Kurzbericht 

Londra, giorno 2: Kew Royal Botanic Gardens


Publiziert von paoloski , 11. Mai 2018 um 09:26.

Region: Welt » United Kindom » London
Tour Datum:22 April 2018
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 5:45
Strecke:Circa 15 Km
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Col la linea District diretta a Richmond si scende alla penultima fermata: Kew Gardens. Dalla stazione al Victoria Gate ci sono circa 500 metri. L'ingresso ai Royal Botanic Gardens Kew costa 17,00 sterline (15,00 sterline per gli Over 60).

Oggi Londra è completamente bloccata per lo svolgimento della Maratona, quale migliore occasione per andare ai Kew Royal Botanical Gardens: sono decenni che voglio visitarli, fra l'altro oggi è anche una splendida giornata, calda e soleggiata. Ci alziamo senza fretta, facciamo colazione, salutiamo i nostri amici e ci rechiamo alla vicina stazione di Gloucester Road per prendere il metro della linea District diretto a Kew Gardens. Scopriamo che Kew, da noi sempre pronunciato con una bella K dura, diviene in bocca all'annunciatrice dell'Underground londinese un molto più dolce Ciuw con una C iniziale simile a quella di un'italica Cena. Il tragitto si svolge in superficie, cosa che non può che farci piacere visto che ci da modo di ammirare il paesaggio. La stazioncina di Kew è graziosa ed a poche centinaia di metri dal Victoria Gate, l'ingresso principale dei  giardini.
Facciamo una breve coda, ci sono molte persone ma anche sette casse in funzione, paghiamo i nostri biglietti e ci addentriamo nel parco. Pochi metri e sconcertati dalla vastità del luogo sostiamo per consultare la piantina che ci hanno consegnato all'ingresso. Ci rendiamo subito conto che oggi percorreremo diversi chilometri: i giardini hanno una superficie di 120 ettari! Seguiamo per un tratto il Great Broad Walk Borders, il viale principale, ammirando le varie specie arboree e poi deviamo a sinistra per la Pagoda Vista, un viale erboso largo una trentina di metri e lungo quasi un chilometro cosiddetto perchè alla sua estremità sorge la ricostruzione di una pagoda cinese, una torre di dieci piani alta una cinquantina di metri,
Ci incamminiamo, alla nostra destra sorge un piccolo "tempio greco" edificato a fine '700 dedicato a King William, poco più avanti la Temperate House, un'enorme serra in ferro e vetro destinata a riospitare, fra pochi giorni, concluso il restauro, le piante della nostra zona climatica.
A destra ed a sinistra alberi giganteschi: platani, querce, aceri, frassini... raggiungiamo la pagoda, in fase di restauro e poi ci perdiamo nel meraviglioso frutteto circostante: ciliegi, pruni, meli, peri...sono tutti in fiore !
Lo spettacolo è straordinario, oltretutto non essendo stati piantati a fini produttivi gli alberi non sono potati ma lasciati allo stato naturale raggiungendo dimensioni decisamente inconsuete. 
La nostra prossima meta è il Japanese Gateway. La ricostruzione di un tempio giapponese posto su una collinetta e circondato dal tradizionale giardino che alterna cespugli e ghiaia, con vialetti ombreggiati tutt'intorno. Un pavone maschio si fa ammirare per i suoi incredibili colori.
Ci avviamo ora verso il Queen Charlotte's Cottage, i 500 - 600 metri che ci separano dalla costruzione sono occupati da boschetti di querce, di castagni e di altre specie arboree ma la cosa che più ci impressiona è l'incredibile distesa di Bluebell, i Giacinti a fiori penduli che qui coprono letteralmente il sottobosco: sono uno spettacolo favoloso, nel vero senso del termine: simili fioriture le avevo ammirate unicamente nelle illustrazioni di libri inglesi di fiabe. Il cottage risale alla meta del XVIII secolo e fu donato alla moglie da re George III, fu usato dai membri della famiglia reale  fino al 1818 e infine ceduto ai giardini di Kew nel 1798 dalla regina Vittoria con il vincolo che il paesaggio intorno fosse mantenuto allo stato naturale.
