Vallone delle Brenve o Bréngole


Publiziert von emanuele80 , 5. März 2020 um 18:02.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum: 1 März 2020
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT4 - Schneeschuhtour
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 8:30
Aufstieg: 1670 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada Torino-Aosta, uscita Pont-Saint-Martin, strada regionale per Aosta. A Hone, svoltare a sinistra attraversando la Dora e risalire la Valle di Champorcher fino a Pontboset dove si svolta a sinistra, si scende al torrente Ayasse e, attraversato il ponte in direzione Frontiere, si parcheggia in uno degli slarghi a lato della strada.
Kartennummer:Carta della Valchiusella, MU Edizioni, 1:20.000

Spesso l’originalità è una mia prerogativa per andare in montagna: difficilmente mi accodo su percorsi frequentati in quanto desidero ricercare un intimo e riverenziale contatto con la natura, che mi estranei dal mondo per qualche ora alla ricerca di emozioni forti ma delicate allo stesso tempo, possibilmente dal gusto un po’ alpinistico. Il meteo sembra ancora promettere bene in Valle d’Aosta, soprattutto nella parte orientale, mentre sul resto delle Alpi pare incerto. Sfogliando la guida di Zavatta sul Parco del Mont Avic, vengo irrimediabilmente attratto dal Vallone di Brenve, che dall’abitato di Pontboset s’incunea in direzione SW verso il confine con il Piemonte, un luogo poco battuto dagli escursionisti in estate e praticamente abbandonato in inverno, anche grazie alla chiusura in questa stagione della strada che sale a Crest desot. Mi sembrano quindi delle buone caratteristiche per andare a ficcarci il naso! Oggi non metto nessuna cima in programma: vista la nevicata della notte e la lunghezza della gita (in realtà un piccolo viaggio), mi prefiggo come meta il solitario Lago di Lesiney.

Parto da Pontboset nell’oscurità, proprio mentre un grosso tasso si precipita in discesa all’inizio della mulattiera: bene, l’inizio è promettente! Raggiungere Crest desot dal paese richiede circa mezz’ora, con un ultimo tratto su strada asfaltata leggermente spolverata di neve. Dal villaggio, percorro il sentiero di sinistra che compie alcune svolte, poi continua in falsopiano; a un bivio, in corrispondenza di un canale coperto, mi mantengo sulla diramazione di destra che porta, tra frassini e noccioli, all’Alpe Fontana. Subito dopo incomincio a salire con maggior ripidità, raggiungendo la base di un’imponente bastionata strapiombante che costeggio per un buon tratto (qualche punto delicato causa ghiaccio), fino ad uscire su di una larga e panoramica cengia protetta da staccionate. Il pendio si allarga vicino alle baite di Miallet e subito dopo attraversa una gigantesca valanga scesa dal canale sottostante la Punta Veraz. Giunto alle prime baite di Lavassey, calzo le racchette data la copertura nevosa più consistente, oltrepasso l’Alpe Leutta inferiore e, sull’altra sponda del torrente, risalgo al grande pianoro di Brenve con le numerose casette in pietra e lose di Derby o Bréngole. Il luogo è incantevole ed immacolato, il sole splende, mi aspetta un bel percorso tutto da tracciare in neve fresca e ambiente fiabesco; davanti a me, maestose, le sagome innevate del Monte dei Corni, dell’Arbùeil e della Cima Prel. Procedo in falsopiano verso il fondo del vallone e, a circa 1850 m di quota, piego a sinistra in direzione sud, inoltrandomi in una conca sbarrata frontalmente da una bastionata rocciosa. Qui valuto la situazione: nonostante la ripidezza, ho l’impressione che sulla destra si possa superare il contrafforte principale senza eccessive difficoltà e, pur dovendo scalinare una decina di metri su pendenze barbare, arrivo a sommitare il pendio superiore dal quale vedo spuntare la Punta Dondogna. Traverso per un breve tratto verso nord perdendo qualche metro, per proseguire poi in direzione Valchiusella dove raggiungo finalmente la zona pianeggiante del Lago di Lesiney con di fronte il Colle Valbella e la cresta spartiacque con il Piemonte. L’ambiente è meraviglioso in questo mare bianco e blu e reso ancor più suggestivo dalla fresca coltre caduta la notte precedente. Alle mie spalle, all’orizzonte, troneggiano Rosa e Cervino. Vista la splendida giornata e le ore di luce ancora abbondanti, decido di spingermi fino al colle. In realtà raggiungo la frastagliata cresta in corrispondenza di un evidente intaglio più a ovest, dove in lontananza, bene o male nei pressi, mi osservava guardingo un camoscio. L’orizzonte si presenta limpido anche sul lato della Valchiusella, con sporadiche nubi di risalita mentre i pendii della Cima Prel, vista l’esposizione meridionale, risultano spogli da neve con qualche incombente cornice. Il luogo è di un fascino selvaggio che mi avvolge dentro con le emozioni che cercavo.

Per la discesa lego le racchette allo zaino e calzo i ramponi vista la ripidezza di alcuni tratti. Tornato sopra la bastionata, rifaccio il traverso ma poi, dopo una breve riflessione, torno sui miei passi per provare a scendere più a nord tra radi larici (ripido), direttamente sul poggio della Reia di Cré, baita ristrutturata con tetto di lamiera a quota 1937 m. L’idea di rivela ottima e, raggiunto l’alpeggio, rimetto le ciaspole e mi ricongiungo al percorso dell’andata sul fondo del vallone. Dopo una lunga pausa al tepore di un sole quasi primaverile, torno a Miallet proprio mentre sopraggiunge una fitta nebbia ad avvolgere completamente l’anfiteatro di cime dove mi trovavo poco prima. Timing perfetto quindi! Prima di tornare all’auto, mi concedo una breve deviazione che dal canale coperto porta alle case di Crest damon, piccolo villaggio con cappella, forno e dortoir, da cui uno stretto sentiero gradinato mi riporta a Crest desot e da qui a Pontboset lungo la bella mulattiera percorsa al mattino.


Tourengänger: emanuele80
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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andrea62 hat gesagt:
Gesendet am 6. März 2020 um 15:31
Complimenti per la scelta di una valle solitaria.
"IL cavaliere della valle solitaria" western del...1953 ah ah.
Andrea

emanuele80 hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. März 2020 um 11:11
Luogo magnifico, soprattutto in inverno!
E bel film, visto tanti anni fa. A sto punto da rivedere, eh eh...

Ciao,
Emanuele

Cele hat gesagt:
Gesendet am 10. März 2020 um 14:13
Bellissimo giro e bellissime foto, complimenti!

emanuele80 hat gesagt: RE:
Gesendet am 11. März 2020 um 09:22
Grazie Cele,
vallone splendido in effetti, in un'area molto appartata della Valle di Champorcher... Da riscoprire!

Ciao,
Emanuele


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