Finistere


Publiziert von paoloski , 18. April 2014 um 15:20.

Region: Welt » Frankreich » Bretagne » Finistère
Tour Datum: 5 August 1989
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: F 
Zeitbedarf: 1 Tage
Kartennummer:Michelin 512 Bretagne.

Oggi ci spostiamo dalla zona meridionale del Finistere, il cosiddetto "Pays Bigouden",  alla sua costa settentrionale. Il percorso che abbiamo in mente prevede diverse tappe che costituiscono un "must": diverse punte veramente scenografiche come Brezellec e Penhir, Cap Sizun che unisce al panorama di prim'ordine anche la presenza di una riserva naturale, Douarnenez e Camaret due cittadine votate alla pesca, il Menez Hom, la montagna bretone, che con i suoi 330 metri e la posizione isolata è un punto d'osservazione eccezionale su questa regione, poi Locronan, una cittadina storica che fa parte dell'Associazione dei più bei villaggi di Francia e che ha fatto da scenario a diversi film storici, ed infine Brest, celebrata dalla letteratura ottocentesca per la sua bellezza ma che le tragiche vicende della seconda guerra mondiale hanno stravolto completamente. 
Partiamo dal nostro campeggio alle 7, la giornata si preannuncia bella e soleggiata e poco prima delle 8 siamo sulla Pointe de Brezellec, non c'è anima viva, parcheggiamo l'auto e ci avviamo verso una terrazza non distante, il panorama è eccezionale: la grande baia di Douarnenez circondata dalle sue scogliere a perdita d'occhio, in lontananza, verso Nord, la penisola di Crozon, sotto di noi un piccolo porticciolo con qualche minuscola barca che ci chiediamo come possa affrontare l'Oceano Atlantico.
Ci gustiamo questi momenti di assoluta tranquillità con qualche brivido: il sole non è ancora molto alto ed il freddo è decisamente pungente.
La seconda tappa è Cap Sizun, qui si trova una riserva naturale ed una stazione di osservazione ornitologica, chiaramente questo non è il periodo più propizio per osservare gli uccelli: il periodo della riproduzione è passato da tempo e buona parte degli animali si sono spostati più a Nord, ci sono solo gabbiani e cormorani ma il luogo è comunque bello, anche qui non c'è praticamente nessuno.
Eccoci alla prima cittadina del nostro tour: Douarnenez, è piuttosto grande e le sue strade strette scendono verso il mare dove si trova un porto molto attivo che rifornisce le fabbriche conserviere che costituiscono una delle attività prepicue di questa zona.
Parcheggiamo nella parte alta e poi scendiamo verso l'oceano, siamo piuttosto preoccupati dai gabbiani: in cielo ve ne sono centinaia e, a giudicare dallo stato delle macchine parcheggiate, le loro deiezioni devono essere micidiali, ci auguriamo di non venire centrati, porterà anche fortuna ma ci riteniamo già soddisfatti di poterci godere questa magnifica vacanza!
Raggiungiamo, indenni, l'animato Port du Rosmeur, pullula di imbarcazioni di ogni tipo: dai pescherecci alle barchette passando per ogni sorta di yacht, barca a vela e natante. Alcuni pescherecci sono già rientrati e stanno scaricando cassette su cassette di pesce in mezzo ad una folla di acquirenti e curiosi.
Locronan, la tappa successiva, è decisamente un borgo molto più piccolo, non arriva ai 900 abitanti, ma è dotato di un fascino incredibile: il tempo sembra essersi fermata, le case di granito, dall'aspetto massiccio , risalgono al XVI ed al XVII secolo e si affacciano sulla piazza dove si trova la possente chiesa gotica dedicata a Saint-Ronan (in bretone Locronan significa il luogo di Ronan). Visitiamo la chiesa che conserva alcune belle sculture e poi, ci dirigiamo verso la Maison des Artisans, prima però assecondiamo i desideri dello stomaco e facciamo una deviazione verso una panetteria che espone dei magnifici dolci: un kuign-aman ed un flan non ce li toglie nessuno!.
