo tratto in piano ci fa perdere non poco tempo.
La gente è tanta, soprattutto scialpinisti, pochissimi ciaspolatori…il cielo è coperto, ma come dice il detto: “sopra le nuvole c’è sempre il sole”.
Arriviamo così al piccolo e caratteristico nucleo di case in parte ristrutturate, posizionato nel mezzo della vallata di Thùres.
Di qui si va a destra e si oltrepassa il ponte sul torrente proseguendo sul sentiero per il colle Chabaud, cerchiamo di fare più tagli possibili e con una serie di tornanti arriviamo alle grange Chabaud.
Il vallone a monte di Chabaud si restringe, inizialmente si segue verso Col Chabaud, percorriamo uno sviluppo di sentiero molto pianeggiante e anche qui impieghiamo molto tempo, proseguiamo senza fare dislivello….
Ad un certo punto incontriamo un cartello di legno che indica la salita estiva alla cima Giassez, sarebbe una salita più diretta verso la cima, per i ripidi pendii nel lariceto, che ci permetterebbe di guadagnare il tempo perso nei lunghi tratti in piano, ma non ci sembra di vedere molte tracce, infatti nessuno va verso quella direzione.
Individuiamo una traccia che sale nel bosco e che ci sembra ben marcata, così abbandoniamo il sentiero verso il col Chabaud piegando a sinistra.
Dopo una parte iniziale nel bosco, risaliamo gli aperti pendii del Giassez e con vari traversi finali e su vari tipi di neve: compatta rigelata, farinosa, pistata dai molti passaggi dei giorni precedenti, raggiungiamo la dorsale, e quindi la croce di vetta ..in cima vaste aree pelate, la neve è pochina.. infatti per gli ultimi metri ci toglieremo addirittura le ciaspole.
Bellissimo il panorama sul Delfinato, Chaberton e i monti della valle Susa, primo su tutti il Rocciamelone.
Arriviamo alla macchina che ormai è quasi buio, almeno ci siamo goduti la giornata fino in fondo… un solo problema…. non trascurabile… propongo un giro per acquisti di generi alimentari, ma vista l’ora e il lungo viaggio che incombe… non è saggio andare per negozi… ma anche questa volta non ritorniamo a mani vuote… grazie a Roberto che alla mattina si è presentato con un bellissimo regalo … una borsa di formaggi tutti per noi… comperati a Torino nella “ Casa del formaggio”… toma, formaggio di capra, fontina d’alpeggio……e così le tradizioni di fine gita dei "ralphmalph" anche stavolta sono state mantenute….!!!
Siamo in un piccolo angolo incontaminato della Valle di Susa, in splendida posizione, molto ambito dagli sci-alpinisti per le sue cime, Giassez e Dormillouse solo per citarne alcune, terreno ideale anche per percorsi con le ciaspole.
Come per la ciaspolata a Crissolo siamo in compagnia del simpatico Roberto di Torino, che, come noi, partito contento e speranzoso per la bella giornata che ci attendeva è ritornato un po’ amareggiato per tutti i fastidi che gli hanno procurato le chiusure delle sue ciaspole… speriamo per la prossima gita che se la possa vivere appieno,come oggi abbiamo fatto noi…
Parcheggiamo a Thures, lasciata l'auto percorriamo la stradina ghiacciata che porta a Rhùilles e il lungo tratto in piano ci fa perdere non poco tempo.
La gente è tanta, soprattutto scialpinisti, pochissimi ciaspolatori…il cielo è coperto, ma come dice il detto: “sopra le nuvole c’è sempre il sole”.
Arriviamo così al piccolo e caratteristico nucleo di case in parte ristrutturate, posizionato nel mezzo della vallata di Thùres.
Di qui si va a destra e si oltrepassa il ponte sul torrente proseguendo sul sentiero per il colle Chabaud, cerchiamo di fare più tagli possibili e con una serie di tornanti arriviamo alle grange Chabaud.
Il vallone a monte di Chabaud si restringe, inizialmente si segue verso Col Chabaud, percorriamo uno sviluppo di sentiero molto pianeggiante e anche qui impieghiamo molto tempo, proseguiamo senza fare dislivello….
Ad un certo punto incontriamo un cartello di legno che indica la salita estiva alla cima Giassez, sarebbe una salita più diretta verso la cima, per i ripidi pendii nel lariceto, che ci permetterebbe di guadagnare il tempo perso nei lunghi tratti in piano, ma non ci sembra di vedere molte tracce, infatti nessuno va verso quella direzione.
Individuiamo una traccia che sale nel bosco e che ci sembra ben marcata, così abbandoniamo il sentiero verso il col Chabaud piegando a sinistra.
Dopo una parte iniziale nel bosco, risaliamo gli aperti pendii del Giassez e con vari traversi finali e su vari tipi di neve: compatta rigelata, farinosa, pistata dai molti passaggi dei giorni precedenti, raggiungiamo la dorsale, e quindi la croce di vetta ..in cima vaste aree pelate, la neve è pochina.. infatti per gli ultimi metri ci toglieremo addirittura le ciaspole.
Bellissimo il panorama sul Delfinato, Chaberton e i monti della valle Susa, primo su tutti il Rocciamelone.
Arriviamo alla macchina che ormai è quasi buio, almeno ci siamo goduti la giornata fino in fondo… un solo problema…. non trascurabile… propongo un giro per acquisti di generi alimentari, ma vista l’ora e il lungo viaggio che incombe… non è saggio andare per negozi… ma anche questa volta non ritorniamo a mani vuote… grazie a Roberto che alla mattina si è presentato con un bellissimo regalo … una borsa di formaggi tutti per noi… comperati a Torino nella “ Casa del formaggio”… toma, formaggio di capra, fontina d’alpeggio……e così le tradizioni di fine gita dei "ralphmalph" anche stavolta sono state mantenute….!!!
Tourengänger:
ralphmalph
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