Monte Magnodeno (1241 m) - anello da Erve

Bella escursione in compagnia di un collega, alla scoperta del Monte Magnodeno, famosa cimetta del lecchese che ancora mi mancava.
Scelgo un percorso di media lunghezza, senza eccessivo dislivello, visto che il mio collega è un neofita, ma che permetta comunque di fare un bel giro vario e divertente.

Ad Erve parcheggiamo nei pressi della chiesa e ci incamminiamo sulla strada asfaltata in salita, verso Costalottiere.
Tagliamo un tornante seguendo una mulattiera, quindi proseguiamo sulla strada fino ad un bivio, dove si stacca a destra un'altra stradina.
Dopo pochi metri, sulla sinistra, inizia il sentiero, indicato da una palina di legno con la scritta "Magnodeno".
Un brevissimo tratto ripido, quindi il sentiero spiana, percorrendo un bel tratto nel bosco a mezzacosta.
In realtà era mia intenzione seguire il sentiero che sale per portarsi sulla dorsale sud-est del Magnodeno, ma presi a parlare evidentemente ci perdiamo la poco visibile deviazione, proseguendo invece sul sentiero principale.
Poco importa, mi accorgo presto dell'errore ma va benissimo anche seguire questo sentiero, quindi proseguiamo.
Giunti in fondo alla vallata la pendenza aumenta, si passa per una delle diverse fonti della zona (in tutto l'anello se ne incontrano ben 3) e si continua in costante salita nel bosco.
Il sottobosco è un'esplosione di primule e altre bellissime fioriture. Camminando con la massima tranquillità riesco a godermi a pieno la meraviglia di questo primo assaggio di primavera.
Arriviamo quindi al termine del bosco, dove si attraversa un piccolo pianoro erboso e ci si affaccia finalmente su Lecco ed il Lago, con panorama a perdita d'occhio sulle Alpi Nord Occidentali.
Affrontiamo ora l'ultimo strappo, più lungo di quanto possa sembrare vedendolo dal basso.
Si segue dapprima il largo crinale ed infine, aggirando alcune roccette, su sentiero sempre facile, sbuchiamo alla croce del Monte Magnodeno (1h45).

Lunghissima sosta in vetta, per goderci il fantastico panorama e la stupenda giornata, con un sole caldissimo mitigato da una piacevole arietta fresca!
Dopo oltre un'ora ripartiamo, seguendo il sentiero alle spalle della croce.
Una brevissima discesa su roccette, facilitata anche da alcune catene, quindi ad un bivio seguiamo a destra il sentiero per la Capanna Alpinisti Monzesi.
Camminando a mezzacosta, praticamente in piano, raggiungiamo un'altra fonte, dove il sentiero si dirama. Noi evitiamo il sentiero dritto, che ci porterebbe sulla più impegnativa Cresta della Giumenta, e seguiamo di nuovo a destra, per la Capanna Alpinisti Monzesi.
Si percorre un lungo traverso, alternando alcune discese nella parte iniziale, ed un paio di risalite nella parte finale, sempre con bellissima vista sul dirimpettaio Resegone, ed infine sbuchiamo sul largo sentiero che sale da Erve.
Seguendolo in salita raggiungiamo in pochi minuti la Capanna Alpinisti Monzesi (2h45).

Arriviamo proprio mentre i gestori stanno aprendo il rifugio, ne approfittiamo per prendere due bibite fresche e ci concediamo un'altra lunga pausa all'esterno della Capanna.
La giornata spettacolare e la temperatura perfetta invoglierebbero a non partire mai, ma arriva il momento di scendere.
Riprendiamo quindi il largo sentiero per Erve e ad un successivo bivio, prendiamo il sentiero con l'indicazione "facile", che passa dalla Fonte San Carlo,.
Il primo tratto è un falsopiano a mezzacosta in leggerissima discesa, quindi si inizia a perdere quota più rapidamente fino a raggiungere il letto del torrente Galavesa.
Da questo momento si costeggia il magnifico corso d'acqua, ricco di pozze e cascatelle, passando per la terza fonte di giornata (Fonte San Carlo), fino a raggiungere la bella conca dell'Agriturismo Due Camosci.
Qui il sentiero si trasforma in stradina sterrata,che con un ultimo tratto di discesa, sempre a fianco del torrente, porta alle ultime case di Erve.
La strada diventa ora asfaltata ed in una decina di minuti, percorrendo la lunga Via Resegone, torniamo alla chiesa (4h15), a conclusione di questo splendido anello.