La Maison des Artisans espone una gran varietà di tessuti di lino, veramente molto belli ma a prezzi decisamente elevati, e possiamo ammirare anche la preparazione delle tele su un telaio d'epoca
Procastiniamo l'acquisto dei tessuti fino ad una prossima vincita della lotteria e torniamo alla nostra auto per dirigerci verso il punto più elevato della nostra vacanza bretone: il Menez Hom.
Durante il breve trasferimento verso la base della montagne prendiamo in considerazione l'idea di salirci in bicicletta ma, fatti i conti con il tempo a nostra disposizione decidiamo di soprassedere, ci sono talmente tante cose da vedere in Bretagna ed il tempo a nostra disposizione è così poco che è giocoforza rinunciare un po' alla parte "sportiva" della vacanza. 
Nonostante il Menez Hom sia alto solamente 330 metri la vista tutt'intorno è veramente fantastica, oggi c'è un po' di foschia, d'altronde siamo in estate, ma in inverno, con l'aria limpida, da qui si deve vedere praticamente tutto il Finistere.
Comunque riusciamo a vedere chiaramente il fiume Aulne sotto di noi con il ponte bianco di Térénez, la rada di Brest e la bellissima campagna bretone intensamente coltivata.
Ora ci dirigiamo verso la penisola di Crozon che divide la baia di Douarnenez dalla rada di Brest, è una penisola molto articolata, con diverse punte, non potendo visitarle tutte decidiamo di dirigerci verso la Pointe de Penhir di cui avevamo visto qualche immagine. Lasciamo l'auto nei pressi di un dolmen appena fuori da Camaret e ci avviamo verso la punta,  Sulle scogliere che precedono la punta vera e propria vi sono diversi arrampicatori impegnati con vie di diversa lunghezza e difficoltà.
La Pointe de Penhir non delude le nostre aspettative: davanti ad essa vi sono diversi grandi scogli che formano una sorta di quinta scenografica che aumenta la suggestione del luogo,
Siamo praticamente all'ultima tappa di questa lunga giornata: la città di Brest, una città dalle origini antiche ma che del suo glorioso passato e delle case e dei monumenti di un tempo conserva oggi solo il castello: l'unico edificio in pratica ad essere sopravissuto al terrificante bombardamento alleato che distrusse completamente la città.
Della bellezza della Brest di un tempo rimangono oggi solo le testimonianze fotografiche ed il castello che domina il porto. La città moderna, riedificata in tempi record con il sostanziale contributo del governo tedesco, è oggi una città moderna ma anonima.
Dopo la visita del castello dove si trova un bel museo dedicato alla storia della marina, percorriamo il Cours Dajot, una passeggiata che corre sugli spalti del castello ed offre delle belle viste sul porto commerciale, il Pont de Recouvrance e la vicina Tour Tanguy, risalente al XIV secolo ed ospitante il museo della vecchia Brest, qui diorami e fotografie narrano la storia della città e ci fanno rimpiangere la sua bellezza perduta.
La giornata volge al termine, dopo aver fatto rifornimento all'auto ed una sosta in un supermercato ripartiamo in direzione Nord, direzione il camping municipale di Saint-Gonvel, sulla costa nord occidentale della Bretagna, ad una trentina di chilometri da Brest, ci è stato raccomandato da amici per la sua magnifica posizione; in effetti il posto è veramente bello: sulla costa, con una magnifica vista sui Rocher d'Argenton, dalla nostra tenda ci godiamo un tramonto che non ha nulla da invidiare a quello di cui siamo stati spettatori ieri sera dalla ben più celebre Pointe du Raz.
Domani ci aspetta l'esplorazione della "Costa degli Aber", una zona spesso trascurata dai circuiti turistici ma che , a giudicare dalle fotografie che abbiamo visto deve essere di una grande bellezza.

Tourengänger: paoloski, annna


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