Al cospetto di sua "maestà": traversata del Bianco con gli sci
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La traversata della Vallèe Blanche: circa 20 km di discesa e 2400 mt. di dislivello in neve fresca, nel cuore del massiccio del Monte Bianco...... Bhè, non c'è molto da dire a proposito di questa traversata...... Solo SPLENDIDAAAAAAA! ....... E lo spettacolo dei seracchi della Mer De Glace è veramente emozionante.
Non serve un super livello tecnico di sciata per fare la traversata (l'ho fatta io!), ma occore saper curvare in neve fresca e aver un pò controllo della propria velocità e dei propri sci (a volte è necessario infatti, in taluni punti, seguire dei percorsi obbligati). Noi eravamo senza guida, ma con tre persone del gruppo esperti sciatori e che l'avevano già percorsa. Qui il problema è che il percorso è comunque di alta montagna e se le condizioni meteo dovessero variare con nebbia e neve, il rischio di cadere in qualche crepaccio non è così remoto.
Ma con una giornata da urlo tipo quella che abbiamo trovato noi, i crepacci sono visibilissimi. E il tracciato pure.
Occorre comunque scendere con l’imbrago sempre addosso ("se cadi in un crepaccio ti devono tirare fuori"......Era questa la frase che mi metteva più ansia di tutte!!!!!), con qualche moschettone e qualche cordino attaccato...... E poi magari per precauzione anche pica, ramponi e una corda (almeno qualcuno del gruppo.....).
Noi abbiamo fatto il tragitto da Courmayeur, salendo con le nuove funivie del Bianco (la SkyWay del Bianco).... Che già loro sono uno spettacolo, con le cabine rotanti.......
Per meglio acclimatarci ci siamo fermati un buon quarto d'ora alla fine del primo troncone, e un'altro quarto d'ora alla fine del secondo. Ma qui direi che la sosta è praticamente d'obbligo: dalla terrazza della Punta Hellbronner, a 3466mt., il panorama è splendido: sulla valle di Courmayeur, sul Dente del Gigante, sulla cima del Monte Bianco, sull'Aguille du Midi (da dove tra l'altro passa la traversata fatta in senso opposto, partendo dal versante francese, che è più tecnica) e anche su quella che è poi stata la nostra traversata verso Chamonix.
La parte intermedia della traversata è quella più affascinante, con tutte le imponenti seraccate della Mer De Glace.......Anche se ci sono delle gobbe altissime tra cui sciare (!)
La parte finale invece è più piana e più facile. Ma la vista della lingua di ghiaccio lascia comunque affascinati (anche se con un pò di amarezza, visto che si distingue nitidissimo l'abbassamento dello spessore del ghiacciaio).
Tolti gli sci, occorre camminare ancora per circa un quarto d'ora per arrivare ad una specie di museo del ghiaccio: una grotta di ghiaccio totalmente scavata sotto la Mer de Glace. A partire dal 1946 ogni anno, un gruppo di volontari scava sotto il ghiacciaio con un lavoro di circa tre mesi, e ricava un appartamento del XIX secolo completo, con salone, cucina e camere. Il percorso è molto interessante perchè consente di vedere da vicino la base del ghiacciaio dal suo interno, arricchito da giochi di luci molto belle realizzate per mettere in evidenza trasparenze e bolle d'aria.
Poi si sale la lunga - lunghissima! - scalinata per arrivare alla partenza degli "ovetti", che conducono a Montenvers, alla partenza del trenino che poi porta a Chamonix (la ferrovia Chamonix-Montenvers è una ferrovia a cremagliera che in un percorso di 5.1 km collega la stazione di Chamonix (1.042 m) a quella di Montenvers (1.913 m), in un tragitto di circa venti minuti. Venne progettata alla fine del XIX secolo a scopo turistico, inaugurata il 29 maggio del 1909 con trazione a vapore, poi trasformata in linea elettrica nel 1954. E all'arrivo, alla stazione di Chamonix, è in mostra un esemplare restaurato della locomotiva a vapore).
Bhè, che dire: una discesa che avevo in mente forse ancora dai tempi dell'università...... Finalmente realizzata grazie alla "occasione" creata dagli amici di Scanzorosciate e del GAP (Gruppo Alpinistico Presolana) ....
