Alpe Carorescio (2127 m) via Piora - MTB
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Passeggiata in rampichino nella bellissima Val Piora.
Le condizioni meteorologiche inclementi (nuvole, pioggerella e freddo) mi hanno impedito di godere in modo pieno degli abituali scenari che questa regione offre a chi intende visitarla: ruscelli, laghi e laghetti, paludi, torbiere, doline, pascoli fioriti, foreste di larici e cembri, rupi silicee, fenomeni erosivi nelle rocce dolomitiche, pietraie, rifugi, baite e alpeggi, tra i quali l’Alpe di Piora, dove viene prodotto uno dei formaggi più prestigiosi e più cari della Svizzera: il Piora, assurto a fama mondiale.
La Val Piora è una valle sospesa di origine glaciale, tra le più studiate in assoluto dell’arco alpino. Dalla fine del XIX secolo, questa regione è stata soggetto di numerosi lavori scientifici fondamentali concernenti l’ambiente alpino. Il Centro di biologia alpina (CBA), inaugurato il 29 luglio 1994 e ubicato di fronte all’Alpe di Piora, promuove ricerche scientifiche con la collaborazione delle Università di Ginevra, Losanna, Neuchâtel, Friborgo, Zurigo, Berna, Basilea, ETH, EPF e della SUPSI.
Inizio dell’escursione: ore 6:50
Fine dell’escursione: ore 9:50
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1019 hPa
Temperatura alla partenza: 8°C
Temperatura al rientro: 18°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3100 m
Velocità media del vento: 15 km/h
Alba: 5.37
Tramonto: 21.22
Alle 6:35 arrivo al parcheggio, a pagamento, ai piedi della Diga del Ritòm (1839 m) con una temperatura di soli 8°C.
Faccio buon viso a cattiva sorte e parto, protetto da una giacca a vento leggera, costeggiando il Lago di Ritóm (il “lago del Ri di Tom).
In dieci minuti arrivo all’Alpe Ritóm, già caricata, e dopo altri quindici minuti alla Cappella di San Carlo (1915 m). Quattrocento metri più avanti ho la sorpresa di vedere numerose auto parcheggiate in prossimità dell’agglomerato Cadagno di Fuori (1917 m). Si tratta probabilmente dei veicoli dei tanti pescatori che oggi ho visto sulle rive dei laghetti della valle. Coperti da mantelline militari e da tute mimetiche, aspettano, intirizziti, che la trota abbocchi all’amo. No, non è il mio sport: non avrei la pazienza di rimanere quasi immobile per ore. All’Alpe di Piora vedo una quantità incredibile di vacche (saranno almeno 250), nel pascolo recintato ad est della stalla. Da poco è terminata la mungitura; presto i pastori le accompagneranno sui prati di Piano Bello, ai piedi del Pizzo Corandoni. È l’alpeggio più vasto del Canton Ticino; il periodo d’alpeggio è di circa 75 giorni, dal 1° luglio al 13 settembre circa.
Uno strappo di meno di trecento metri mi permette di raggiungere la bellissima Capanna Cadagno (1987 m), che dopo la ristrutturazione del 2013 non avevo ancora visitato. La mia ultima visita risale infatti al lontano 23 giugno 1995…
Il guardiano Idalgo mi accoglie molto gentilmente e si compiace di poter parlare il dialetto ticinese, mentre sorseggio il caffè. Gli avventori, tutti d’oltralpe, stanno facendo ancora colazione.
Dopo il corroborante, continuo la passeggiata sotto una leggera pioggia, su una sterrata che sale dolcemente verso l’Alpe Carorescio (2127 m), il corte dell’Alpe Piora. Alle 8:22 lo raggiungo, chiudendo così idealmente l’anello, che iniziai il 6.1.2015, quando ci arrivai con le pelli di foca, partendo dal Passo del Lucomagno. Ho la conferma che il paesaggio innevato esercita un fascino irraggiungibile persino dai pascoli in fiore.
La discesa è molto piacevole, meno impegnativa di quella della settimana scorsa. Come variante, decido di percorrere il sentiero che aggira il Lago Cadagno (1923 m) sulla sua sponda nord, ai piedi del Pizzo Taneda.
Come noto da tempo, questo lago presenta la cosiddetta meromissi crenogenica, ciò che ne fa un unicum in tutta la regione europea. Questa caratteristica, di avere praticamente nello stesso specchio d’acqua due laghi sovrapposti che non si mescolano mai, ne fa oggetto di una costante osservazione da parte del Centro di biologia alpina di Piora, che dista 250 m dalle sponde del lago. In questo centro si alternano annualmente più di 2000 ricercatori provenienti da tutta Europa e dagli USA, per studiare il fenomeno in loco.

Lilium bulbiferum
Escursione con il rampichino in una regione che si presta benissimo a questa attività sportiva. La sterrata della Val Piora permette agli utenti del rampichino di compiere la traversata dalla Leventina alla Valle di Blenio, passando dal Passo dell’Uomo e dal Passo del Lucomagno.
Tempo di salita: 1 h 20 min
Tempo totale: 3 h
Tempi parziali
Diga di Piora (1839 m) – Cadagno di Fuori (1917 m): 30 min
Cadagno di Fuori (1917 m) – Capanna Cadagno (1987 m): 20 min
Capanna Cadagno (1987 m) – Alpe Carorerscio (2127 m): 30 min
Alpe Carorerscio (2127 m) – Cadagno di Dentro (1929 m) – Diga Ritóm (1839 m): 1 h 15 min
Coordinate Capanna Cadagno: 698.250 / 155.830
Dislivello in salita: 343 m
Sviluppo complessivo: 16,8 km
Difficoltà: F
Libro di capanna: sì
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
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