Anello delle Ferrate Ferrari e Mazzocchi fra l'alta Val d'Aveto e Nure


Publiziert von pizzo1954 , 26. Juni 2017 um 22:45. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Ligurien
Tour Datum:17 Juni 2017
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Klettersteig Schwierigkeit: K3- (ZS-)
Zeitbedarf: 1 Tage 7:45
Aufstieg: 779 m
Abstieg: 779 m
Strecke:Rocca d'Aveto-Ferrata Ferrari-Monte Roncalla-Rifugio A.S.T.A.S.S.-Fontana Gelata-Bivacco Sacchi-Ferrata Mazzocchi-Rocca d'Aveto
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Piacenza si risalgono la Val Trebbia e la Val d'Aveto fino Santo Stefano d'Aveto, poi per una stretta rotabile asfaltata si raggiunge il parcheggio degli impianti di risalita di Rocca d'Aveto.

Finalmente è arrivato il grande giorno .
Oggi, Nadia, salirà la sua prima ferrata e ad accompagnarla siamo in quattro: Io , Esilde , Giusy e Moreno.
Era da diversi mesi che progettavamo di fare questa uscita.
Nadia  ne aveva espresso il desiderio e noi siamo stati  ben felici di accontentarla.
Così abbiamo deciso di farle fare una partenza alla grande .
SI PARTE IN “FERRARI” , la meta la decidiamo strada facendo.
Il ritrovo è a  Paullo alle 6,30.
Recuperiamo Giusy a Casalpusterlengo …..breve sosta  per un caffè al bar di Travo e poi si riparte per la Val d’Aveto.
Giunti a Rocca d’Aveto, il tempo non sembra promettere bene; molte nubi circondano le cime sovrastanti ma noi non ci lasciamo  condizionare e fiduciosi ci incamminiamo lungo il sentiero che sale in direzione della Valle Tribolata.
Il parco dell’Aveto è veramente affascinante; man mano che saliamo , sopra di noi si ergono  le pareti verticali  e rocciose del Groppo Rosso. (Che spettacolo!!!!)
Il sentiero sale con decisione in uno splendido bosco e con diversi  tornanti giungiamo in prossimità della Valle  Tribolata.  Sulla nostra destra troviamo il cartello che indica per la Ferrata “Adolfo Ferrari” .
“Ci siamo” !!!
 Decidiamo di indossare subito l’imbrago .
(Nadia è emozionata e un poco preoccupata perché non sa bene cosa l’aspetta, ma quello che prevale in lei è la gioia e la  determinazione di volercela fare .  Tranquilla Nadia……..sei in buone mani…...vedrai andrà tutto bene!)
 “Siamo pronti? …Dai!…si parte!”
Una ripida salita, fra roccette e tratti erbosi, ci conduce  all’inizio della ferrata vera e propria da dove parte un cavo che  si mantiene sul filo di cresta in direzione del Monte Roncalla (1683 mt).
Sale per  primo Moreno,  che fa da guida a Nadia che lo segue. Poi  io e dietro di me Giusy ed Esilde .
La parola d’ordine è :“procediamo con calma prendendoci tutto  il tempo necessario per permettere a Nadia di affrontare la sua prima ferrata in tranquillità e sicurezza”…
Man mano che saliamo il panorama che si apre davanti ai nostri occhi è davvero fantastico.
Sotto di noi la Valle Tribolata.  Una conca disseminata di pinnacoli rocciosi, spuntoni, guglie di pietra dalle forme più strane precipitati dalle pareti sovrastanti che conferiscono al luogo un aspetto quasi lunare.
Tutto procede bene. Nadia se la cava egregiamente. Non serve nemmeno incoraggiarla……….(volontà e determinazione fanno parte del suo carattere).
………………….ancora pochi metri e siamo in cima.
BRAVISSIMA !!!!!!!!!!!!!!! Tanta è la nostra gioia e di Nadia che non riesce a trattenere le lacrime dall’emozione.
Un grande abbraccio ci unisce.
Anche se breve , è molto bella questa ferrata; sia per il contesto ambientale sia per il percorso poco esposto e totalmente privo di gradini e pioli.
Sul Monte Roncalla incrociamo altri escursionisti . Scambiamo due chiacchiere con loro e mangiamo  un po’ di frutta.
Dopo una breve sosta , proponiamo a Nadia di proseguire e fare anche l’altra ferrata.
Leggiamo la relazione che descrive la salita della  ferrata Mazzocchi e tra dubbi e perplessità decidiamo di farla, consapevoli che questa, seppur breve,  è decisamente più difficile ed impegnativa di quella appena fatta.
……….”convinti!!??............si riparte!”
Scendiamo in direzione del Rifugio  A.S.T.A.S.S. (1555 m)  e attraverso un fitto bosco di faggi arriviamo presso la larga sella del  Passo della Roncalla .
Qui ci troviamo un po’ in difficoltà con i sentieri (ci sono molti bivi e la cartina non è chiarissima).
Proseguiamo in direzione del Monte Bue poi  prendiamo il sentiero che conduce alla radura di Fontana Gelata.
Abbandonato il sentiero che porta al Lago Nero, svoltiamo a destra seguendo il corso del ruscello. Ben presto incontriamo i primi grandi massi . Sopra di noi, tra le cime degli alberi appare per un attimo la cuspide del Dente delle Ali. Il sentiero sale sempre più ripido con qualche gradino roccioso sino a raggiungere il  Bivacco Sacchi (sempre aperto) dove ha inizio la ferrata Mazzocchi
Eccolo , di fronte  a noi,  il Dente delle Ali; un bellissimo torrione attrezzato per l’arrampicata sportiva.
Seduto su di un masso sottostante, un escursionista piacentino, che era già salito e ridisceso dalla ferrata, ci rallegra con il suono della  sua armonica a bocca.
Gli chiediamo di farci una foto .
Mangiucchiamo ancora qualcosa e poi…….
Che facciamo ?....Si va?…….Rileggiamo brevemente la relazione …..qualche perplessità affiora di nuovo sui volti di Giusy e Nadia ma la voglia di proseguire è tanta………. quindi si riparte.
 