Unico grande rammarico della giornata: peccato che, per ragioni di sicurezza, si possa fare solo con gli sci ai piedi. Xchè credo che qualcun'altro l'avrebbe apprezzata tanto tanto (e avrebbe fatto delle foto sicuramente più spettacolari!)
Non serve un super livello tecnico di sciata per fare la traversata (l'ho fatta io!), ma occore saper curvare in neve fresca e aver un pò controllo della propria velocità e dei propri sci (a volte è necessario infatti, in taluni punti, seguire dei percorsi obbligati). Noi eravamo senza guida, ma con tre persone del gruppo esperti sciatori e che l'avevano già percorsa. Qui il problema è che il percorso è comunque di alta montagna e se le condizioni meteo dovessero variare con nebbia e neve, il rischio di cadere in qualche crepaccio non è così remoto.
Ma con una giornata da urlo tipo quella che abbiamo trovato noi, i crepacci sono visibilissimi. E il tracciato pure.
Occorre comunque scendere con l’imbrago sempre addosso ("se cadi in un crepaccio ti devono tirare fuori"......Era questa la frase che mi metteva più ansia di tutte!!!!!), con qualche moschettone e qualche cordino attaccato...... E poi magari per precauzione anche pica, ramponi e una corda (almeno qualcuno del gruppo.....).
Noi abbiamo fatto il tragitto da Courmayeur, salendo con le nuove funivie del Bianco (la SkyWay del Bianco).... Che già loro sono uno spettacolo, con le cabine rotanti.......
Per meglio acclimatarci ci siamo fermati un buon quarto d'ora alla fine del primo troncone, e un'altro quarto d'ora alla fine del secondo. Ma qui direi che la sosta è praticamente d'obbligo: dalla terrazza della Punta Hellbronner, a 3466mt., il panorama è splendido: sulla valle di Courmayeur, sul Dente del Gigante, sulla cima del Monte Bianco, sull'Aguille du Midi (da dove tra l'altro passa la traversata fatta in senso opposto, partendo dal versante francese, che è più tecnica) e anche su quella che è poi stata la nostra traversata verso Chamonix.
La parte intermedia della traversata è quella più affascinante, con tutte le imponenti seraccate della Mer De Glace.......Anche se ci sono delle gobbe altissime tra cui sciare (!)
La parte finale invece è più piana e più facile. Ma la vista della lingua di ghiaccio lascia comunque affascinati (anche se con un pò di amarezza, visto che si distingue nitidissimo l'abbassamento dello spessore del ghiacciaio).
Tolti gli sci, occorre camminare ancora per circa un quarto d'ora per arrivare ad una specie di museo del ghiaccio: una grotta di ghiaccio totalmente scavata sotto la Mer de Glace. A partire dal 1946 ogni anno, un gruppo di volontari scava sotto il ghiacciaio con un lavoro di circa tre mesi, e ricava un appartamento del XIX secolo completo, con salone, cucina e camere. Il percorso è molto interessante perchè consente di vedere da vicino la base del ghiacciaio dal suo interno, arricchito da giochi di luci molto belle realizzate per mettere in evidenza trasparenze e bolle d'aria.
Poi si sale la lunga - lunghissima! - scalinata per arrivare alla partenza degli "ovetti", che conducono a Montenvers, alla partenza del trenino che poi porta a Chamonix (la ferrovia Chamonix-Montenvers è una ferrovia a cremagliera che in un percorso di 5.1 km collega la stazione di Chamonix (1.042 m) a quella di Montenvers (1.913 m), in un tragitto di circa venti minuti. Venne progettata alla fine del XIX secolo a scopo turistico, inaugurata il 29 maggio del 1909 con trazione a vapore, poi trasformata in linea elettrica nel 1954. E all'arrivo, alla stazione di Chamonix, è in mostra un esemplare restaurato della locomotiva a vapore).
Bhè, che dire: una discesa che avevo in mente forse ancora dai tempi dell'università...... Finalmente realizzata grazie alla "occasione" creata dagli amici di Scanzorosciate e del GAP (Gruppo Alpinistico Presolana) ....
Unico grande rammarico della giornata: peccato che, per ragioni di sicurezza, si possa fare solo con gli sci ai piedi. Xchè credo che qualcun'altro l'avrebbe apprezzata tanto tanto (e avrebbe fatto delle foto sicuramente più spettacolari!)
Tourengänger:
Chiara
Communities: Hikr in italiano, Water's songs
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