Mount Sodom - Dead Sea
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In Israele nel mezzo del deserto della Giudea e sulle sponde del Mar Morto si erge il monte Sodoma.
La Bibbia racconta che Sodoma era una città fiorente e verde, ma anche piena zeppa di peccato, Dio è intervenuto e ha punito la città inviando fuoco e zolfo per consumarla, questo spiegherebbe perché adesso è rimasta solo una grande e arida collina di rocce salate.
Mentre la gente fuggiva dalla città in fiamme, una donna (la moglie di Lot) ha osato voltarsi per dare un'ultima occhiata alla sua casa ed è stata immediatamente trasformata in una colonna di sale, si dice che questo pilastro di sale e pietra sia ancora lì sul Monte Sodoma, ed è chiamato Moglie di Lot.
Salendo il Monte Sodoma, non solo si può riflettere sulla sua straordinaria storia piena di peccato, ma si può anche godere dei punti di vista sorprendenti e dell'incredibile paesaggio del deserto della Giudea e del Mar Morto.
Salita
Ci sono due sentieri per salire sul Monte Sodoma.
Il primo, chiamato Ma'aleh HaSulamot (tradotto "Ascesa delle scale") richiede circa un'ora e mezza, nel primo tratto è piuttosto ripido, con tratti a gradini e molte scale.
Ha inizio sulla Strada 90 (cartello segnaletico ma parcheggio solo sul ciglio della strada, in corrispondenza dei resti del campo dei primi operai che hanno lavorato sul Mar Morto (1934).
Il secondo sentiero è Shvil HaDagim, anch'esso ripido ma senza scale.
Il nome di questo sentiero si traduce come "Sentiero dei pesci" a causa dei molti pesci fossilizzati ancora incastonati nella roccia su entrambi i lati del percorso. Questo sentiero è pure accessibile dalla strada 90 più a nord del precedente.
Si sale in uno dei luoghi più aridi della terra, ma con alcune viste spettacolari (specialmente nel tardo pomeriggio).
Il Monte Sodoma è fatto quasi completamente di salgemma e se fosse in un clima meno secco, ormai si sarebbe sciolto!
La nostra escursione
Siamo arrivati sul posto, poco dopo le due del pomeriggio, provenendo da sud e con poco tempo a disposizione abbiamo preso il primo sentiero trovato, quello delle scalette, che, per mancanza di tempo abbiamo seguito anche per il ritorno.
Al primo tratto, ripidissimo attrezzato, segue un lungo percorso ondulato, poi si sbuca sul pianoro sommitale dove si ha la sorpresa di trovare una strada e un parcheggio, in lontananza si vede il segnale trigonometrico della cima che comunque si raggiunge in pochi minuti con un percorso pianeggiante.
La vista si apre sul Mar Morto, con le incredibili montagne Moab della Giordania sullo sfondo.
Fa impressione pensare che, anche se si è in cima e ci si sente molto in alto, in realtà si è ancora a quasi 200 metri sotto il livello del mare!
Consigli
Seguire sempre i segnavia che indicano il percorso, i l terreno di sale è molto fragile e tendono a formarsi delle voragini, con lo stesso effetto per chi inavvertitamente ci passa sopra dei crepacci su un ghiacciaio.
Il momento migliore di salire al monte Sodoma è il tramonto, però bisogna assolutamente evitare di farsi sorprendere dal buio.
I posti tendono ad assomigliarsi, c'è una grande rete di tracce che vanno da ogni parte e se non si vedono i segnavia ci si può trovare nei guai.
Tracce GPS
Oltre alla traccia del nostro percorso abbiamo pubblicato anche quella del sentiero dei Pesci (scaricata da internet), con più tempo a disposizione si potrebbero percorrere entrambi i sentieri con l'unico aggravio di un paio di chilometri lungo la strada 90 per tornare al punto di partenza.
Informazioni di carattere generale
vedi Israele:8 giorni nel Negev
La Bibbia racconta che Sodoma era una città fiorente e verde, ma anche piena zeppa di peccato, Dio è intervenuto e ha punito la città inviando fuoco e zolfo per consumarla, questo spiegherebbe perché adesso è rimasta solo una grande e arida collina di rocce salate.
Mentre la gente fuggiva dalla città in fiamme, una donna (la moglie di Lot) ha osato voltarsi per dare un'ultima occhiata alla sua casa ed è stata immediatamente trasformata in una colonna di sale, si dice che questo pilastro di sale e pietra sia ancora lì sul Monte Sodoma, ed è chiamato Moglie di Lot.
Salendo il Monte Sodoma, non solo si può riflettere sulla sua straordinaria storia piena di peccato, ma si può anche godere dei punti di vista sorprendenti e dell'incredibile paesaggio del deserto della Giudea e del Mar Morto.
Salita
Ci sono due sentieri per salire sul Monte Sodoma.
Il primo, chiamato Ma'aleh HaSulamot (tradotto "Ascesa delle scale") richiede circa un'ora e mezza, nel primo tratto è piuttosto ripido, con tratti a gradini e molte scale.
Ha inizio sulla Strada 90 (cartello segnaletico ma parcheggio solo sul ciglio della strada, in corrispondenza dei resti del campo dei primi operai che hanno lavorato sul Mar Morto (1934).
Il secondo sentiero è Shvil HaDagim, anch'esso ripido ma senza scale.
Il nome di questo sentiero si traduce come "Sentiero dei pesci" a causa dei molti pesci fossilizzati ancora incastonati nella roccia su entrambi i lati del percorso. Questo sentiero è pure accessibile dalla strada 90 più a nord del precedente.
Si sale in uno dei luoghi più aridi della terra, ma con alcune viste spettacolari (specialmente nel tardo pomeriggio).
Il Monte Sodoma è fatto quasi completamente di salgemma e se fosse in un clima meno secco, ormai si sarebbe sciolto!
La nostra escursione
Siamo arrivati sul posto, poco dopo le due del pomeriggio, provenendo da sud e con poco tempo a disposizione abbiamo preso il primo sentiero trovato, quello delle scalette, che, per mancanza di tempo abbiamo seguito anche per il ritorno.
Al primo tratto, ripidissimo attrezzato, segue un lungo percorso ondulato, poi si sbuca sul pianoro sommitale dove si ha la sorpresa di trovare una strada e un parcheggio, in lontananza si vede il segnale trigonometrico della cima che comunque si raggiunge in pochi minuti con un percorso pianeggiante.
La vista si apre sul Mar Morto, con le incredibili montagne Moab della Giordania sullo sfondo.
Fa impressione pensare che, anche se si è in cima e ci si sente molto in alto, in realtà si è ancora a quasi 200 metri sotto il livello del mare!
Consigli
Seguire sempre i segnavia che indicano il percorso, i l terreno di sale è molto fragile e tendono a formarsi delle voragini, con lo stesso effetto per chi inavvertitamente ci passa sopra dei crepacci su un ghiacciaio.
Il momento migliore di salire al monte Sodoma è il tramonto, però bisogna assolutamente evitare di farsi sorprendere dal buio.
I posti tendono ad assomigliarsi, c'è una grande rete di tracce che vanno da ogni parte e se non si vedono i segnavia ci si può trovare nei guai.
Tracce GPS
Oltre alla traccia del nostro percorso abbiamo pubblicato anche quella del sentiero dei Pesci (scaricata da internet), con più tempo a disposizione si potrebbero percorrere entrambi i sentieri con l'unico aggravio di un paio di chilometri lungo la strada 90 per tornare al punto di partenza.
Informazioni di carattere generale
vedi Israele:8 giorni nel Negev
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