Monte Pallarea e Monte Ceppo

Dopo averlo intravisto durante la salita al Grammondo, oggi andiamo a far visita al Monte Ceppo. Partenza, manco a dirlo, da un piccolo borgo ligure nella Val Argentina, la valle che conduce alla più famosa Triora.

Subito un segnavia in paese ci conduce alla chiesa di San Nicolò dove imbocchiamo un altro sentiero evidente ma senza segnaletica. Questo ci porta su una strada, in un primo tratto asfaltata, che noi seguiamo in salita fino a San Bernardo. Ancora per sterrata saliamo fino ad una cappelletta all'incrocio con un sentiero che scende a Ciabaudo, eventuale altro punto di partenza per questa escursione.

Qui, sulla nostra destra (salendo), imbocchiamo un sentierino nel bosco, seguendo per il primo tratto un segnavia giallo. Quando il segnavia giallo svolta a sinistra, noi proseguiamo dritto mantenendoci sulla traccia principale fino a ritrovarci su una sorta di dorsalina. Pieghiamo nettamente a sinistra lungo una traccia di sentiero e proseguiamo nel tentativo di andare ad imboccare un altro sentierino che dovrebbe condurci sul Monte Pallarea. Non sicuri del tutto di stare seguendo il sentiero giusto, tiriamo su per i boschi, senza particolari difficoltà se non un piccolo sforzo in più, fino a ritrovarci sulla dorsale con il sentiero ... non evidentissimo ... che ci porta sul Monte Pallarea ... cima "anonima" essendo in mezzo agli alberi.

Proseguiamo fino ad agganciare nuovamente il sentiero con i segnavia gialli ignorati precedentemente. Ora la traccia si fa più evidente e i segnavia aiutano a non farsi ingannare da qualche falso bivio ma tendenzialmente, soprattutto nel primo tratto, si segue la dorsale, aggirando sulla destra un dosso boscoso. Si continua ora rimanendo più o meno a mezza costa con una salita lieve ma costante, camminando in un bel bosco di faggi. Si tralascia una traccia che scende a sinistra, che useremo al ritorno, e si prosegue ancora lungamente ... ora più in piano ... fino a giungere a Croce di Presto dove noi piombiamo improvvisamente in "inverno": nebbie, neve al suolo, un bel venticelo e un discreto frescolino.

Tra nebbie e neve il sentiero che ci permetterà di giungere sul Monte Ceppo non è molto evidente ma qualche accenno di segnavia si riesce ad intravedere. Seguendo sempre la dorsale erbosa, oggi ricoperta ancora da qualche centimetro di neve, transitiamo prima dall'anticima per poi giungere sulla cima del Monte Ceppo. Panorama zero per le nebbie tipo Beigua e quindi dietro front immediato per levarci almeno dal vento.

Ripercorriamo il nostro percorso fino a giungere al bivio tralasciato durante la salita, qui scendiamo fino ad incrociare una strada sterrata che basterà seguire ... lungamente ... per ritrovarsi all'incrocio con Ciabaudo dove siamo transitati in mattinata .... e ancora lungamente nuovamente a Badalucco.