Buon Clima per Pranzà...A Cavallina donata non si guarda in bocca!
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Oggi ritorno verso le valli bergamasche (Val Cavallina), e per questo giretto scelgo un posto comunque vicino a casa, un posto che non ho mai avuto il piacere di esplorare anche se in tempi passati l’ho frequentato ma ovviamente non per motivi escursionistici.
Lasciata l’auto vicino alla Chiesa, ci incamminiamo verso S.O. attraversando parte del paese, ed imboccata la strada bitumata (622) che porta al Passo dei Prati Alti la percorriamo per un paio di chilometri sino a che la strada diventa sentiero. Oltrepassato un primo Passo (palina), scendiamo verso S in direzione M. Misma e giunti al P.so Prati Alti, non ci resta che prendere una sorta di cresta che passa a lato del sentiero “Misma” districandosi tra la vegetazione sino ad arrivare alla Corna Clima, anonima cimetta cui si poteva evitare di arrivarci (!).
La nostra meta principale sta diametralmente all’opposto da dove ora siamo noi, torniamo allora sui nostri passi sino a ritornare ai Prati Alti, ci riportiamo al Passo superiore, e da qua, come da evidenti indicazioni, puntiamo verso il Pranzà seguendo un sentiero mai troppo ripido.
Intercettata la deviazione (622a) per la cresta del Pranzà, ora il cammino si fa divertente, perché il sentiero attraversa un bel bosco che “coccola” le roccette sommitali, un sentiero che passa proprio tra quei piccoli blocchi. Arriviamo così sul Pranzà (almeno così dice Orux e GeoResq), dove stranamente non vediamo la croce che sapevamo esserci, superata questa prima impasse decidiamo comunque di fermarci per il Pranz…o e tanti saluti ai “me cojoni” che si stavano ribaltando nel tentativo di capire dove è sparita la croce. 3h.
Finito di sgranocchiare il nostro pranzo tutt’altro che luculliano ora proseguiamo il nostro cammino seguendo obbligatoriamente la cresta, passiamo un piccolo spazio erboso dove c’è posizionata una micro-croce, e subito dopo, ecco palesarsi davanti ai nostri occhi la “misteriosa” croce che dovrebbe indicare la Cima Pranzà, cima che secondo il Gps è a 5 minuti di distanza dalla cima vera e propria. E vabbè, in fondo che ci frega di sta menata? Qua c’è la Croce e qua siamo contenti di essere passati…
Fatte le classiche foto ricordo, il sentiero continua la sua discesa sino al Cisulì (Chiesetta), un posto carino e attrezzato per i pic-nic che ha un invidiabile vista sul Lago d’Endine, facciamo anche qua alcune foto, e poi via… spinti dal vento e dalla pioggerella che ora cade dal cielo. Seguendo sempre le chiare indicazioni poste sulla palina, da qua in poi si scende spediti verso Vigano, dove si sbuca proprio a quattro passi dalla macchina. E l’anello anche stavolta è chiuso.
Nota 1): Ecco un giro buono per tenersi in allenamento, un giro che alla fine regala alcune belle immagini; certo, la strada cementata è un po’ stracciacazzi, ma è abbastanza solitaria, mentre la salita alla Corna Clima (ci aveva attirato il nome) è risultata abbastanza deludente, solo la voglia di camminare ha giustificato la sua salita. Le cresta del Pranzà invece è carina e assolutamente alla portata di tutti, bella anche la Chiesetta vista lago. 1100 mt di dislivello e 4h30.
Nota 2): Mercoledì è l’8 Marzo, giornata di lotta al femminile e non di festa, visto ancora la disparità tra i generi e i vari femminicidi…
Campagna NON UNA DI MENO. By Eric
GIUSTIZIA.
Lo stupro e la violenza non fanno più notizia,
per questo io m’indigno e affronto la mestizia,
poi alzo i pugni al cielo e sconfiggo la pigrizia.
Giustizia,
io sto col femminile lo dice la furbizia,
insieme al “gentil sesso” creiamo ‘na milizia,
mai più vedere donne con occhio da sporcizia.
Giustizia,
la forza dell’unione riporta la letizia,
cercarla fino in fondo diventa ‘na delizia,
in culo ai maschilisti… evviva l’amicizia.
Lottiamo tutti assieme e poi mangiam la Peperlizia, e in fondo mi domando: chi vuole la Giustizia?
A’ la prochaine! Menek,Rosa
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