Da Cassano d’Adda sono circa 220 km di autostrada
per arrivare a Mezzacorona. Vale la pena arrivare così
lontano per fare una ferrata? Vale la pena! La ferrata
Giovannelli nel burrone di Mezzocorona è un’escursione
forte, emozionante, in un ambiente assolutamente straordinario.
Si parcheggia fuori dal paese, vicino ad una
grossa centrale elettrica in località Ischia (!), c’è un’altro parcheggio
proprio all’attacco del sentiero. Dopo un breve tratto
in salita nel bosco ecco l’inizio della ferrata. Indossato l’imbrago
vediamo una lunghissima scala da superare, divisa in due settori.
La ferrata, in se, è alla portata di tutti, la scala è forse la parte più
difficile di tutto il percorso. Ciò che stupisce e affascina è l’ambiente,
assolutamente primordiale e maestoso, una vera cattedrale
nella roccia con pareti verticali, grotte, anfratti con il torrente che
accompagna per tutto il percorso.
Davvero difficile descrivere con le parole la bellezza del
posto. Quasi alla fine del burrone vediamo d’improvviso
una magnifica cascata con un salto di circa cento metri.
L’acqua, quando arriva giù, è polverizzata. Dopo le foto
ricordo si riprende a salire e ci rendiamo conto che la
ferrata non è stata per nulla faticosa
in confronto alla salita per il Monte di Mezzocorona. Entriamo nel bosco
lasciandoci alle spalle le gigantesche rocce del burrone
Giovannelli. Arriviamo ad alcuni cartelli indicatori e
prendiamo per la baita dei Manzi. Arriviamo in una
vasta area di sosta con una curiosa e grande costruzione
con tavoli e panche al coperto ma senza nessuna
porta di ingresso. Dopo il pranzo al sacco riprendiamo il
cammino per gli Spiazzi di Mezzacorona, luogo completamente
diverso dai precedenti; ambiente in piano, prati
verdi, viti, qualche albergo, e tantissima gente che prende
il sole, gioca a pallone o beve comodamente seduta
nei bar degli alberghi. Strano effetto che fa questo luogo
ameno dopo l’ambiente primitivo del burrone.
L’escursionista stanco può tornare a Mezzocorona con la funivia
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