Seguiamo i segnavia dietro il bivacco, e traversando la base di pareti rocciose giungiamo all’ attacco della ferrata.
Da subito la salita si  presenta più impegnativa della precedente. La roccia è  più compatta , i passaggi piu esposti .
Aggiriamo uno spigoletto e risaliamo un camino di una decina di metri con l’aiuto di una scala a pioli di fune metallica.
Dopo una breve cengia risaliamo un roccione strapiombante con l’aiuto di una serie di staffe.
Un breve tratto di sentierino ci conduce alla base di una placchetta, che superiamo anche questa grazie all’ausilio di due staffe e del cavo metallico.
Giunti su una grande cengia, alla base della parete superiore, su un cartello con freccia sinistra sta scritto: VIA DI FUGA.
Vediamo Giusy e Nadia che si guardano negli occhi. Un complice sorriso attraversa i loro sguardi.
 “E NO RAGAZZE …….DA QUI NON SI ESCE”
Un attimo di sconforto, una risata e poi via di nuovo.
Traversiamo una placca inclinata, povera di appoggi che conduce alla base di un camino che risaliamo fino ad una scala verticale che porta ad un pianerottolo da dove un nuovo breve traverso su cengia (un po’ acrobatico per via della fune che corre  più in alto) conduce al punto da dove inizia l’’ultima lunga scala.
La risaliamo e  ci troviamo di fronte all’ultimo saltino di tre metri che con una fune di supporto ci consente di uscire sulla terrazza erbosa in  cima al Groppo delle Ali.
Inutile dire che giunti qui…….eravamo felici come non mai.
Ora possiamo finalmente rilassarci ed ammirare il panorama che spazia intorno a noi.
Per la discesa decidiamo di attraversare i pratoni sommitali che ci immettono  sul sentiero (una vecchia pista da sci) che passa a fianco del Dente della Cipolla.
Giunti al prato della Cipolla proseguiamo in discesa verso Rocca d’Aveto . Anche qui scorci di panorami fantastici  si aprono  sulle pareti vertiginose del Monte Maggiorasca e sulle cime circostanti.
Arrivati alla macchina ci concediamo una sosta al bar poi stanchi ma felici si torna a casa.
Alcune considerazioni:
La ferrata Ferrari è abbastanza semplice, adatta per chi vuole iniziare, offre però  degli scorci bellissimi sulla Valle Tribolata.
La Mazzocchi è sicuramente più tecnica con passaggi con maggiore difficoltà rispetto la Ferrari, per questo è più appagante.
E' stata, penso di esprimere il parere delle amiche/i che con me hanno condiviso questa esperienza, una piacevole giornata.
Con me hanno camminato:
Esilde,Giusy, Nadia, Moreno.
 

Tourengänger: pizzo1954


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Kommentare (2)


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Menek hat gesagt:
Gesendet am 27. Juni 2017 um 10:05
Bello questo giro, volevo farlo a settembre... bravi voi e ovviamente bravissima Nadia che si è cimentata in una salita per lei inusuale.
Ciaooo a todos.
Menek

pizzo1954 hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. Juni 2017 um 10:37
Bel giro, Nadia se l'è cavata alla grande.
Pino


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