Punta Giordani 4046 m skt - toccata e fuga
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come ha detto un amico "Carpe Diem", ...con la meteo di questi giorni bisogna cogliere l'attimo o meglio le brevi finestre di bel tempo.
In programma lo Julier, ma vista la bella neve nuova della notte di deviamo ad Alagna per un bel 4000 di giornata.
Per le 8:30 prendiamo la funivia che ci catapulta alla stazione di Indren.
attraversiamo la fascia nuvolosa a circa 3000, sopra un bel sole e poco vento, in più gia dai 3200m almeno 15/20cm di farina nuova.
davanti a noi già 2 gruppi che iniziano a tracciare, la neve è farinosa, giunti a destra della seraccata il manto nevoso è sempre piu spesso e presenta alcuni accumuli. I 2 gruppi rinunciano a salire, quindi dopo aver sondato il pendio mi tocca tracciare scegliendo una linea ideale, la neve non è stabilissima ma si riesce a salire sulla gobba finale, per traverso avanziamo fino alla grande cornice proprio a ridosso delle roccette finale. al deposito la neve fresca accumulata è almeno di 40cm se non più, superate le roccette innevate, breve pausa alla Madonnina, dato che proprio in quel momento il vento carica come previsto, il fronte perturbato si alza fino a 4000.
scendiamo la prima polvere con visibilità media, ci godiamo la neve farinosa, oltre la metà la visibilità diminuisce troppo, quindi sopravvivenza e gps.
parecchi altri sciatori continuano a salire sulla nostra traccia, non curanti del mal tempo in arrivo, lenti ed in grupponi, sarebbe meglio fermarsi.
A metà traccia mi fermo da una coppia di ciaspolatori legati a 2m di distanza (!?!!), mi chiedono se c'e`vento su, brevemente guardo il loro materiale, scarpe per fare l'orto, lui e lei con Fusò stile pigiama, giacca della pioggia stile Allenatore di calcio e bandana sulla testa da Mare/Rimini, sono inglesi. Gli rispondo che su le condizioni neve sono instabili e che soffia bene il vento una sentita da -15/-20, e che il loro equipaggiamento non va bene. Sorridono già mezzi congelati e proseguono a passo lento persi nella nebbia, sicuramente senza un GPS,...poi ti chiedi perchè ci sono così tanti incidenti. Solo al ritorno ho saputo della Donna Russa persa e morta congelata sul Lys nelle medesime condizioni.
Insomma, con un minimo di buon senso e preparazione si eviterebbero molti incidenti
https://www.youtube.com/watch?v=P5Otfz_M00k
PS:mi ritrovo a fine questo report con la conferma della tragedia in Vallese e non solo, con grande angoscia e rabbia, incomprensibile perchè hanno deciso di traversare con quelle condizioni in arrivo..chiaramente annunciate, chissà cosa è successo. Cose che fanno male.
In programma lo Julier, ma vista la bella neve nuova della notte di deviamo ad Alagna per un bel 4000 di giornata.
Per le 8:30 prendiamo la funivia che ci catapulta alla stazione di Indren.
attraversiamo la fascia nuvolosa a circa 3000, sopra un bel sole e poco vento, in più gia dai 3200m almeno 15/20cm di farina nuova.
davanti a noi già 2 gruppi che iniziano a tracciare, la neve è farinosa, giunti a destra della seraccata il manto nevoso è sempre piu spesso e presenta alcuni accumuli. I 2 gruppi rinunciano a salire, quindi dopo aver sondato il pendio mi tocca tracciare scegliendo una linea ideale, la neve non è stabilissima ma si riesce a salire sulla gobba finale, per traverso avanziamo fino alla grande cornice proprio a ridosso delle roccette finale. al deposito la neve fresca accumulata è almeno di 40cm se non più, superate le roccette innevate, breve pausa alla Madonnina, dato che proprio in quel momento il vento carica come previsto, il fronte perturbato si alza fino a 4000.
scendiamo la prima polvere con visibilità media, ci godiamo la neve farinosa, oltre la metà la visibilità diminuisce troppo, quindi sopravvivenza e gps.
parecchi altri sciatori continuano a salire sulla nostra traccia, non curanti del mal tempo in arrivo, lenti ed in grupponi, sarebbe meglio fermarsi.
A metà traccia mi fermo da una coppia di ciaspolatori legati a 2m di distanza (!?!!), mi chiedono se c'e`vento su, brevemente guardo il loro materiale, scarpe per fare l'orto, lui e lei con Fusò stile pigiama, giacca della pioggia stile Allenatore di calcio e bandana sulla testa da Mare/Rimini, sono inglesi. Gli rispondo che su le condizioni neve sono instabili e che soffia bene il vento una sentita da -15/-20, e che il loro equipaggiamento non va bene. Sorridono già mezzi congelati e proseguono a passo lento persi nella nebbia, sicuramente senza un GPS,...poi ti chiedi perchè ci sono così tanti incidenti. Solo al ritorno ho saputo della Donna Russa persa e morta congelata sul Lys nelle medesime condizioni.
Insomma, con un minimo di buon senso e preparazione si eviterebbero molti incidenti
https://www.youtube.com/watch?v=P5Otfz_M00k
PS:mi ritrovo a fine questo report con la conferma della tragedia in Vallese e non solo, con grande angoscia e rabbia, incomprensibile perchè hanno deciso di traversare con quelle condizioni in arrivo..chiaramente annunciate, chissà cosa è successo. Cose che fanno male.
Tourengänger:
marc73

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Kommentare (4)