Santa Massenza - Via Gran Diedro
,
24. September 2019 um 11:17.
|
||||||||||||||||||||||||
 |
 |
Le previsioni non danno molto bello sulle Alpi per questo weekend, così decidiamo di fare una romantica fuga nella bella Valle del Sarca.
Con la calma e la tranquillità di chi si vuol gustare due giorni di inaspettata vacanza ci avviamo verso la prima via di questi due giorni.
Nonostante sia perfettamente consapevole del fatto di avere seri problemi di coordinazione nell'arrampicata in diedro tutta felice accetto la proposta della via.... il GRAN DIEDRO!
Ma nonostante qualche piccola e innocua lamentela lungo il tiro chiave, è stato proprio un fantastico inizio di weekend!
Dalla centrale idroelettrica (q. 256 m), seguire la strada che si addentra nel paesino di Santa Massenza, quindi imboccare quasi subito il sentiero che si stacca sulla sinistra della strada (indicazioni per RANZO).
Seguire la ripida mulattiera che si addentra nel bosco; ignorare un primo bivio sulla destra, quindi imboccare il secondo. Passare alla base di una falesia e deviare a sinistra seguendo la prima traccia che si trova. Raggiunta la base della soprastante parete si trova l'attacco del Gran Diedro, segnato da una scritta in blu con il nome della via (q. 340 m).
L1: salire lungo la bella e impegnativa fessura e uscire per rocce più semplici al terrazzino dove si sosta alla base del successio diedro (1 chiodo da integrare) - VI- 15m
L2: proseguire lungo il bel diedro fino a raggiungere una pianta con cordone. Rinviarla e superare un verticale ma ben appigliato muretto sulla sinistra. Proseguire nel diedro stando sulla sinistra (un paio di chiodi con cordoni in uscita), fino alla sosta - IV, VI- 30m
L3: tiro chiave: seguire il lungo e spettacolare diedro fessurato (ben protetto), quindi uscire a destra con delicato passo in placca - VI 35m
L4: seguire ancora il diedro, poi uscire a destra per rocce rotte e semplici fino alla sosta (tiro completamente da attrezzare a friends) - V+, V 20m
L5: salire dritti sopra la sosta fino ad un cordone, quindi facile traverso in placca verso sinistra fino a raggiungere nuovamente la verticale del diedro. Seguire nuovamente il bel diedro (delicato nella parte finale) fino alla sosta - V, V+ 30m
L6: dalla sosta traversare verso destra. Raggiunto il secondo cordone sullo spigolo proseguire verticali per facili roccette fino ad un albero dove si sosta - III, IV 15m
L7: facili rocce rotte portano ad una bellissima e compatta placca solcata da alcune cannellures. Risalirla fino ad un piccolo muretto che si supera facilmente sulla sinistra. Per rocce rotte e più semplici (attenzione a qualche tratto un po' instabile) seguire l'esposto spigolo fino alla sosta con anello cementato - V-, IV 30m
L8: vincere il muretto leggermente strapiombante ma ben appigliato sopra la sosta (cordoni), quindi vincere una placca compatta e delicata obliquando verso destra. Proseguire per muretti e placche a buchi prima verso destra e poi verso sinistra fino alla sosta alla base della placca finale. Sosta su clessidra alla base della placca - V, IV 45m
L9: salire la bella placca ricca di buchi e clessidre fino al secondo cordone. Qui alzarsi ancora un paio di metri per poi entrare nuovamente nel diedro, che si segue fino a quando non è possibile traversare a destra sfruttando provvidenziali buchi nella placca. Per rocce più semplici e rotte si prosegue fino al termine della via, dove si sosta su piante - IV+, IV, III 55m
Dall'uscita della via, dove si trova anche il libro di fine via, seguire i bolli e gli ometti verso destra (faccia a monte). Oltrepassato un caratteristico (e stretto!) intaglio nella roccia, il sentiero inizia a perdere quota, per poi compiere un lungo traverso fino ad incontrare un tratto attrezzato con cavo metallico e scaletta. A questo punto ci si ricongiunge ad un sentiero CAI ben segnalato, che si segue fino ad una scritta gialla su un masso. Poco dopo la scritta, si incontra un bivio segnalato da ometto sulla destra: seguirlo fino ad un successivo bivio, ove occorre invece mantenere la sinistra. Il ripido sentiero conduce ad una strada privata prima e al piccolo centro di Santa Massenza poi. Da qui, seguendo la strada, si torna alla macchina.
Itinerario abbastanza recente che, lungo le prime 5 lunghezze, segue un bellissimo diedro fessurato. La salita è di stampo classico e alpinistico: è attrezzata solo con cordoni e chiodi (soste comprese), a parte la sosta al termine del settimo tiro ove si trova un fix con anello ad integrare il chiodo sulla sinistra. Portare friends fino al giallo BD e cordini per le numerose clessidre, per allungare i chiodi e per attrezzare/rinforzare le soste.
con Peru
Con la calma e la tranquillità di chi si vuol gustare due giorni di inaspettata vacanza ci avviamo verso la prima via di questi due giorni.
Nonostante sia perfettamente consapevole del fatto di avere seri problemi di coordinazione nell'arrampicata in diedro tutta felice accetto la proposta della via.... il GRAN DIEDRO!
Ma nonostante qualche piccola e innocua lamentela lungo il tiro chiave, è stato proprio un fantastico inizio di weekend!
Dalla centrale idroelettrica (q. 256 m), seguire la strada che si addentra nel paesino di Santa Massenza, quindi imboccare quasi subito il sentiero che si stacca sulla sinistra della strada (indicazioni per RANZO).
Seguire la ripida mulattiera che si addentra nel bosco; ignorare un primo bivio sulla destra, quindi imboccare il secondo. Passare alla base di una falesia e deviare a sinistra seguendo la prima traccia che si trova. Raggiunta la base della soprastante parete si trova l'attacco del Gran Diedro, segnato da una scritta in blu con il nome della via (q. 340 m).
L1: salire lungo la bella e impegnativa fessura e uscire per rocce più semplici al terrazzino dove si sosta alla base del successio diedro (1 chiodo da integrare) - VI- 15m
L2: proseguire lungo il bel diedro fino a raggiungere una pianta con cordone. Rinviarla e superare un verticale ma ben appigliato muretto sulla sinistra. Proseguire nel diedro stando sulla sinistra (un paio di chiodi con cordoni in uscita), fino alla sosta - IV, VI- 30m
L3: tiro chiave: seguire il lungo e spettacolare diedro fessurato (ben protetto), quindi uscire a destra con delicato passo in placca - VI 35m
L4: seguire ancora il diedro, poi uscire a destra per rocce rotte e semplici fino alla sosta (tiro completamente da attrezzare a friends) - V+, V 20m
L5: salire dritti sopra la sosta fino ad un cordone, quindi facile traverso in placca verso sinistra fino a raggiungere nuovamente la verticale del diedro. Seguire nuovamente il bel diedro (delicato nella parte finale) fino alla sosta - V, V+ 30m
L6: dalla sosta traversare verso destra. Raggiunto il secondo cordone sullo spigolo proseguire verticali per facili roccette fino ad un albero dove si sosta - III, IV 15m
L7: facili rocce rotte portano ad una bellissima e compatta placca solcata da alcune cannellures. Risalirla fino ad un piccolo muretto che si supera facilmente sulla sinistra. Per rocce rotte e più semplici (attenzione a qualche tratto un po' instabile) seguire l'esposto spigolo fino alla sosta con anello cementato - V-, IV 30m
L8: vincere il muretto leggermente strapiombante ma ben appigliato sopra la sosta (cordoni), quindi vincere una placca compatta e delicata obliquando verso destra. Proseguire per muretti e placche a buchi prima verso destra e poi verso sinistra fino alla sosta alla base della placca finale. Sosta su clessidra alla base della placca - V, IV 45m
L9: salire la bella placca ricca di buchi e clessidre fino al secondo cordone. Qui alzarsi ancora un paio di metri per poi entrare nuovamente nel diedro, che si segue fino a quando non è possibile traversare a destra sfruttando provvidenziali buchi nella placca. Per rocce più semplici e rotte si prosegue fino al termine della via, dove si sosta su piante - IV+, IV, III 55m
Dall'uscita della via, dove si trova anche il libro di fine via, seguire i bolli e gli ometti verso destra (faccia a monte). Oltrepassato un caratteristico (e stretto!) intaglio nella roccia, il sentiero inizia a perdere quota, per poi compiere un lungo traverso fino ad incontrare un tratto attrezzato con cavo metallico e scaletta. A questo punto ci si ricongiunge ad un sentiero CAI ben segnalato, che si segue fino ad una scritta gialla su un masso. Poco dopo la scritta, si incontra un bivio segnalato da ometto sulla destra: seguirlo fino ad un successivo bivio, ove occorre invece mantenere la sinistra. Il ripido sentiero conduce ad una strada privata prima e al piccolo centro di Santa Massenza poi. Da qui, seguendo la strada, si torna alla macchina.
Itinerario abbastanza recente che, lungo le prime 5 lunghezze, segue un bellissimo diedro fessurato. La salita è di stampo classico e alpinistico: è attrezzata solo con cordoni e chiodi (soste comprese), a parte la sosta al termine del settimo tiro ove si trova un fix con anello ad integrare il chiodo sulla sinistra. Portare friends fino al giallo BD e cordini per le numerose clessidre, per allungare i chiodi e per attrezzare/rinforzare le soste.
con Peru
Tourengänger:
irgi99
irgi99Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Galerie
Bitte warten...
Beschreibung der Tour
Fotos der Tour (30)
Ähnliche Berichte (1)
Kommentare (6)
Kommentare (6)