Prealba SpeedRace 2015

Gli amici del Bione Trailers Team (quelli che hanno organizzato la prima 24h trail in Italia, la 24 H Monte Prealba - UP and DOWN, una gara che mi è rimasta nel cuore) hanno inventato l’anno scorso una gara simpatica e particolare, la speedrace. Si tratta di una gara autogestita, nel senso che può essere svolta in autonomia, in qualunque giorno dell’anno, e, come cita la descrizione sul sito, “consiste nel raggiungere la cima del Monte Prealba partendo da Via Morcherane a Bione (BS) nel più breve tempo possibile. Il tracciato non presenta punti obbligati ad eccezione della partenza e dell’arrivo, sta nell'atleta decidere il percorso che gli permetta di impiegare meno tempo possibile”.

Pur non avendo la benché minima velleità di classifica, mi piace un sacco l’idea. Mi piace che sia un vertical e mi piace che ci sia da “crearsi il percorso” ! Sabato scorso incontro Ivan, il presidente dei B.T.T., all’Abbots Way e gli dico che il weekend successivo pensavo di passare a provare il percorso. Lui mi risponde subito felice, che magari mi fa compagnia.. Ci sentiamo in settimana e confermiamo l’appuntamento per sabato alle 9. Dopo, ovviamente, pranzo assieme ! Con noi non può non mancare Antonio, l’altra “mente” dei B.T.T.

La giornata è stupenda.. da non credere, vista la pioggia del giorno prima.. Ritrovo alle 9 a Bione e prime chiacchiere. Parliamo del percorso. Ivan mi dice che praticamente il percorso è “obbligato”, ed è quello (corribile) della 24h. Io però, che sono un ribelle per natura ed amo le forti pendenze, gli dico che avevo pensato ad un percorso più “diretto”, e glielo mostro sulla cartina. Secondo Ivan, pur essendo più breve, lo strappo che porta alla Passata della Crocetta è così forte da metterci di più. Io rimango sulla mia idea (tanto sono qui ! al massimo la prossima volta proverò l’altro..) e, allora, Ivan decide di seguirmi e provarla anche lui. Così poi potrà fare il confronto.. Nel frattempo, Antonio parte per “provare” la speedrace 2.0, che arriva sempre sul Prealba, ma passando dal Dosso di Cè.

Parto lanciato. Il problema però è che, se lascio indietro Ivan, non ho riferimenti “geografici”. E così è. Dopo poco più di un chilometro sono già al primo errore ! Ivan mi chiama da dietro, e un minuto e mezzo se ne va via, perso.. Riparto, ancora senza riferimenti. Seguo una strada sterrata, poi vedo un sentiero che si inerpica in una valletta. È lui, mi dico, e lo prendo.. Sale bello ripido. Sono più lento di quello che pensavo.. ci sono rami e tronchi ovunque sul sentiero da evitare.. e anche il sentiero non è proprio molto segnato.. Incomincio a nutrire qualche sospetto.. Esco dal bosco, un traversino e poi un altro strappo violento. Intravvedo quella che dovrebbe essere una vetta. Però, ad occhio, la quota sembra essere più bassa di quella del Monte Prealba, che è 1270 metri. Qui siamo poco sopra i 1000.. Ed infatti, una volta giunto in vetta, mi guardo davanti e.. ad un paio di chilometri in linea d’aria, di fronte a me, ecco l’inconfondibile croce del Prealba. Ma va’ a quel paese, Luca ! La cima in cui mi trovo, lo scoprirò dopo, è il Monte Coca ed io, senza saperlo, ho provato il percorso di quella che, forse un giorno, sarà la speedrace 3.0 !

Tornando a noi, ovviamente ora il tempo non ha più nessun senso.. devo solo raggiungere i miei amici che mi attendono sul Prealba.. Beh, già che c’ero, posso dire di aver approfittato per fare un giro per creste..! Chiudo in 1^h21’47”. Ivan, che ha fatto il percorso “giusto”, ci ha messo 1^h15’48”, comunque molto di più di quel 59’46” fatto l’anno scorso sul percorso “originale” : vuol dire quindi che la mia idea era sbagliata ? Probabilmente, ma, da buon San Tommaso, devo ancora toccare con mano, e ci saranno ancora più di un’occasione per farlo.. E, stavolta, senza sbagliare.

Strette di mano con Ivan e, un paio di minuti dopo, anche con Antonio. Foto tutti assieme e firma del libro di vetta (con aggiornamento della classifica “Top Prealba”..!). Si riprende un po’ fiato.. siamo venuti tutti e tre su a balla.. e si incomincia a scendere. Lentamente, rivedo, di giorno e senza neve, tutti i passaggi che ho vissuto, con grande intensità, nella 24 h, che emozione ! Chiacchieriamo un sacco, scendendo. Mi trovo un gran bene con loro, mi fanno sentire parte del loro gruppo e sono molto ospitali ! In men che non si dica mi invitano a farmi una doccia da loro e poi a pranzo assieme, ancora tante chiacchiere ed un omaggio carinissimo, per me e Ilaria !