Montebello (2230 m) e Monte Valgussera (2169 m)


Publiziert von Sky , 9. Januar 2021 um 12:52.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 7 Januar 2021
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT4 - Schneeschuhtour
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 

Oggi siamo gialli (scuro), che va bene, ma le valanghe sono arancioni (marcato), quindi non è facile scegliere una meta “sicura”. Tra l’altro, in Lombardia conosco poco. Studio per un po’ ed alla fine decido di optare per Foppolo. L’idea è di salire dalle piste (chiuse) e portarmi sulla cresta che dal Montebello porta alla Cima di Valcerva. Essendo una cresta sarei al sicuro dalle valanghe.

Parto con gran calma, da Foppolo sarebbero solo 700 metri di dislivello ad arrivare in cima, una passeggiata insomma, rispetto a quello a cui sono abituato. La strada è lunga, lunghissima, molto più di quello che mi ero immaginato. Alla fine sono lì alle 8 e un quarto passate. Fa freddo, all’incirca -6°, ed il sole non è ancora sorto. Parto ben coperto, lungo la traccia battuta dai gatti delle nevi a fianco delle piste, dedicata a scialpinisti e ciaspolatori. All’inizio vado con gli scarponi, poi dopo un po’ metto le ciaspole (nel corso della giornata in realtà noterò che molti salgono con le scarpette, tanto è compatta la neve!). Nel frattempo, la temperatura è decisamente aumentata. Arrivo al Passo della Croce e continuo fino a raggiungere una specie di ristorante, appena sotto la mia prima vetta. A questo punto, abbandono le piste e incomincio a salire nella neve (quasi) fresca, dritto per dritto verso il Montebello. A tre quarti della salita incontro una (bella) croce, che curiosamente non è nel punto più alto, bensì in quello visibile dal rifugio sottostante. Proseguo fino al Montebello vero e proprio. A questo punto però scopro che la cresta che porta alla Cima di Valcervia è completamente corniciata e senza alcuna traccia. Se avessi i ramponi e la piccozza con me ci farei un pensiero, ma oggi avevo deciso di lasciarli entrambi a casa, visto che mi aspettavo di trovare neve farinosa e non un terreno tecnico. Peccato, perché solitamente li ho entrambi con me!

A questo punto decido di provare il piano B: abbassarmi sul versante SE e puntare al passo di Valcervia. Il pendio qui è però piuttosto ripido: devo quindi tornare fino quasi al rifugio, per poi svoltare e puntare verso la mia meta. La traccia, qui, c’è. Uno, o più, scialpinisti sono passati di qui e, con un lunghissimo traverso, porta al passo. Il traverso è sempre rognoso per le ciaspole. Il pendio da attraversare, inoltre, è molto ripido (in un tratto, addirittura oltre i 40°) e la neve inconsistente: ci sono alcuni punti in cui la ciaspola non tiene e sprofonda completamente. La neve, in realtà, non è tantissima, ci sono dei punti in cui addirittura spunta dell’erba, ma le condizioni non mi piacciono affatto. Così, ad un certo punto, decido di rinunciare. Non me la sento di andare avanti.

Così, ora passo al piano C: tornato al Passo della Croce, punto al Monte Valgussera. Lì è pieno di gente. Si sale lungo la pista. Senza alcun problema, sono in vetta. Rispetto alla mia meta originale la vista sulla Valtellina da qui è preclusa, ma il panorama è di tutto rispetto! Inoltre sono zone a me quasi completamente sconosciute, quindi la giornata è andata comunque bene. Ora non mi resta che tornare alla macchina.

Nonostante sia una giornata (quasi) feriale e sia ancora presto nel pomeriggio, il traffico sulla Val Brembana è tremendo, una cosa che non sopporto e che mi tiene di solito lontano da queste valli.


Tourengänger: Sky
Communities: Hikr in italiano


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