Attraversiamo quindi il bosco di querce e frassini allietato dalla distesa azzurra di Bluebell e raggiungiamo le rive del Tamigi che qui scorre placido e fa da confine al parco. Al di là del fiume sorge Syon House, una tipica dimora inglese circondata da un bel parco. Alle nostre spalle la Syon Vista un viale chilometrico che giunge fino alla  Palm House. Sui prati vi sono centinaia di persone, famiglie, coppie, bambini che giocano...c'è una gran pace. Io ed Anna ironizziamo sul vociare che una simile folla provocherebbe alle nostre latitudini.
Facciamo una sosta su una panchina prospiciente lo specchio d'acqua attraversato dal Sackler Crossing. Vi sono oche canadesi, gallinelle d'acqua e germani tutt'intorno.
Riprendiamo il cammino ma lo stomaco si fa sentire, decidiamo perciò di costeggiare il laghetto per un tratto e poi puntare ad uno dei ristoranti ospitati dal parco per mangiare qualcosa. Raggiungiamo il White Peak Cafè, dal depliant indicato come il più cheap, attraversando gli Azalea e Magnolia Garden. Dopo un'abbondante insalata ad un prezzo equo e in un ambiente piacevole raggiungiamo Kew Palace.
Questo è un bellissimo palazzo risalente al 1631, casa di vacanza di re George III, sua moglie e dei loro quindici figli. Dopo la morte della regina Charlotte nel 1818 il palazzo fu chiuso, acquisito dai Kew Gardens nel 1898 è da allora aperto al pubblico. Nel palazzo si trovano ancora parte degli arredi originali e si ha modo di studiare la tecnica costruttiva delle pareti divisorie. Intorno a Kew Palace trovano spazio i Queen's Garden, un giardino all'italiana, ed un Ortus clausus con ortaggi ed erbe officinali.
In occasione dell'EXPO 2015 a Milano avevamo molto apprezzato l'installazione britannica: The Hive. Al termine dell'esposizione milanese venne ricostruito temporaneamente a Kew ma, visto il successo di pubblico, l'installazione è divenuta permanente e fa quindi ora parte delle attrazioni dei Royal Gardens.
È stato bello rivivere l'emozione provata a Milano tre anni fa.
Prossima meta del nostro tour è il Princess of Wales Conservatory, un enorme serra di nuova concezione, affatto diversa dalle ottocentesche Palm House e Temperate House, che ospita una moltitudine di piante tropicali suddivise in diversi ambienti caratterizzati da differenti valori di umidità, composizione del suolo e temperatura, vi sono le piante del deserto, quelle delle foreste tropicali, quelle degli ambienti acquatici, le orchidee, le piante carnivore...un autentico spettacolo.
Passiamo ora al Davies Alpine House ed al Rock Garden che lo circonda, è un ritorno a casa: vi si trovano le piante delle Alpi assieme a quelle di altre zone montane del pianeta, le Ande, il Caucaso, l'Himalaya...
Cominciamo ad avvertire una certa stanchezza ma non possiamo esimerci dal visitare i vicini Kitchen Gardens: gli orti di Kew, vista la stagione, ancora piuttosto spogli, fra un paio di mesi qui sarà una gioia per gli occhi di qualsiasi appassionato orticoltore. Anna ammira e prende nota di alcune interessanti soluzioni per sostenere i fagioli e le zucche.
Ci trasciniamo verso l'uscita, entriamo nella Palm House ma ne usciamo poco dopo: bella ed interessante ma il caldo all'interno, come è giusto che sia, è micidiale. Ci riposiamo un po' sul Palm House Parterre e poi ci avviamo all'uscita ed alla stazione della metropolitana.
Sentiamo i nostri amici, ci aspettano a casa per cena. Pur spossati decidiamo di non rientrare immediatamente ma di proseguire con la District Line fino alla fermata di Monument per fare un breve giro sul Tamigi, così percorriamo il London Bridge, un tratto del Queen's Walk, Tooley Street, riattraversiamo il fiume sul Tower Bridge e riprendiamo l'Underground alla stazione di Tower Hill. La maratona è finita e gli operai stanno rimuovendo le transenne ma vi è ancora una grande agitazione e decine di reduci della corsa in giro.
Dopo cena faremo un breve giro con i nostri amici per le strade di Kensington.

Veramente meravigliosi i Kew Royal Botanical Gardens, per me ed Anna appassionati rispettivamente di botanica e di orticoltura un'immersione fantastica nelle nostre passioni.
Potendo sarebbe bello visitarli una volta ogni mese per seguire il progresso e le trasformazioni del paesaggio, delle fioriture e delle colture. Contiamo di tornarci senz'altro in occasione di una prossima visita a Londra.

Tourengänger: paoloski, annna


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen