Tentativo al Monte Vioz
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Pioviggina ... attendiamo fiduciosi in macchina che qualcosa cambi ... breve pisolino ... dopo circa 30 minuti in fondo valle sembra scorgersi un po' di sereno ... si va! ... o almeno ci proviamo.
Da Malga Mare transitiamo su di un ponticello sul torrente e subito l'itinerario si immette in un canale ripido ma l'assenza del rigelo notturno ci permette per lo meno di salire su neve morbida. Superiamo con un po' di equilibrismo un tratto obbligato tra una piccola colata di ghiaccio e un bel buco nel torrente. Ancora un tratto di canale e poi usciamo su di un pianoro che bisogna attraversare tutto.
Riprendiamo a salire su bei pendii fino a ritrovarci avvolti dalle nebbie. Oltre a noi altre 6 persone sul percorso e nonostante la partenza ad orari un pochino diversi ci ritroviamo tutti insieme proprio quando una brevissima apertura ci permette di distinguere il pendio da seguire ... altrimenti la gita sarebbe finita qui.
Ci immettiamo nel pendio giusto ma subito le nuvole ci avvolgono pesantemente. Per un tratto sono davanti io a tracciare ma avanzo proprio alla cieca. La densa coltre di nubi non sembra essere molto intenzionata a spostarsi ma la speranza di un'apertura, seppur breve, ci spinge ad andare avanti.
Avanziamo tutti insieme come un unico gruppo, più o meno guidati da due che hanno già salito la cima ma orientarsi oggi è praticamente impossibile. Arriviamo fino a quota 3500 circa, manca poco alla vetta, ma è ormai chiaro che non siamo esattamente sul percorso giusto ed effettuare un traverso per provare a recuperare il giusto tracciato, su terreno ripido e senza visibilità non ci sembra molto prudente.
Decidiamo quindi di scendere e guidati dalla nostra traccia di salita e da quelle di discesa di chi aveva rinunciato poco sotto ci permettono comunque una piacevole sciata su neve morbida fin sopra alla piana dove la visibilità migliora, cosa che ci consentirà di affrontare il canalino con più sicurezza.
Da Malga Mare transitiamo su di un ponticello sul torrente e subito l'itinerario si immette in un canale ripido ma l'assenza del rigelo notturno ci permette per lo meno di salire su neve morbida. Superiamo con un po' di equilibrismo un tratto obbligato tra una piccola colata di ghiaccio e un bel buco nel torrente. Ancora un tratto di canale e poi usciamo su di un pianoro che bisogna attraversare tutto.
Riprendiamo a salire su bei pendii fino a ritrovarci avvolti dalle nebbie. Oltre a noi altre 6 persone sul percorso e nonostante la partenza ad orari un pochino diversi ci ritroviamo tutti insieme proprio quando una brevissima apertura ci permette di distinguere il pendio da seguire ... altrimenti la gita sarebbe finita qui.
Ci immettiamo nel pendio giusto ma subito le nuvole ci avvolgono pesantemente. Per un tratto sono davanti io a tracciare ma avanzo proprio alla cieca. La densa coltre di nubi non sembra essere molto intenzionata a spostarsi ma la speranza di un'apertura, seppur breve, ci spinge ad andare avanti.
Avanziamo tutti insieme come un unico gruppo, più o meno guidati da due che hanno già salito la cima ma orientarsi oggi è praticamente impossibile. Arriviamo fino a quota 3500 circa, manca poco alla vetta, ma è ormai chiaro che non siamo esattamente sul percorso giusto ed effettuare un traverso per provare a recuperare il giusto tracciato, su terreno ripido e senza visibilità non ci sembra molto prudente.
Decidiamo quindi di scendere e guidati dalla nostra traccia di salita e da quelle di discesa di chi aveva rinunciato poco sotto ci permettono comunque una piacevole sciata su neve morbida fin sopra alla piana dove la visibilità migliora, cosa che ci consentirà di affrontare il canalino con più sicurezza.
Tourengänger:
Andrea!

Communities: Hikr in italiano, Skitouren
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Kommentare (6)