Valpolicella tour: escursione enogastronomica ....... tanto tanto eno!!!!!!!!!!!
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A volte le esperienze e le escursioni piu’ belle vengono fuori anche così, all’ultimo momento, senza averle studiate a fondo. Basta un po di spirito di adattamento e di iniziativa, che a Noi certo non manca.
A volte è necessario scriverne, anche a lungo, per permettere a chi non c’era di sentirsi parte dell’avventura, o per fargli capire cosa si è perso……
Da un po con

Un paio d’ore scarse su internet, e sono gia’ padrone della situazione, con maps e i video sulla strada, trovo il punto di partenza e individuo alcuni punti di riferimento, con tripadvisor mi annoto qualche osteria “giusta” e qualche Agriturismo “doc”, con cantine adeguate, dove potremmo sostare x il pranzo, in zone diverse visto che non siamo ancora sicuri esattamente del percorso che faremo. E così partiamo preparati, ormai con Max siamo una squadra ben collaudata. Ritrovo ore 6.00, con Christian, recuperiamo anche Tiziano ad Agrate, e via verso Gargagnago. Arriviamo poco prima delle otto, mi sembra di esserci gia’ stato, incredibile come vedendo prima i posti su maps ti sembri tutto familiare. Troviamo subito piazza della Chiesa ed il comodo parcheggio vicino, sosta colazione al bar, dove assaporiamo subito l’ospitalita’ tipica veneta, la signora che ci accoglie è un concentrato di simpatia e allegria, nonostante l’ora.
Chiediamo qualche dritta su percorsi e ristoranti, ricordando sempre che i “locals” sono spesso affidabili, ma ti raccontano la loro esperienza…..non la verita’ assoluta. Comincio a buttar li la mia idea su dove andare a mangiare……..Comunque, capiamo subito che i percorsi ben segnati su internet attraverso dei colori, http://www.valpolicellaweb.it/uploads/Contenuti/Sentieri.pdf …….non sono qui molto conosciuti come tali …..Ci orientiamo, abbozziamo un giro e partiamo dalla loc. Casela su quello che dovrebbe essere il “marrone” , tra le prime vigne prima ed un bel bosco poi, verso San Giorgio Ingannapoltron http://www.sangiorgiodivalpolicella.it/ingannapoltron.html . Arrivati li, prendiamo a dx invece che a sx, saltando di netto il paese…….dopo un po di sentiero nel bosco, consulto il GPS e insisto per tornare a vedere San Giorgio, ed è una scelta azzeccatissima, ci saremmo persi un autentico gioiello, un borgo storico con vista verso il Garda, una Pieve http://www.sangiorgiodivalpolicella.it/la-pieve.html con torre campanaria autentico gioiello romanico che avremmo forse dovuto visitare all’interno. Riusciamo, con un colpo di fortuna, a visitare invece, per gentile invito del proprietario incontrato per caso, la cantina scavata nella roccia dell’enoteca “El Tinel” http://www.dallarosalda.it/lenoteca-il-tinel/ …… con il suo prezioso “tesoro”. Poi cominciamo a salire, passiamo la loc. Le porte, iniziamo a essere circondati dai terrazzi dei vigneti, sempre piu’ colorati, con vista sul Garda…..panorami bellissimi. E la giornata, mite e soleggiata, ci regala sensazioni ed emozioni fantastiche, ormai non guardiamo piu’ di tanto la cartina iniziale e i “colori” dei sentieri, abbiamo deciso di seguire l’istinto, saliamo di quota arrivando al punto piu’ alto di oggi al Santuario di Solane http://www.casadinazareth.com/index.php/storia-del-santuario , molto mistico e panoramico. Sosta break, insisto per andar a pranzo a Fumane, dobbiamo deviare leggermente dal giro e soprattutto fare un po di strada asfaltata, ma ne dovrebbe valere la penahttp://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g652049-d3786301-Reviews-Osteria_N_1_Cafe_Wine_Bar-Fumane_Province_of_Verona_Veneto.html ……Cerchiamo di prenotare ma il telefono sembra staccato……così facciamo tutta la discesa, passando da Mazzurega fino a Fumane, senza riuscire a tagliare i tornanti della strada, nè nel bosco impraticabile, nè tra i terrazzi dei vigneti non collegati tra loro, con il dubbio che l’Osteria numero1 possa essere chiusa……Per fortuna verso l’una arriviamo e……non è così altrimenti i soci mi avrebbero linciato…..
E li http://www.osterianumero1.com/ ……..comincia la nostra esperienza incredibile! Si perché, non mi era mai capitato di imbattermi in un oste così ospitale ed amichevole, formale al punto giusto quando serve, intelligente da capire quando si deve uscire dall’etichetta, perfettamente “empatico” nel confondersi tra gli ospiti al punto di sembrare uno della compagnia……Michele è davvero un personaggio incredibile, che ci ha fatto sentire in famiglia, trattandoci in maniera perfetta e consigliandoci al meglio, facendoci vivere una delle migliore esperienze culinarie che ricordi. Mangiato da Dio, la guancia di manzo all’amarone si scioglieva in bocca………, abbinando un Valpolicella Ripasso gia’ mitico, ed un Amarone da urlo…..Ottimo il dolce, con cui ci porta una bottiglia di Recioto del contadino, offerta x la segnalazione del telefono staccato, che non torna certo indietro…….ma lo sa…..e ce ne porta ancora……con gioia…..senza dover chiedere……Quando ospitare è una parola di senso compiuto non un proforma…..
Siamo rimasti solo Noi e un gruppo di ragazzi emiliani abituè con cui socializziamo e che ci spiegano che qui è sempre così…..Al bancone Michele tira fuori la grappa, quella seria all’Amarone…..e in gruppo, compreso lui che non si tira mai indietro, tra un selfie di gruppo e una foto ricordo, ne "secchiamo" quasi un paio di bottiglie…..
Io che devo guidare mi fermo, ma a chi ce la fa ne offre a profusione, compreso una limited. Non ci lascia piu’ andare, e non ce ne vorremmo andare tanto siamo stati bene. Ma sono gia’ le tre e mezzo, saluti calorosi, qualche dritta sul percorso, i circa 3 chilometri che ci riportano a Gargagnago, di piacevole passeggiata tra i vigneti, con il sole che va verso il tramonto, ci servono tutti per rimetterci in quadro…..
Chi piu'......chi meno.........Dicono che Max abbia straparlato per tutto il viaggio di ritorno......
Con le indicazioni di Michele, troviamo anche il contadino del “Recioto” e si fa spesa.
Poi via verso casa, con il buio che ci avvolge e pone fine a questa giornata mitica.
Colori incredibili, tempo fantastico, paesaggi incantati, fuori dal tempo. Una cucina strepitosa.
Dei grandi vini da ricordare a lungo. Osteria numero1 di nome e di fatto. Un’esperienza umana rara.
Bello raggiungere una cima, ma ancora di piu’ secondo me calarsi nella realta’ di un territorio nuovo ed ospitale come quello di oggi. Incredibilmente appagante.
Soddisfattissimo oggi non basta.
Alla prossima.

Il resto è stato descritto da Mario!!!!!!
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