Loccia di Lei - Valle Antigorio


Publiziert von atal , 13. Mai 2018 um 14:37.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:12 Mai 2018
Wandern Schwierigkeit: T5- - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 900 m
Abstieg: 900 m

La Loccia di Lei è un alpe circondato da fitti e ripidi boschi a poca distanza della comoda e frequentata zona di Aleccio. Il profondo canale del Rio Antolina separa i due mondi. 

L’abbandono - e il conseguente imboscamento - della Loccia di Lei sarebbero assoluti, se non fosse per un ripetitore rivolto verso Crodo, posizionato alle spalle delle baite. Immaginiamo che questo venga raggiunto all'occorrenza in elicottero, vista l'assenza di un percorso "ragionevole" per arrivarci.

Commentando questa mia avventura, mia moglie mi ha fatto notare che verrà un giorno in cui anche i ripetitori saranno il ricordo di un tecnologia obsoleta e forse ci sarà qualcuno che si metterà in cammino per cercarli...

Annotazioni
Il percorso ricalca a grandi linee il tracciato rappresentato sulla prima edizione della IGM e sulla Siegfried. Non ci sono segnavia affidabili e si incontrano solo due brevissimi tratti costruiti, uno all’inizio, l’altro alla fine del percorso. In mezzo un fitto bosco misto di conifere e latifoglie, segnato da una molteplicità di tracce che si interrompono.

In questa zona dalla Valle Antigorio non troviamo i consueti terrazzi naturali e le rocce dalla forme arrotondate, ma valli segnate dall'erosione fluviale, e un ambiente che ricorda quello della valle del Fenecchio.

Utile il GPS.

Il percorso
Con Ferruccio e Francesco parto dal parcheggio di Maglioggio. Ci incamminiamo sulla bella mulattiera per Aleccio, fino a dove questa è sostituita dalla strada asfaltata che seguiamo fino al ponte sul Rio Antolina. Ci dirigiamo verso una prima baita visibile dalla strada e proseguiamo in leggera salita verso NE entrando nel bosco. Su vaghe tracce superiamo il greto del canale del Rio Valpicin (praticamente asciutto) e raggiungiamo i ruderi imboscati di Intelval, probabilmente traducibile con Nelle Valli. Un muro - sul punto di crollare - riporta l’iscrizione 1714.

Proseguiamo in piano, guadiamo lo spumeggiante Rio Bruson e arriviamo - da ultimo su un tratto costruito - alle baite pericolanti (con tanto di cartello...) dell'Alpe Le Valli, dove si può ammirare un inconsueto affresco triangolare sotto il colmo del tetto.

Traversiamo in piano e scendiamo a guadare il Rio Frua (circa 950 m). Sull’opposto versante si incontrano dei pali conficcati nel terreno e, nelle vicinanze, un rudere azzerato. Una vaga traccia risale la dorsale. Questa presenta in alcuni punti i fianchi fortemente erosi. Saliamo sul colmo fino al termine di un tratto pianeggiante, oltre il quale la dorsale si confonde con il pendio soprastante (circa 1220 m), e traversiamo a sinistra (Nord) fino ad un'altra costa che risaliamo su ripide tracce di animali. Alla base di una zona rocciosa incrociamo i resti di un sentiero che sale a tornanti (passaggio obbligato). Dopo un tratto imboscato, saliamo verso la costa erbosa alla nostra destra (Sud), dove troviamo dei resti di muretti (1560 m). Risaliamo brevemente la dorsale e, volgendo a sinistra (N) a monte di una piccola giavina, attraversiamo un ripido canalino dal fondo erboso (circa 1620 m) e, dopo un tratto in piano nel ripido bosco (traccia), arriviamo alle spalle del ripetitore della Loccia di Lei.

Al margine inferiore dell pascolo, troviamo due baite. Una di esse ha ancora il tetto e all'interno presenta le classiche scritte in nerofumo sulle travi e una bottiglietta di Crodino (datata 1987), a testimonianza di visite relativamente recenti.

Scendendo la dorsale principale verso Ovest, troviamo il rudere della stalla, anch'esso dal tetto crollato e circondato dal bosco. Le dimensioni sembrano quasi suggerire che fosse una stalla per bovini ma il tipo di terreno tutt'attorno e la mancanza di tratti costruiti che lascino supporre l'esistenza di una stra di vacch, portano a pensare che la Loccia di Lei venisse caricata solo con il bestiame minuto.

Tempo: circa 2:15

Il ritorno
Pec’Negher (toponimo che richiama la peccia o abete rosso, poi diventato Pizzonero sulle mappe più recenti...) è un altro alpeggio abbandonato, probabilmente da più tempo rispetto alla Loccia di Lei, ed è posto sulla dorsale situata più a Nord. Tra i due alpeggi il versante è profondamente inciso - a dispetto della rappresentazione che ne fanno le carte IGM e CNS - dall'omonimo canale, incassato e dai fianchi dirupati.

