Giroingiro del Bolettone
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All'improvviso mi viene in mente il Sentiero dei Faggi: l'avevo già percorso un paio di volte, ma sempre con tempo brutto, pioggia o nevischio. Certamente una faggeta nella nebbia ha le sue attrattive estetiche, ma come perdere l'occasione che si presenta con queste giornate ventose e terse? Arrivati in loco apprendo dalle notizie fornite da una bacheca che da ben quarant'anni esiste una corsa "non competitiva" su questo preciso percorso, dal quale quindi ho mutuato il titolo del report. Un giro veramente spettacolare.
Dall'ingresso dell'Alpe prendere subito a sinistra la carrareccia che sale verso il Bolettone e, al primo bivio, volgere a sinistra seguendo le indicazioni per la Capanna Patrizi. Si percorre in saliscendi la stretta pista carrozzabile finchè si conclude presso una casa isolata (Doss Mezzan): da qui si prosegue lungo un tortuoso sentiero attraverso un arioso bosco di latifoglie. Appena oltrepassato il terzo vallone (e terzo guado) ed il sentierino che scende ad Albavilla lungo la Val Cosia, un breve rettilineo su terreno roccioso conduce fino alla radura che ospita l'edificio chiuso dell'ex-Capanna Patrizi. Seguendo le indicazioni per evitare le numerose tracce che scendono a confluire verso Tavernerio, si intraprende il lungo traverso al limite del bosco che sale gradualmente fino alla Bocchetta di Molina (nei pressi l'ex-Capanna San Pietro): un sentiero pianeggiante si porta verso destra sul crinale fino al bivio per il Monte Bolettone. Lasciata a destra la traccia in ripida salita per la vetta, si prosegue ora lungo il Sentiero dei Faggi: è una meravigliosa traccia che, alternando un po' di salita a qualche discesa, attraversa tutto il versante settentrionale del Bolettone assecondandone l'orografia a canaloni. Il percorso, essendo di nessuna difficoltà, permette di godersi la straordinaria foresta di enormi faggi che crescono da un terreno ghiaioso privo della benché minima vegetazione di sottobosco. Raggiunta la Bocchetta di Lemna, ci si dirige a destra per la breve salita che si conclude nei pressi della Capanna Mara. Il ritorno all'Alpe del Vicerè avviene lungo la carrareccia di servizio al rifugio, per lunghi tratti cementata.
https://www.relive.cc/view/g28795760121
Dall'ingresso dell'Alpe prendere subito a sinistra la carrareccia che sale verso il Bolettone e, al primo bivio, volgere a sinistra seguendo le indicazioni per la Capanna Patrizi. Si percorre in saliscendi la stretta pista carrozzabile finchè si conclude presso una casa isolata (Doss Mezzan): da qui si prosegue lungo un tortuoso sentiero attraverso un arioso bosco di latifoglie. Appena oltrepassato il terzo vallone (e terzo guado) ed il sentierino che scende ad Albavilla lungo la Val Cosia, un breve rettilineo su terreno roccioso conduce fino alla radura che ospita l'edificio chiuso dell'ex-Capanna Patrizi. Seguendo le indicazioni per evitare le numerose tracce che scendono a confluire verso Tavernerio, si intraprende il lungo traverso al limite del bosco che sale gradualmente fino alla Bocchetta di Molina (nei pressi l'ex-Capanna San Pietro): un sentiero pianeggiante si porta verso destra sul crinale fino al bivio per il Monte Bolettone. Lasciata a destra la traccia in ripida salita per la vetta, si prosegue ora lungo il Sentiero dei Faggi: è una meravigliosa traccia che, alternando un po' di salita a qualche discesa, attraversa tutto il versante settentrionale del Bolettone assecondandone l'orografia a canaloni. Il percorso, essendo di nessuna difficoltà, permette di godersi la straordinaria foresta di enormi faggi che crescono da un terreno ghiaioso privo della benché minima vegetazione di sottobosco. Raggiunta la Bocchetta di Lemna, ci si dirige a destra per la breve salita che si conclude nei pressi della Capanna Mara. Il ritorno all'Alpe del Vicerè avviene lungo la carrareccia di servizio al rifugio, per lunghi tratti cementata.
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