Becca Vannetta


Publiziert von Andrea! , 30. April 2014 um 15:20.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum:25 April 2014
Ski Schwierigkeit: WS+
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Aufstieg: 1500 m
Strecke:9,9 km (solo andata)
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Rifugio Prarayer. Alla fine del lago di Place Moulin, Val Pelline, Val d'Aosta
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Rifugio Prarayer. Alla fine del lago di Place Moulin, Val Pelline, Val d'Aosta

Le previsioni il giorno precedente danno variabile e quindi anche noi saremo variabili sulle scelte per questa giornata.

Marcello, Danilo e Federica decidono di scendere per tornare a casa mentre io, Stefano e Vincenzo preferiamo rimanere ancora un paio di giorni. Ci alziamo con calma e con altrettanta calma facciamo colazione insieme ai nostri amici.

L'ottima e abbondante cena di ieri e la doccia calda (grandioso rifugio) hanno aiutato parecchio a recuperare un po' di forze dalle fatiche della giornata precedente ma, ovviamente, un po' di pesantezza di sente.
Quindi partiamo adagio adagio con gli sci in spalla per inoltrarci ancora nella Comba d'Oren: infatti oggi l'obiettivo è la Becca Vannetta, forse l'itinerario relativamente più tranquillo della zona.

Pensavo che mi sarei annoiato di più a rifare la salita fino al Rifugio Nacamuli ma tutto sommato è filata via liscia. Mentre saliamo diamo un'occhio al cielo che è coperto, fortunatamente le nuvole rimangono abbastanza alte e non compromettono più di tanto la visibilità

Questa volta abbiamo altri tempi e altre priorità, quindi decidiamo di salire al rifugio per una breve pausa. Due parole con i gestori, una bibita, parliamo già di prossime gite e possibili itinerari e poi via verso la nostra meta.

A quest'ora non c'è nessuno in giro e abbiamo tutta la valle per noi. La recente nevicata ha coperto le vecchie tracce e quindi da dopo il rifugio dobbiamo tracciare. Puntiamo dapprima verso il Col Collon e poi giriamo a destra (avevamo già individuato la salita il giorno precedente).
Saliamo i pendii che conducono al colle prima della cima e poi per la lunga dorsale arriviamo all'omino di vetta.

Le nuvole coprono tutto il panorama, si vede invece bene il sottostante ghiacciaio di Vannetta su cui si potrebbe, in futuro, compiere un giro ad anello passando per la Kurtz.

Scendiamo la prima parte seguendo fedelmente le nostre tracce di salita (la visibilità non è ottima). Poi nei bei pendii successivi possiamo concederci qualche maggiore divagazione fino al traverso obbligato per tornare sotto al rifugio Nacamuli.

Da questo scendiamo ancora sciando per gli ultimi due pendii e poi scivoliamo lungo la Comba d'Oren, sfruttando tutte le chiazze di neve possibili che ci permettono di scendere un pochino di più rispetto a dove abbiamo messo gli sci stamattina.

Poi "come tradizione", sci in spalla e rientro al rifugio a piedi dove ci attende una bella doccia, un bel pomeriggio di cazzeggio, una guadagnata merenda e un'abbondante cena con la contentezza di aver sfruttato bene una giornata che all'inizio di questa vacanzina già pensavamo "persa" per il brutto tempo.




Tourengänger: Andrea!


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