Incoraggiati da una coppia di tagli nei pressi della stalla della Loccia di Lei, abbiamo fatto due tentativi per attraversare il canale del Rio Pec'Negher, senza però trovare altri segni inconfutabili di passaggio, né a monte, né a valle. Alla fine la minaccia di rovesci pomeridiani ci ha fatto desistere dal proposito e abbiamo fatto ritorno a Maglioggio sui nostri passi.

Tourengänger: atal
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (16)


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ChristianR hat gesagt:
Gesendet am 13. Mai 2018 um 18:05
Più di un centimetro della Val Antigorio rimarrà inesplorato.

Complimenti per la bottiglia di Crodino che potrebbe discretamente sfuggire alla fabbrica, ma non troppo lontano. Mi fa pensare che devo comprarlo, l'estate sta arrivando.

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 13. Mai 2018 um 18:31
Rimane sempre qualcosa da fare...

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Mai 2018 um 07:40
...oltre a fare scorta di Crodino, sarebbe interessante scoprire qualcosa in più sulle “Buzine della Loccia di Lei” citate dallo stesso documento in cui si parla del Filone Faella. La parola, credo vada intesa come “piccole buche”, cioè assaggi per cercare l’oro. Chiaramente ci siamo guardati intorno ma senza vedere nulla di riconducibile all’attività mineraria.

ChristianR hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Mai 2018 um 21:10
Mi sono imbattuto in una lista di riferimenti:

http://digilander.libero.it/oromuseo/Italiano/miscellanee/pag2.htm#piemonte_generale

Alcuni sono disponibili nella biblioteca del Vallese. Vado a dare un'occhiata ...

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Mai 2018 um 21:13
Grazie Chris,credo che non sarà un impresa facile. Rileggendo il testo in cui si parla delle "Buzine della Loccia di Lei", si capisce che si tratta di una citazione da una relazione di Spirito Nicolis di Robilant, scritta nel '700. Questo è l'unico indizio per districarsi nella giungla dei titoli ma non saprei da dove cominciare...

ChristianR hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. Mai 2018 um 09:49
Ogni volta che tiro una stringa, ci sono altre stringhe che appaiono. Ad esempio:

Nel 1861 una miniera d'oro in concessione a Luigi Alberti sul Rio Ghendola (Baceno), a'altra miniera aurifera in galleria alla Vallaccia di Goglio, dal 1875 al 1897 fu attiva una cava d'amianto alle pendici del Cervandone, sopra tutto alpe della Rossa di Devero (questa è visibile su CNS)

Raggrupperò ciò che trovo e invierò un'e-mail privata (non per inquinare i commenti con l'amianto).

blepori hat gesagt:
Gesendet am 14. Mai 2018 um 08:20
continua l'esplorazione Bravi. Ciao Benedetto

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Mai 2018 um 12:45
Grazie Benedetto, so che stiamo diventando prevedibili ma quando si inizia è difficile fermarsi...
Ciao,
Andrea

blepori hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Mai 2018 um 14:13
diventerai il Giuseppe Brenna dell'Ossola - e chi è delle mie zone sa quanto vale come complimento. Ciao Benedetto

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Mai 2018 um 19:37
Grazie Benedetto, troppo gentile. Magari in un’altra vita...in questa forse potrei avere, del Brenna, solo la curiosità.
Andrea

micaela hat gesagt:
Gesendet am 14. Mai 2018 um 12:57
A costo di stufare, anche questa volta, percorso e lettura affascinanti.
Bravi. E grazie.
Ciao, Micaela.

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. Mai 2018 um 13:20
Grazie a te Micaela.
Nonostante la presenza aliena e ingombrante del ripetitore, è una delle zone più abbandonate tra quelle visitate. Come in altre occasioni, desta meraviglia che un tempo anche luoghi così scomodi venissero sfruttati e caricati.
Ciao,
Andrea

tignoelino hat gesagt:
Gesendet am 15. Mai 2018 um 19:20
Ci sono stato un paio di volte, andando per funghi, per tracce abbastanza evidenti, salendo alla dx del Rio Antolina.Bravi, esploratori, veramente impervio. Ciao.
roby

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Mai 2018 um 20:35
Grazie Roby, immagino che sia più o meno il percorso che abbiamo fatto anche noi perché non mi sembra sia possibile arrivarci in altro modo (dal basso). Cosa non si fa per i funghi...!
Ps: sei arrivato anche a Pizzonero / Pec’Negher?
Andrea

tignoelino hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. Mai 2018 um 17:41
Dalla Loccia, sono sceso, per tracce, attraversando una frana, all' Alpe Pidei, non so se risulta su qualche mappa, per poi incrociare la gippabile di Aleccio. ciao.
roby

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. Mai 2018 um 21:07
Grazie della dritta Roby. Sulle mappe non mi risulta che ci sia.
Ciao,
Andrea


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