Alpe Gorda (1779 m) e Nàssera (1877 m) - Skitour
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Il pericolo marcato di valanghe mi induce a scegliere una meta in zone storicamente non colpite dalle slavine: Gorda di Sopra, l’Alpe Gorda e i pascoli fino alle baite di Nàssera.
Inizio dell’escursione: ore 8.30
Fine dell’escursione: ore 13:20
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1024 hPa
Temperatura alla partenza: 0,5°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 1200 m
Temperatura al rientro: 8°C
Velocità media del vento: 0 km/h
Sorgere del sole: 8.05
Parto alle 8:30 da Camperio / Piana (1223 m), località a circa 6 km da Olivone, “Rivöi” nel dialetto della Valle di Blenio.
Superato il ponte sul Brenno del Lucomagno, risalgo la strada forestale, battuta dalle motoslitte. Dopo un’ora di tranquillo cammino sul versante settentrionale arrivo al pianoro Brüghéisc, a circa 1525 m di quota, esposto al sole, e dopo altri 20 minuti, alla località Sgianaresch (1528 m), dove mi immetto sul sentiero che sale da Pianezza.
A Piano Cassinella (1738 m) incontro gli unici due sciescursionisti impegnati su questo itinerario. Presso una croce di legno c’è il bivio: la stradina a sinistra porta a Gorda e alla capanna omonima; per la Punta di Larescia occorre salire in direzione ovest, superando ancora un dislivello di circa 460 m.
Io svolto a sinistra e continuo di fianco ad una traccia di ciaspole. Per l’ennesima volta mi soffermo a fotografare l’Oratorio di San Lorenzo, una candida chiesetta che sorge a valle delle baite dei Monti di Gorda (1795 m).
La Capanna Gorda (1800 m), collocata in posizione panoramicissima, permette di ammirare le alte vette del versante sinistro della valle: saranno almeno una dozzina i “tremila” visibili.
Il capannaro Valerio non c’è; il bel tavolone di legno inviterebbe ad una sosta, ma un vistoso cartello ricorda che è vietato fare il picnic! È un monito poco empatico, ancorché comprensibile.
Sul lato ovest del pascolo lo scenario non è meno attraente. Il paesaggio è dominato dal Pizzo Molare, in estate una delle montagne più frequentate del Ticino.

Alpe Gorda (1779 m)
A partire dall’Alpe Gorda (1779 m) il percorso diventa ondulato: devo superare dossi e vallette, fra larici e abeti sparsi. Mi spingo fino alle baite di Nàssera (1877 m), un alpeggio il cui toponimo mi incuriosisce molto. Sembrerebbe un nome di origine araba: “chi aiuta”, ma molto probabilmente si rifà ad un’antica voce bleniese.
Mi trovo sul “Sentiero Alto” della Valle di Blenio; continuando in direzione sud-ovest si arriverebbe all’altro rifugio di questo versante: la Capanna Piandios (1860 m).
Scio ormai da tre ore: decido di tornare sulla mia traccia tenendo le pelli fino ai Monti di Gorda, quindi scendo a valle seguendo lo stesso itinerario di salita.
Gita all’insegna dello sci escursionismo, nel senso letterale del termine. Paesaggi da fiaba, neve abbondante e temperatura mite mi hanno regalato cinque piacevoli ore nella solitudine dell’Alpe Gorda, lontano dal turismo invernale. L’itinerario è adatto anche ai racchettisti.
Tempo di salita: 3 h
Tempo totale: 4 h 50 min
Tempi parziali
Piana (1223 m) – Capanna Gorda (1800 m): 2 h 10 min
Capanna Gorda (1800 m) – Nàssera (1877 m): 50 min
Dislivello in salita: 705 m
Quota massima: 1908 m
Sviluppo complessivo: 15,0 km
Difficoltà: F
SLF: 3 (marcato)
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
Coordinate Alpe Gorda: 712'755 / 150'649
Libro di vetta: no.

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